Il sindaco di Valvestino in missione a Roma

Sindaco e vicesindaco del Comune di Valvestino in missione a Roma per dare avvio alla procedura per l’annessione amministrativa alla Regione Trentino Alto Adige. Martedì il primo cittadino del piccolo centro montano dell’Alto Garda, Angelo Andreoli, e il suo vice Sergio Viani si recheranno nella capitale per consegnare alla Corte di Cassazione il quesito referendario.
I due amministratori sono stati incaricati dal Consiglio comunale, così come prescrive la complessa normativa in materia, di depositare personalmente la richiesta di una consultazione comunale all’Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di Cassazione, che dovrà accertare la conformità del referendum stesso alle norme dell’art. 132 della Costituzione e alla legge.
Si tratta del primo atto ufficiale compiuto per dare avvio alla procedura tecnico-amministrativa per indire la consultazione. Il provvedimento fa seguito alla recente deliberazione del Consiglio comunale, che aveva accolto la petizione sottoscritta da 151 residenti (che da queste parti rappresentano ben il 65% del totale dei votanti, addirittura l’80% della popolazione se si escludono i residenti domiciliati fuori provincia o all’estero).
La palla, quindi, è ora nelle mani della Cassazione, che dovrà esprimersi in merito all’ammissibilità o meno del referendum. In Valvestino sono comunque determinati a porre rimedio al sopruso subito nel 1934, a seguito del Decreto fascista che impose l’aggregazione della valle alla Provincia di Brescia contro la volontà della popolazione, e soprattutto hanno ben presenti le possibilità di sviluppo economico ed i vantaggi che la Regione Trentino, e in particolare la Provincia autonoma di Trento, potrebbe offrire alla valle, magari cominciando dall’invocata realizzazione della galleria tra la Valvestino e le Giudicarie.

s. bott. dal Giornale di Brescia

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