La testimonianza

«Non so cosa sia successo, so però che sono tutte bravissime persone, tutti lavoratori: mai un problema, mai un discussione, sempre gentili con tutti qui intorno»
A parlare due vicine di casa «terrone», come loro stesse si sono definite.

Ieri pomeriggio, mentre i carabinieri andavano avanti e indietro, hanno preso a fare la spola fra casa loro ed il cortile davanti alla palazzina al civico 15 di via Prada. A qualcuno portavano un caffè, ad altri un bicchiere d’acqua o una parola di conforto.

A ringraziarle per la gentilezza, la folta comunità albanese di Vobarno, della quale cinque dei sette fratelli Mali fanno parte.
Meno uno, per la verità, ma ieri ancora non lo si conteggiava fra gli scomparsi.

Silenziosi, per loro parlavano quasi esclusivamente gli occhi lucidi ed alcuni momenti di sconforto da parte di alcune donne: «Volete sapere qualcosa di ciò che è successo? Chiedete ai carabinieri, sono qui per quello» è stata la risposta secca di uno di loro ad un giornalista che ha provato ad avvicinarli.

L’uomo temeva forse che qualche parola di troppo potesse essere male interpretata.
Come dargli torto...

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