Di Villanuova e delle pulizie

Caro direttore,

mi è spiaciuto constatare che una bella iniziativa come “Facciamo eco”, da noi organizzata e da voi descritta, che ha impegnato un buon numero di cittadini e di associazioni nel riprendere possesso del territorio da una parte e coscienza di quanto sia importante tenerlo pulito dall'altra, abbia finito con l'alimentare stucchevoli polemiche.

Mi riferisco all’accusa rivolta agli operai del Comune di non fare il loro lavoro, costringendo di riflesso i cittadini alla pulizia del paese.
Non è così.

Prima di tutto perché a tener pulito il paese dovremmo pensarci tutti quanti e sempre, queste manifestazioni servono proprio a prenderne coscienza. Insomma: gli operai del Comune hanno ben altre mansioni di cui occuparsi.

In secondo luogo perché da tempo, come avviene anche nel resto della Valle, ad occuparsi della pulizia delle strade è una ditta esterna, che ha vinto un appalto.
A Villanuova in più abbiamo fatto la scelta di trattenere 21 mila euro l’anno di quelli destinati alla pulizia per impegnare coi voucher lavoro a sostegno di certe fragilità in tutto una trentina di persone.

E’ dunque completamente fuori luogo prendersela con i lavoratori comunali, che invece si impegnano costantemente, ciascuno in modo diverso e con le proprie competenze, nella gestione di una serie di servizi.

Intendiamoci: da parte nostra la massima apertura a prendere in considerazione eventuali lamentele o consigli da parte dei cittadini, ce n’è anche di questi fra i commenti che abbiamo letto. Perché si può sempre migliorare. Ma sempre in un confronto rispettoso, alla pari, legittimo.

Mi pare invece una modalità poco corretta e per nulla signorile - e mi fermo qui - quando gli attacchi arrivano da chi è protetto dall’anonimato.

Mai generalizzare: non so quel suo commentatore che film abbia visto, ma davvero Villanuova non è uno di quei Comuni dove i dipendenti vanno a timbrare in mutande per poi tornarsene a casa a farsi gli affari loro, come vediamo talvolta alla TV.

Michele Zanardi

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Grazie sindaco per questa lettera.

A volte è davvero difficile far capire ai commentatori la differenza che c'è fra l'esprimere le proprie legittime opinioni, perchè no anche protetti dall'anonimato, ed il lanciare accuse gratuite, per altro mai circostanziate, nei confronti di persone che hanno un nome ed un cognome facilmente rintracciabile.
Questo è certo il caso dell'unico operaio del Comune di Villanuova sul Clisi, mi pare affiancato nelle sue mansioni da un pensionato volontario e da un lavoratore socialmente utile.

A riguardo, nel tentativo di far rientrre il commentatore nell'alveo della correttezza richiesta da vallesabbianews, mi sono già espresso fra i commenti stessi.
Devo aver sbagliato qualche cosa, perchè non ci sono riuscito, e sono stato costretto ad inibire la possibilità a "molli" di fare altri commenti in futuro, anche se "bannare" qualcuno è una soluzione estrema e per me dolorosa.

Quindi ne approfitto per ricordare ai lettori che l'anomìnimato nei commenti su questo giornale è garantito, purchè i commenti stessi rispettino le più elementari regole di netiquette di cui da sempre cerca di dotarsi il web.

Se proprio non ci si riesce, è il caso almeno di adeguarsi alle indicazioni espresse da chi insieme a voi è responsabile di tutto ciò che viene scritto su Vallesabbianews, vale a dire il sottoscritto quando decide di intervenire e fare il moderatore.
A scanso di equivoci, perchè questo appunto mi è già stato fattto: se altri quotidiani online si regolano in modo diverso e vi aggradano di più, andate a commentare quelli.

Di nuovo grazie

Ubaldo Vallini

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