24 Aprile 2016, 07.36
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Emergenze

«Potremmo smettere»

di Ubaldo Vallini

L'Associazione Ambulanza Valsabbia, investita insieme ad altre 23 nella bufera innescata dalla doppia inchiesta su presunti rimborsi chilometrici "gonfiati", sta meditando se sospendere ogni servizio


«Stiamo seriamente valutando l’opportunità di cessare l’attività, quale estrema forma di protesta contro l’infamante accusa di aver profittato della nostra azione di volontariato in supporto alle necessità ed esigenze della collettività, che invece abbiamo sempre svolto con passione, zelo e puntualità».

Parole pesanti, che i vertici dell’Associazione Volontari Ambulanza Valle Sabbia hanno affidato, a scanso di equivoci, direttamente all’avvocato Luca Dagnoli, il legale incaricato di seguire per loro conto la vicenda dei rimborsi chilometrici che sarebbero stati “gonfiati” da 24 sodalizi di tutta la provincia, fra quelli che effettuano i trasporti dei dializzati per conto dell’Asl.

Tutte da valutare le eventuali ripercussioni sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Valle Sabbia, fra “programmati” ed interventi in emergenza, che per ora si regge sulle prestazioni volontarie di diverse decine di operatori.

Poi la nota dell’avvocato prosegue, delineando quello che a suo dire, e secondo i volontari valsabbini, appare come un inchiesta che si rifà a pochi elementi per di più “completamente privi di fondamento”.

Nel metodo,
spiega l’avvocato «in quanto la documentazione probatoria dei trasporti dei pazienti non è mai stata predisposta né quantificata dal presidente Turri Zanoni, ma dai singoli capigruppo dei diversi gruppi di volontari appartenenti all’associazione» mentre è a Turri Zanoni che è stato bloccato il conto corrente.

Nel merito, in quanto «nessuno ha mai disatteso i protocolli operativi di rimborso per i viaggi coi dializzati imposti dall’Asl bresciana che, fin dal 2011, avevano specificato che in caso di più sedi, per “sede di partenza” era da intendersi quella più vicina al domicilio del paziente» e così è sempre stato fatto, «tant’è vero che le rendicontazioni sono sempre state riconosciute corrette e nessun organo di controllo ha mai chiesto integrazioni documentali».

Insomma: i vertici del sodalizio valsabbino parlano apertamente di «accanimento giudiziario ingiustificato» e ricordano che «nonostante l’annullamento da parte del Tribunale del Riesame della prima ordinanza di sequestro datata giugno 2015, ancora non è stata loro restituita la somma complessiva euro 23.864».

Ribadiscono anche che: «non un euro di rimborso è stato chiesto senza dettagliate quantificazioni documentali e nulla è stato mai distratto dalle casse dell’Associazione in favore di chicchessia».



Commenti:
ID65822 - 24/04/2016 11:37:10 - (diana) - Curiosità

Posso sapere di che oaedr sono le ambulanze che fanno tale servizio?

ID65823 - 24/04/2016 11:39:06 - (diana) - Rettifica

Di quale paese.....

ID65824 - 24/04/2016 12:49:19 - (Giacomino) - Ogni tanto

ne vedo una di Presegno e anche di Bisenzio.

ID65825 - 24/04/2016 13:44:43 - (PETER72) -

Parole di ieri del premier Renzi: "Rispetto i giudici e aspetto le sentenze"

ID65826 - 24/04/2016 15:27:20 - (snaf) -

se sono nel giusto credo si dimostrerà che non hanno gonfiato nulla, quindi comprendano che per come va l'italia oggi, se c'è un problema di gonfiaggi diffuso, nella rete finisce anche chi non bara. Sospendere il servizio per un fatto di orgoglio ferito, che verrà chiarito, sinceramente mi sembra mancare di riconsocere il valore del servizio di soccorso, che mi sembra ben superiore a qlss attacco indebito da parte di chiunqe li possa accusare.

ID65827 - 24/04/2016 16:07:56 - (PETER72) -

10 e lode per snaf

ID65838 - 25/04/2016 09:40:44 - (ba53) -

Secondo me,si cerca la spina per nascondere la trave.I volontari dovrebbero mettersi a disposizione,i generosi comprare le ambulanze ed il businness dei rimborsi passare in mano a qualche organizzatore che allora si che farebbe un bel buco di bilancio,ma in modo legale!

ID65839 - 25/04/2016 09:53:05 - (ba53) -

Riflettendo sul trasporto dializzati e altri servizi,mi sono chiesto spesso come cambierebbe la cosa se i volontari dovessero terminare il loro generosissimo servizio,le ambulanze che fine farebbero?Magari in mano alle ASL ?cosi' i servizi partirebbero tutti dagli ospedali e si dovrebbero assumere centinaia di persone e gli stessi servizi costerebbero almeno dieci volte quanto si spende ora!

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