Ragione e sentimento
di Giancarlo Marchesi
"Ragione e sentimento nelle incisioni" è il titolo della mostra dell'artista bagosso Paolo Melzani, che verrà ospitata a Vestone per un paio di settimane. La nota del critico d'arte Andrea Barretta
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Sarà inaugurata sabato 23 aprile alle ore 18.00, presso lo Spazio d’Arte di via Glisenti 43, in Vestone, la mostra “Ragione e sentimento nelle incisioni” dell’artista Paolo Melzani”.
D’origine bagolinese, dove nasce nel dicembre del 1950, Melzani compie il suo percorso scolastico frequentando prima il Liceo classico e conseguendo poi la laurea in Filosofia presso l’Università Statale di Milano.
Terminati gli studi, si avvicina al mondo della scuola diventando docente di lettere e storia nella scuola media del suo paese natale. Da alcuni anni si è congedato dell’ambiente scolastico, pur rimanendo legatissimo a questa intesa esperienza umana e professionale che lo ha visto distinguersi con attività di laboratorio e di approfondimento della storia locale.
Oltre all’impegno scolastico, Paolo Melzani ha sempre coltivato una profonda passione per l’arte, che lo ha indotto, ancora giovanissimo, a esprimersi con diverse tecniche artistiche: dal disegno con la matita, alla china al pastello.
I suoi lavori sono stati esposti in mostre collettive organizzate dai vari sodalizi artistici a cominciare dal “Gruppo amici dell’arte” di Salò, agli “Artisti Valsabbini” al gruppo “Liberars” di Bagolino.
Da oltre venticinque anni si è avvicinato alla calcografia grazie alla conoscenza degli incisori Gian Battista Tregambe e l’urbinate Luigi Corsini.
Nei suoi lavori, Melzani predilige le tecniche all’acquaforte e all’acquatinta, con l’uso anche della puntasecca e della ceramolle.
Il complesso delle opere incisorie che saranno esposte alla rassegna vestonese consente di ripercorrere l’evoluzione stilistica dell’artista e di apprezzarne la raffinata valenza tecnica.
Presso lo spazio espositivo di Via Glisenti vengono anche proposte opere a china colorata che segnano la svolta verso tematiche surreali e metafisiche. Negli ultimi tre anni infatti l’autore si è lasciato alle spalle l’ambito incisorio per ritornare alla primitiva passione grafica.
Sull’opera di Paolo Melzani, il critico d’arte Andrea Barretta ha scritto, in occasione della presentazione dell’ultimo catalogo dell’artista bagolinese una nota particolarmente significativa che riproponiamo ai lettori di Vallesabbianews:
«Paolo Melzani non può prescindere nella sua arte dai suoi studi filosofici e non può astrarsi dal suo essere docente e dal vivere a Bagolino: perché è questo l’humus -conscio o inconscio- cui è riferibile tutto il suo percorso artistico.
Una vicenda condizionata da prospettive filosofiche e dalla raffigurazione creativa del reale. E’ indubbio, infatti, che l’autore pratichi un’arte figurativa tanto più esplicita quanto più è legata alla sua terra che resta il soggetto trainante della sua produzione.
Ed è altrettanto indubbio che trasfonde sui fogli la bravura di chiudere lo spazio in una documentazione di case, alberi e boschi, cieli e panorami, e tra simboli nascosti o palesi, ovvero di un ambiente che s’intreccia con il senso verista e la funzione delle immagini stesse di avvenimenti, luoghi e cose nella loro familiarità, nella loro essenza.
Così esercita la mansione dell’artista nell’istante in cui pretende l’oggettività o si presenta come un affresco di conoscenze in cui riversare la teoria platonica dell’apparenza sensibile. Ci offre, insomma, la riflessione sulla meraviglia e sull’essere “straordinariamente meravigliato di quel che siano queste apparenze, e talora, se mi ci fisso a guardarle, realmente ho le vertigini”.
E a guardare certi panorami di Melzani, il capogiro arriva come un mancamento perché identitari tra natura e spirito».
La mostra resterà aperta dal 23/04 al 8/05/2016
Orari di apertura:
- da lunedì a venerdì 17.00 - 19.00
- il sabato e la domenica 10.00 - 12.00 e 17.00 - 19.00
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