01 Aprile 2017, 07.57
Valsabbia
Lettere

Quando ci si sente soli

di Livio Gilberti

Vi scrivo per manifestare il dispiacere e la rabbia di molti famigliari che, come me, si ritrovano a dover accudire quotidianamente un familiare malato


 
In particolare mi riferisco ad un genitore anziano con problemi di demenza causati da una brutta malattia chiamata "alzheimer".
Per chi non lo sa, l'alzheimer è una malattia degenerativa che ad oggi non può essere curata.
Colpisce la sfera cognitiva della persona e, conseguentemente, rende impossibile il corretto svolgimento delle attività più semplici, da nutrirsi, a lavarsi, a vestirsi, ad andare in bagno.

Questa malattia cancella i ricordi di una vita e porta via la dignità della persona colpita.
Ed è per questo che non è solo il malato a soffrire, ma anche i familiari che se ne occupano direttamente.
 
Il dispiacere e la rabbia che voglio portare all'attenzione deriva dall'assenza di aiuti da parte di quello che spesso identifichiamo come "stato".
L'ho scritto con le lettere minuscole, perchè per me tale è, piccolo e insignificante.
Se escludiamo i pannoloni e la pensione d'invalidità, che comunque aiuta almeno in parte a pagare la badante, dallo stato non si riceve nessun aiuto.

Mi fanno sorridere quegli aiuti condizionati alla presentazione dell'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).
Basta infatti che l'interessato sia proprietario della casa in cui vive, frutto dei sacrifici di una vita, e di alcuni risparmi messi faticosamente da parte per non averne diritto.

La Valle Sabbia non fa eccezione.
L'ha fatta fino a marzo, quando attraverso il Distretto 12 che ha sede presso la Comunità Montana, ha erogato alcuni servizi domiciliari.
Nel mio caso usufruivo dell'intervento di un'operatrice per attività di stimolazione cognitiva.

Non era molto, ma era un segno tangibile per non sentirsi abbandonati e lasciati da soli ad affrontare questa malattia.
Da aprile posso dirlo, lo stato (sempre scritto con le lettere minuscole) ci ha voltato le spalle, è come se ci avesse detto di arrangiarci ad andare avanti.

Ho interpellato alcuni politici locali e bresciani, ma oltre ad un reciproco "scaricabarile", ad oggi non ho avuto risposte certe se il servizio possa ripartire.
Mi piacerebbe un giorno riscrivervi per comunicare che la politica è riuscita a dare una risposta positiva.
Ma nell'Italia degli sprechi non si riescono a trovare i fondi per sostenere i più deboli.

E' vero che si tende spesso a rimarcare i propri diritti e a dimenticare i doveri, ma vi sembra giusto che dopo una vita passata a pagare tasse, a rispettare leggi e regole, a non aver mai chiesto nulla, a non aver mai alzato la voce, chiedi di non essere abbandonato e scopri di essere solo?

Questa è civiltà?
 
Grazie
 
Livio Gilberti



Commenti:
ID71629 - 01/04/2017 17:16:07 - (PETER72) - Forse non ci azzecca niente ma...

come scritto nella lettera con il calcolo dell'Isee fatto nel modo attuale se hai un'immobile di proprietà che generalmente coincide con quello in cui abiti e magari per previdenza tua hai anche due risparmi vieni proiettato automaticamente nella cerchia dei "fortunati" che non possono beneficiare di alcunchė salvo l'obbligo di continuare a pagare solo tasse i cui fondi vengono sempre piú utilizzati invece che a favore di chi ha contribuito magari da decenni, solo per la mole di "nuovi arrivati" che vista la loro situazione risultano per il nostro stato tutti "nullatenenti"

ID71631 - 01/04/2017 20:01:36 - (potatore) - Si scarica sulla famiglia...

No, non e' civilta', sig. Livio. La voce di cittadini che si trovano nella sua situazione deve essere ascoltata, e' una questione di giustizia. Si scarica tutto sulla famiglia che si deve arrangiare. Purtroppo in questo Paese si trovano cavilli e interpretazioni larghe per tutte le norme, tranne che per chi e' in stato di bisogno. Lasciamo poi stare partiti e movimenti che raccolgono firme e fanno barricate per cose inutili e non si interessano di queste

ID71633 - 01/04/2017 20:14:53 - (Tc) - ...

Questa e' l'Italia...volenti o nolenti,l'abbiamo votata noi...mio padre invalido 100%,gli han tolto un polmone e ha l'epatite...gli han tolto la pensione di invalidita' e campa con una misera pensioncina e alla soglia dei 70 deve ancora,nelle sue condizioni,fare qualche lavoretto per poter campare dignitosamente...e' civilta' pure questa? No e' l'Italia che ci governa...DEVE cambiare tutto,prima o poi succedera',appena si tocchera' chi per ora se la passa ancora bene...tempo al tempo...

ID71635 - 02/04/2017 01:32:48 - (scorpio) - .....

non sono messa meglio di suo padre , ma ce ne sono molti come noi , importante è di pagare tutte le tasse , contributi a quant'altro ma a nessuno di quelli in alto interessa se abbiamo i soldi per poterci comprare i farmaci e altre cose che ci servono per curarci ; se saltiamo i pasti per pagare un altra cosa più urgente al momento non importa a nessuno . Sarebbe ora che Italia faccia una bella cernita da tutti quelli che entrano con prepotenza nel nostro paese perchè i soldi dati a loro aiuterebberò molti anziani , poveri e malati

ID71793 - 23/04/2017 16:46:15 - (sonia.c) - e ti pareva ..

che non arrivasse l'assurda e falsa "accusa" contro gli ultimi arrivati!. i soldi per i nostri anziani e disabili,non ci sono MAI stati! la politica ci ha sempre derubato e gestito male... TUTTO.da SEMPRE. i cavalcavia cadono per colpa di italiani! i politici rubano ..e sono TUTTI italiani! cominciamo a risparmiare sui politici cialtroni,assenteisti,fannulloni e veramente incapaci nel loro mestiere! ma visto QUANTO sia difficile trovare gente in gamba e con la schiena dritta ....(oltre alla lingua)

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