In anteprima le «Storge» dell'Altopiano

Le storie di un tempo raccontate in dialetto dagli anziani del paese. È un film-documentario ben fatto quello realizzato da Luca Sorsoli, giovane studente serlese, laureato alla Stars Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo) dell’Università Cattolica di Brescia con 110 e lode, che ha ripreso i racconti di alcuni anziani del paese su storie e leggende di quando erano bambini.

Il film, intitolato semplicemente «Storge», sarà presentato in anteprima questo sabato 8 ottobre, alle 20.30, presso il cinema parrocchiale San Domenico Savio (ingresso gratuito).

A moderare l’incontro tra l’autore e i suoi collaboratori sarà Marco Lupis, direttore dell’Ecomuseo del Botticino, che ha patrocinato il progetto insieme alla Cattolica, al Comune di Serle, alla Pro Loco e ad alcune aziende agricole del territorio.

Storie di caccia e di antichi rituali, popolate di animali mitici e pronte a stupire con fenomeni magici. Tante sono le «storge» - termine dialettale che definisce le leggende tramandate dalle voci dei nonni - che il giovane regista Luca Sorsoli ha intrecciato nel suo primo documentario dedicato al folklore di Serle e selezionato dal Torino Film Festival (in programma dal 18 al 26 novembre).

Il titolo è proprio «Storge», in nome dell’infanzia trascorsa dall’autore sull’altopiano delle Cariadeghe, cullato dalle vicende narrate dagli anziani, in primis la nonna paterna Teresa, che compare anche nel film.

«Desideravo comporre una mappa umana, così ho cercato sei persone, ciascuna incaricata di descrivere un episodio della tradizione. Tre mesi di riprese in diversi angoli del paese, alla riscoperta di quel mondo contadino ancestrale, dove il tempo era scandito dalle lune, dal lavoro e dalle parole pronunciate nelle serate in compagnia», racconta il ventiduenne, neolaureato allo Stars dell’Università Cattolica, che ha coinvolto cinque compagni di studi nella troupe (Ludovica Chiarini, Selene Monizza, Andrea Maffetti, Francesco Mazzola, Giuseppe Omara Schimera).

Sorsoli ha scritto la sceneggiatura con Claudio Bernardi, docente delle cattedre di Drammaturgia e di Antropologia della Rappresentazione della Cattolica e BernardoZanola, presidente della Pro Loco di Serle. Quest’ultimo compare anche nel film: è l’uomo con il mantello, che assume il ruolo di filo conduttore tra le vicende, narrate in dialetto.

Sono felice di presentare il film dinanzi alle persone che l’hanno ispirato - spiega il regista -. E presto, in collaborazione con Davide Van De Sfroos, girerò "Akuascuure" nel comasco».

In foto Bernardo Zanola nel film e il giovane regista Luca Sorsoli

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