14 Dicembre 2016, 09.40
Gavardo
Negozi storici

«Il formaggio? Lo cuciamo addosso ai clienti come un vestito»

di Federica Ciampone

A Gavardo, in via Molino, Giusy Orioli porta avanti il suo “Mercato coperto del formaggio” insieme a Enrico. 65 anni di ricerca della qualità, in equilibrio tra tradizione e innovazione


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Entriamo in questo storico negozio di Gavardo e veniamo accolti da Giusy ed Enrico, indaffarati dietro al bancone ma sempre con un grande sorriso per chiunque si affacci sulla soglia. Nonostante la lunga fila di clienti in attesa di acquistare o ritirare formaggi di tutti i tipi, Enrico riesce a ritagliarsi qualche minuto per raccontarci la storia del negozio.

“Il negozio è stato fondato dai genitori di Giusy e aperto il 1° gennaio 1951. Non so se per pura intuizione o per altri motivi, ma decisero di vendere solo ed esclusivamente formaggi. Bisogna dire che all’epoca non c’era tutta la varietà che esiste oggi: si puntava sui grandi classici come il Parmigiano, il Grana Padano, il gorgonzola, il burro e qualche stracchino. Negli anni ’70 io e Giusy siamo subentrati nella gestione del negozio e abbiamo ampliato un po’ l’offerta, cercando formaggi particolari ma sempre nell’ambito della tradizione”.

“Quindi vi siete sempre orientati verso la tradizione culinaria locale?”, chiediamo noi. “Certamente, ma non solo; nel corso degli anni abbiamo cercato di attingere anche alle tradizioni delle altre regioni d’Italia. Facciamo un lavoro di grande specializzazione”, ci spiega Enrico, “da anni abbiamo abbandonato le grandi industrie e gli artigiani in favore dei formaggi prodotti dai contadini. Tanto per fare un esempio, del classico Bagoss noi vendiamo solo la produzione estiva”.

Enrico ci racconta poi un aneddoto riguardo all’insegna del negozio. “È molto sbiadita perché è la stessa fin dal primo giorno di apertura del negozio, all’inizio degli anni ’50. La realizzò il pittore Venturelli di Gavardo, e io e Giusy abbiamo voluto mantenerla intatta per non togliere autenticità alla facciata”.

“E il nome del negozio?”, chiediamo noi. “Si chiama ‘Mercato coperto del formaggio’ per un motivo ben preciso”, ci racconta. “Inizialmente il mercoledì le bancarelle del mercato erano posizionate tutte lungo la strada provinciale; il traffico era molto limitato all’epoca e le automobili non erano un problema. Questo era l’unico settore del mercato ad essere al coperto, e il nome che gli è stato dato deriva proprio da questa particolarità”.

Accoglienza, familiarità, cortesia, educazione: sono queste le parole che ci vengono in mente guardando Giusy ed Enrico servire i clienti. Fatica e stanchezza di certo non mancano, ma chi ha passione per il suo lavoro spesso riesce a non esserne sovrastato. Non possiamo che augurare un buon proseguimento a questa storica attività gavardese. 



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