Un villanovese con Savoldelli e Di Luca

Fra qualche giorno comincerà la stagione del ciclismo professionistico internazionale. Alcuni corridori stanno rifinendo la preparazione in corse minori organizzate in paesi caldi come l’Australia, ma il vero inizio sarà fra qualche giorno, quando prenderanno il via le prime gare europee che condurranno in poche settimane alle grandi classiche di primavera.
La prova inaugurale in Italia è fissata per sabato 9 febbraio a Donoratico, con il "Gran premio Costa degli Etruschi". All’appuntamento in terra toscana ci sarà anche Roberto Ferrari, corridore di Villanuova sul Clisi classe 1983, al secondo anno di professionismo.

L’annata si prospetta decisamente importante per il giovane ciclista, quasi uno spartiacque. Lo scorso anno era arrivato dai dilettanti per approdare alla Tenax, compagine allestita da uno dei più esperti direttori sportivi del panorama italiano e non solo, quel Fabio Bordonali (anche lui bresciano) che per il 2008 prospetta ambizioni di alto livello. Dal suo lavoro è, infatti, scaturito il progetto Team Lpr, la formazione che riunisce due grandi campioni come Danilo Di Luca e Paolo Savoldelli. Con loro ci saranno altri diciotto atleti, fra cui, appunto, anche Ferrari. A lui dovrebbe essere affidato il compito di inserirsi nelle volate e tentare di strappare qualche buon risultato nelle adrenaliniche mischie degli sprint finali. «Sono un passista veloce - conferma il diretto interessato -, quando sto bene mi difendo anche sulle salite brevi, quindi le corse di inizio stagione sono l’ideale per me. Nei programmi, infatti, dovrebbe essere proprio quella la parte più delicata del mio 2008: il primo obiettivo è fare bene fino a maggio, poi vedremo se arriverà anche il Giro d’Italia oppure no».

Le doti a Ferrari non mancano. Lo testimoniano due successi importanti fra i dilettanti come quelli nella "Coppa San Geo" e nel "Trofeo Città di Brescia", prove vinte entrambe nel 2006. Era arrivato alla Tenax con questo bel biglietto da visita, ma lo scorso anno ha faticato non poco ad ambientarsi. «In effetti è stata dura - spiega l’atleta villanovese -: mi sono trovato un po’ perso in una squadra giovane. D’altra parte è normale, il salto di categoria non è semplice. Quest’anno corro con gente esperta e sono molto motivato: lavorare per Savoldelli e Di Luca è un onore, e nel frattempo spero anche di imparare qualcosa da loro».
Per il futuro le ambizioni non mancano di certo: «Mi piacerebbe vincere la Milano-Sanremo o le classiche del nord. Il sogno sarebbe avere una carriera come quella di Erik Zabel o di Oscar Freire».

Luca Cortini da Bresciaoggi

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