Il «caso» del profe esperto di Atlantide

Ecco cosa riportammo allora, preso da un articolo di Sergio Zanca pubblicato su Bresciaoggi

Fa discutere sul Garda il caso di Antonio Oscar Maria Scarfone, il 42enne «professore» che è stato allontanato dall’istituto superiore «Battisti» di Salò (ma prima aveva lavorato anche all’istituto tecnico «Bazoli» di Desenzano) poiché sprovvisto di laurea.

Si considerava un esperto dello sprofondamento di Atlantide e al «Battisti» aveva anche organizzato un convegno internazionale, a metà marzo, con l’intervento di Julia Kuznetsova (docente all’Università di Mosca, archeologa subacquea che ha partecipato a numerose spedizioni scientifiche) e di Michele Proclamato (autore di programmi televisivi come «Stargate, linea di confine» e «Voyager», in onda su RaiDue).

Proprio i dubbi destati dal suo ricco curriculum, che elenca collaborazioni con università di tutto il mondo, gli sono costati cari.
I genitori di un ragazzo della sezione geometri, ai quali insegnava, hanno sollevato dubbi sui titoli che Scarfone vantava e sulle sue conoscenze. Da lì è partita l’indagine privata del genitore, che ha scoperto come il «professore» non avesse mai conseguito la laurea, e che il certificato a suo tempo spedito in Provveditorato per entrare in graduatoria non fosse vero.

Informato, il dirigente del «Battisti» Cosimo Calò ha firmato un decreto di decadenza dall’insegnamento, e denunciato ai carabinieri Scarfone per dichiarazione mendace e produzione di falsi documenti.
Il docente ha inviato una lettera di dimissioni, e abbandonato l’istituto.

Arrivato nel 2005 con la qualifica di assistente tecnico di Informatica, addetto alla sala computer (4 ore a Salò e 14 al «Bazoli» di Desenzano), la scorsa estate era salito di grado, diventando docente di Fisica.
Ma il bluff è stato smascherato. Non dovrebbe comunque rischiare di dover restituire lo stipendio percepito. «No, perchè ha preso regolarmente servizio - è stato risposto -. Bisognerà vedere se l’Avvocatura di Stato gli chiederà un risarcimento dei danni».

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Ne abbiamo perso le tracce e non sappiamo che fine abbia fatto.