24 Settembre 2016, 15.29
Valsabbia
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Il lascito delle Confraternite

di Valerio Corradi

In molte chiese valsabbine sono visibili ancora oggi cappelle ed opere realizzate da confraternite laicali, segni tangibili dell’importanza avuta in passato all’interno delle singole parrocchie


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In molte chiese valsabbine sono visibili ancora oggi cappelle ed opere realizzate da confraternite laicali. Si tratta di segni tangibili dell’importanza avuta in passato all’interno delle chiese locali e delle singole parrocchie da questi gruppi di fedeli.

Le confraternite erano costituite da laici appartenenti alla Chiesa che si riunivano per promuovere opere di carità e di pietà, per incrementare il culto e l’insegnamento catechistico e per contribuire alla realizzazione di specifiche cerimonie liturgiche (processioni, culto dei santi, ecc.). Nella loro attività erano contemplati interventi a sostegno della parte più povera della comunità o di coloro che erano in situazione di vulnerabilità (orfani, vedove, malati, anziani, ecc.). Coloro che entravano in queste aggregazioni sentivano l’esigenza di associarsi e di aiutarsi reciprocamente a fronte di situazioni di necessità non altrimenti gestibili che caratterizzavano la quotidianità di molte persone.

Comparse nel basso medioevo, le confraternite conobbero una notevole diffusione nel periodo della controriforma. Durante il periodo napoleonico (1796-1814) furono soppresse, con poche eccezioni come ad esempio quelle del Santissimo Sacramento collegate alla festa del Corpus Domini e al culto pubblico dell’eucaristia fuori della messa.

Tra ‘800 e ’900 vi fu una ripresa delle attività delle confraternite anche se in termini di diffusione e di adesioni non raggiunsero più i livelli pre-napoleonici. Attualmente, a fronte della riscoperta del ruolo dei laici nella Chiesa, sembrano esserci alcuni segnali di una nuova vitalità di questi sodalizi, soprattutto in alcune località. La costituzione di una confraternita richiede di essere riconosciuta e approvata dall’autorità ecclesiale ed è sottoposta a una specifica disciplina del diritto canonico.

A Brescia le confraternite più note e ancora esistenti sono quelle dei Santi Faustino e Giovita, dell'Immacolata adoratrice del SS. Sacramento e di Santa Maria delle Consolazioni. Le confraternite rappresentavano forme embrionali dell’odierno associazionismo laicale ma anche organizzazioni anticipatrici dellamoderne forme di assicurazione e di mutuo soccorso. Infine, non è da dimenticare il lascito artistico delle confraternite che commissionarono la realizzazione di sculture, dipinti, decorazioni molto spesso incentrati sulla Passione e Morte di Cristo.

In foto: “Deposizione dalla Croce” (1580), dipinto conservato nella Chiesa dell'Ascensione di Volciano presso l’Altare dell’antica Confraternita del Santissimo Sacramento.



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