La realtà delle donne curde

L’Associazione Culturale “La rosa e la spina” in collaborazione con il Comune di Villanuova e la Sezione ANPI Bassa Valle Sabbia, all’interno dell’iniziativa “Percorsi partigiani” incontrerà venerdì 25 Novembre 2016 alle ore 20,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Villanuova sul Clisi in piazza Roma, Ezel Alcu, giovane donna, da anni rifugiata nel nostro paese, rappresentante dell’UIKI onlus (Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia), che, attraverso la sua storia, illustrerà la situazione dei Curdi oggi.

Nel corso della serata interverrà anche Ivana Trevisani, psicologa e antropologa, che presenterà un suo cortometraggio sulle "madri del sabato", madri dei desaparecidos curdi in Turchia, e il libro di Bejan Matur "Guardare dietro le montagne".

Della complessa realtà del popolo curdo i mass media ci forniscono poche e superficiali informazioni. Infatti, di questo popolo, sappiamo in modo approssimativo che sta lottando per la difesa sia della propria identità che per il riconoscimento di uno stato nazionale curdo i cui territori sono stati minati da innumerevoli incursioni di potenze occidentali e arabe che, nel corso del tempo, si sono insediate in Turchia, in Iran, Iraq e Siria.

In particolare, ci vengono fornite immagini e fotografie di donne guerrigliere, ma della loro scelta e del loro coraggio conosciamo poco. Sappiamo che il loro ruolo è molto importante per l’esercito curdo in quanto esse stesse sono protagoniste di vere azioni militari, ma questa non è l’unica verità.

Molte di loro, soprattutto giovanissime, anteponendo l’impegno della famiglia e degli affetti scelgono il destino della guerra, del combattimento, per senso di appartenenza, per amore di una bandiera.

Sappiamo che donne e uomini curdi lottano contro l’ISIS (Stato islamico proclamato) nonché contro i vari governi invasori in quanto non vogliono avere a che fare con entrambi e che per questo motivo, la loro lotta, è molto più complicata ma allo stesso tempo, nobile.

Sappiamo che per la tradizione islamica, combattere contro una donna può significare una vita eterna all’inferno, per la bassezza che ciò rappresenta.

Ma le informazioni preconfezionate che ci sono fornite in occidente non ci dicono che le donne curde, oltre a difendere il loro popolo, la loro terra, la loro identità, stanno lottando anche contro il patriarcato, il dominio maschile, contando su una ideologia che trascende il contesto poiché s’inserisce nell’accezione più ampia della parità di genere, di femminismo e di lotta per una società più giusta.

Pertanto, per conoscere meglio questa complessa realtà, l’appuntamento è per venerdì 25 novembre 2016, alle ore 20,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Villanuova sul Clisi.

In foto: donne curde combattenti

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