Sette colpi in un'ora e mezza

Sette colpi in un’ora e mezzo. Tanti sono stati i furti in abitazione, tentati o consumati, messi a segno da una banda di albanesi, mercoledì pomeriggio, tra la Valtenesi e la Val Sabbia. Due dei tre malviventi intercettati sono finiti in manette, ad opera dei carabinieri della Compagnia di Salò, coordinata dal capitano Pietro D’Imperio.
I militari sono riusciti ad acciuffarli mentre erano ancora all’interno di una abitazione, dopo una lunga caccia all’uomo nata da diverse segnalazioni giunte alla centrale operativa. La prima, che ha fatto partire l’operazione, è giunta da Padenghe, a metà pomeriggio. Qui un cittadino aveva notato una Volvo scura con a bordo tre persone, aggirarsi con fare sospetto in un parcheggio nei pressi della sua abitazione.

Grazie ai numeri di targa forniti durante la telefonata, i carabinieri hanno accertato che la vettura risultava esser stata rubata il 21 dicembre a Desenzano. A questa prima telefonata ne sono seguite altre, da Soiano per esempio, una donna residente in via Don Valentini ha chiamato il 112 per denunciare il tentativo di furto da parte di tre persone che stavano cercando di forzare la finestra. Stessa segnalazione pochi minuti dopo da via Volta a Puegnago, comune dal quale è arrivata anche una successiva telefonata ai carabinieri: il proprietario di una abitazione in via XXV Aprile denunciava il furto di quattro fucili da caccia e delle relative munizioni. Il comandante della Compagnia ha quindi deciso di intensificare i controlli sul territorio per arrivare a fermare i ladri: una decina le pattuglie, con anche auto-civetta, che hanno passato palmo a palmo la zona della Valtenesi e della Val Sabbia fino ad arrivare ad intercettare la Volvo a Nozza di Vestone.

I militari l’hanno seguita e hanno atteso che i ladri entrassero in una casa prima di intervenire per bloccarli. Il palo è riuscito a fuggire, mentre gli altri due sono stati fermati quando erano ancora nella cucina dell’abitazione appena messa a soqquadro e depredata.
Sull’auto utilizzata dai malviventi per spostarsi sul territorio, gli uomini dell’Arma di Salò hanno rinvenuto i quattro fucili appena rubati a Puegnago, insieme ad un’ascia e ad altro materiale come computer, orologi, monili in oro e denaro. In manette sono finiti un 26enne e un 25enne, fermati in precedenza per violazione della legge Bossi Fini a Milano, Genova e Como.

Da quanto emerso successivamente, prima di arrivare a Vestone i malviventi avevano messo a segno altri tre furti a Vobarno: uno in via Campagnola, e due in frazione Degagna. Sette, massimo otto i minuti loro necessari per introdursi in casa e far razzia di quanto li interessava, muovendosi con sicurezza e con modalità assolutamente «rodate». Al vaglio degli inquirenti vi sono ora altri colpi messi a segno anche in Trentino. Le accuse a loro carico sono diverse, tra queste anche l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati predatori, e poi ancora furto aggravato, porto abusivo di oggetti atti allo scasso, di armi, e pure ricettazione dell’autovettura.
L’invito che il capitano D’Imperio rivolge ai cittadini è quello di segnalare ogni volta che abbiano dei sospetti su persone che si aggirano con fare sospetto sul territorio. La collaborazione tra militari e cittadini ha dato infatti i suoi frutti.

Daniela Zorat dal Giornale di Brescia

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