11 Agosto 2016, 11.16
Tecnologia

Sorveglianza digitale

di Mirella Prandelli

"Avere un cellulare oggi significa essere costantemente sotto la minaccia della tracciabilità," ha dichiarato Richard Stallman, il genio ribelle fondatore del copyleft e della Free Software Foundation, in un'intervista rilasciata ieri all'Espresso. Ecco come


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Meglio insomma utilizzare lo smartphone il meno possibile.
Non è una notizia che ci sorprende, ma certamente, dopo che ci siamo goduti la curiosità  e il divertissement sollevati dai gingilli "smart" è arrivato il momento di comprenderne il vero funzionamento.

Non sono stati inventati semplicemente per farci guardare Facebook o Instagram o per scrivere messaggi su Whatsapp.
Apple, Microsoft, Samsung… Ognuna di queste compagnie produce software intenzionati a captare informazioni ai propri utenti.

Qualche esempio?
Ogni foto o video prodotto su un dispositivo Apple finisce direttamente sugli immensi database della compagnia; la Microsoft ha inserito intenzionalmente delle entrate segrete per controllare i dispositivi a distanza e tutti gli smartphone top di gamma in commercio oggi sono dotati di un backdoor universale comandabile da remoto che può trasformare il nostro microfono in un registratore permanente che funziona anche a telefono spento.

Il sogno di Stalin
Il ricercatore laureato in fisica magna cum laude ad Harvard ha chiamato questo sistema "Il sogno di Stalin".
Tutti sanno esattamente dove siamo, cosa facciamo, cosa ci piace e cosa leggiamo (anche i Kindle e gli eBook sono tracciati).

La soluzione? Non è necessario diventare dei geni dell'informatica, né scegliere una vita ermetica sulla cima di una montagna.
Dobbiamo prendere gli smartphone per ciò che sono veramente: strumenti necessari, per cose futili.

Ciò significa fornire dati personali che non sono sensibili;
accettare il fatto che una nostra foto sia di proprietà altrui; usare carte di credito secondarie.
Ma soprattutto, prediligere i libri cartacei, gli album di fotografia, gli oggetti tattili, materici, che coinvolgono tutti i sensi e che possiamo nascondere dietro alle piastrelle di un bagno, o sotto all'aiuola in giardino.




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