Da Vestone a Qana

Dallo scorso mese di ottobre 2015, la Brigata Alpina Taurinense è impiegata in Libano nell’ambito dell’attività di Unifil, la missione internazionale di sicurezza e assistenza che opera su mandato delle Nazioni Unite.

Sono oltre mille gli alpini della Taurinense, al comando del Generale Franco Federici, schierati nella regione meridionale libanese, accanto a contingenti di Ghana, Corea, Finlandia, Irlanda e Bosnia. La base operativa è a Shama, sede del comando del settore ovest di Unifil.

È consuetudine degli alpini lasciare un segno tangibile in ogni località in cui gli stessi hanno operato. Per questo il Generale Federici ha proposto all’Ana la possibilità di un intervento per la valorizzazione e riqualificazione ambientale del sito archeologico storico/religioso di Qana, che ha un rilevante significato per la comunità cristiana maronita.

Si tratta del sito presso il quale Gesù ha tramutato l’acqua in vino in occasione delle nozze di Cana (Israele sostiene, invece, che il vero sito di Qana in Galilea si trovi sul proprio territorio e non in Libano…).

Fra i volontari che hanno aderito a questa richiesta, c’è anche Marco Scaglia, già capogruppo degli alpini di Vestone, che appena sentito di questa richiesta non c’ha pensato due volte a dare la sua disponibilità.

“Quando ero militare – ci racconta – mi sarebbe piaciuto partecipare a una missione all’estero, ma all’epoca non era possibile. Sono un tipo curioso: sarà l’occasione anche per vedere posti nuovi e vedere da vicino anche il lavoro dei nostri militari all’estero”.

Scaglia fa parte di una squadra di 12 volontari che è partita il 16 marzo e rientrerà al 31 di questo mese. È, fra l’altro, l’unico bresciano: gli altri componenti sono delle sezioni di Bergamo, Luino, Monza ed Asti.
Il loro impiego consiste principalmente nell’eseguire lavori di piccola muratura, falegnameria, tinteggiatura e piantumazione di essenze locali, posizionamento di nuova cartellonistica nella zona del sito archeologico di Qana.

In foto Marco Scaglia (il primo in basso a sinistra) con gli altri volontari alpini in Libano (da Ana.it)