Una sciarpa per Amatrice

L’iniziativa è stata lanciata dall’associazione “Maddalina”, di San Felice del Benaco, e le signore che si ritrovano ogni mercoledì pomeriggio nella saletta al piano terra del municipio di Villanuova per ricami e lavori a maglia, hanno aderito con entusiasmo.

Ispirata all’iniziativa Viva Vittoria, con la quale fu ricoperta Piazza Vittoria a Brescia nel 2015, per un progetto contro la violenza sulle donne, stavolta l’invito è quello di realizzare tante sciarpe di lana della lunghezza minima di 150 centimetri. I promotori sperano di raccoglierne almeno 750 entro lunedì 5 dicembre.

Nel successivo fine settimana (10-11 dicembre), il lungolago di Salò sarà “vestito” con i prodotti realizzati a maglia e donati dai benefattori; il ricavato della vendita delle sciarpe sarà poi devoluto alla realizzazione di un parco giochi per Torrita, frazione di Amatrice.
L’obiettivo è raccogliere almeno 10mila euro, per aiutare i bambini a tornare a giocare insieme e a sorridere.

Il gruppo del Per-corso di filato, capitanato da Cesarina Cattaneo, si è fatto promotore dell’iniziativa in zona.
Le sciarpe realizzare delle signore avranno anche una particolarità in più: ognuna sarà contrassegnata dal nome della signora che l’ha realizzata, ricamato rigorosamente a mano da alcune di loro. La targhetta di stoffa sarà inoltre attaccata alla sciarpa con un grazioso bottone realizzato da altre abili signore in pasta fimo.

“Abbiamo chiesto, infine, al gruppo La rosa e la spina – aggiunge Cesarina – di prepararci anche dei foglietti con poesie e pensieri: anche in questa maniera vogliamo diffondere, cultura, impegno e solidarietà, che sta alla base del nostro agire”.

Il gruppo del Per-corso di filato, non è nuovo a gesti di generosità. L’anno scorso ha aderito all’iniziativa Viva Vittoria, e con la cena finale del corso di cucina ha sovvenzionato l’iniziativa del restauro degli antichi lavatoi di Villanuova, promossa da La rosa e la spina.

Quest’anno il ricavato della cena o pranzo di fine corso servirà per attrezzare la cucina dell’oratorio.

Ma, fra una chiacchiera e l’altra, un lavoro a maglia e un ricamo, le signore stanno già pensando a nuove iniziative per il prossimo anno. 

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