Premiati i Masoi de Formantas e i presepi

Da sedici anni a questa parte per la gente di Storo il concorso “Masoi de Formantas sui Spergoi” è divenuto un appuntamento classico di stagione. Anche quest’anno a fare la differenza è stato Pietro Tonini, la cui balconata, dislocata al di là del bar caffè Centrale, ha collezionato qualcosa come 182 preferenze, rispetto a quella riconducibile a Piera Malcotti, classificata al secondo posto con soli due punti di differenza (180). Dietro di loro si sono classificati nell'ordine: Giacomo Bonomini, Angelo Grassi, Mauro Armanini, Gianluca Tonini, Angelo Barozzi, Giampaolo Giovanelli e 10° Pietro Ferretti.

In concomitanza della rassegna contadina ( i cui masoi risultavano in tutto ventidue ) Comune e Pro loco di Storo hanno preso in considerazione anche i vari Presepi ( in tal caso 17) che da anni caratterizzano le festività di Natale e fine anno, non nel solo paese capoluogo, ma anche all'interno delle frazioni.

Si tratta di autentici capolavori alcuni dei quali ricavati dentro lavatoi dislocati lungo le varie piazze o rientranze. Contrariamente al masoi, che sono e restano una prerogativa tutta storese, l'aspetto Natività riguarda anche i paesi collegati. Tra i primi cinque classificati a prevalere quest'anno è risultato quello creato da Emilio Melzani, seguito nell'ordine da Amici del Doss, Comitato Piazola, Stefano Zocchi e Alfonso Gelmini.

"Anche stavolta la gente ha risposto alle concatenate iniziative che avvengono con successo” hanno ricordato gli assessori Stefania Giacometti, Luca Butchiewietz e il presidente della Pro loco Nicola Zontini, membri con altri della Giuria.

I masoi de Formantas rappresentano per Storo una caratteristica che va al di là dei sedici anni che il Concorso comporta. Già in anni precedenti ad ammirare quelle frequenti esposizioni anche tanti turisti che si fermavano per immortalare le pannocchie che facevano da ornamento lungo i solai di vecchi edifici. Li si notava transitando dalla statale ma una volta sbirciate molti stranieri facevano inversione di marcia per portare nel loro paese quella suggestiva immagine dorata.

"Effettivamente quella parte di paese compresa dal bazar di Marika e Gezio Grassi in poi rappresenta da sempre una delle cartoline più caratteristiche collegate al paese capitale di farina e polenta" hanno rilevato con toni e sfumature diverse i tre esponenti di Comune e Pro loco.

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