A Moniga l'Assemblea regionale dei piccoli comuni

Sabato 8 ottobre dalle ore 9.30 presso la sala comunale di Moniga del Garda, in piazza San Martino 1, si terrà la settima Assemblea regionale dei piccoli Comuni della Lombardia

L'evento di ANCI Lombardia costituisce un’importante occasione di confronto tra le realtà municipali con meno di 5 mila abitanti al centro di recenti proposte di riforma amministrativa.

Il futuro dei piccoli centri appare oggi quanto mai incerto a fronte dei molti problemi di sostenibilità economica e organizzativa.

Inoltre, sono soprattutto i piccoli centri a risentire delle crescenti disuguaglianze e disparità territoriali, e della ancora incompleta applicazione dei principi di sussidiarietà.

Come sottolineato da molti documenti sui Piccoli comuni (es l’Atlante P.C. 2015), non mancano le contraddizioni.
Da una parte sono alcuni piccoli comuni a garantire una qualità della vita molto elevata, capace di innescare circoli virtuosi, rendere attrattivo il territorio, di creare i presupposti per limitare l’esodo della popolazione verso contesti urbani di maggiore dimensione, permettere al Paese di crescere sulla base delle sue risorse così intrinsecamente uniche e preziose, ovvero le sue comunità locali.

Dall’altra sono collocate proprio tra i piccoli centri le realtà locali più in sofferenza che risentono del fenomeno dello spopolamento, del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’indebolimento della funzione di presidio del territorio.

Tale fenomeno compromette il mantenimento delle culture e delle tradizioni locali e rende poco competitivi i servizi essenziali, determinando col tempo la definitiva chiusura e il degrado di un patrimonio architettonico spesso di notevole pregio storico e artistico.

Anche in relazione alla situazione odierna e futura di molti centri valsabbini, l’Assemblea che si terrà a Moniga sarà dunque un’occasione per tornare a parlare di politiche e programmi regionali capaci di garantire adeguati investimenti in infrastrutture per avvicinare i territori “minori” ai grandi centri e principali flussi nazionali e internazionali.

Fondamentale appare lo sforzo per garantire lo sviluppo delle infrastrutture immateriali quali la banda larga, l’introduzione del wireless e altre tecnologie avanzate per offrire alle economie rurali e locali adeguate opportunità di sviluppo.

Il confronto con le buone pratiche attuate in altre zone della Lombardia potrà essere utile per migliorare la situazione in Valle Sabbia dove gli investimenti nel digitale e nelle infrastrutture richiedono di andare di pari passo con una piena valorizzazione delle culture territoriali che potranno essere uno dei perni del futuro sistema economico locale.