30 Aprile 2017, 09.58
Maestro John

Occidentali's karma

di John Comini

Ultime settimane di scuola, ansia da prestazione. Come sempre nel mese di maggio, quando sta per scadere il tempo delle lezioni, al corpo docente (corpo docente…che linguaggio antico che ho…come me!) scatta una specie di sindrome da panico


Scatta un senso di inadeguatezza e di paura di non aver fatto tutto quello che si era programmato di fare.
E poi si accavallano date e incontri, riunioni e scadenze.
Vanno in tilt anche i cosiddetti “Bravi Insegnanti”, quelli stimati da tutti, amati dai bambini ed apprezzati dai genitori.

Sì, anche i “Bravi Insegnanti” appaiono persi, non sanno più cosa fare per star dietro a tutti gli impegni delle ultime settimane, che confluiscono come dentro un vortice.

Il “Bravo Insegnante” di solito è un professionista riflessivo, «in grado di assumere una posizione di distacco critico nei confronti di sé e del proprio operato, di monitorare in itinere la sua attività, di condividerla, di tracciarne un bilancio valutativo e di introdurre innovazioni per aumentarne l’efficacia».

Facile no? E poi:
- deve insegnare (trasmettere informazioni)
- deve saper programmare e valutare la metodologia più efficace per far apprendere quella determinata informazione
- deve essere esperto di didattica motivazionale ed emozionale
- deve essere esperto di relazioni sociali (deve cioè saper armonizzare il proprio lavoro con quello dei colleghi…cosa facilissima…o no?)
- deve saper gestire i conflitti di classe (studente-docente, docente-docente)
- deve saper valutare i propri allievi nel modo più imparziale possibile (i bambini, questi sconosciuti…)

- deve essere mediatore culturale, trasmettere una cultura che si ispira a valori e modelli che spesso entrano in conflitto con quelli della cultura di massa (consumismo, furbizia, superficialità, e chi più ne ha più ne metta…)
- deve “prendere il posto” di qualche genitore, deve cioè indagare i problemi di natura familiare per scoprire le cause di qualche malessere o disagio
- deve essere uno psicologo e/o assistente sociale, sempre per indagare i problemi di natura relazionale e comportamentale che creano difficoltà di apprendimento

- deve essere un buon animatore per le iniziative ludico-ricreative che si alternano alle lezioni
- deve essere esperto di strategie educative alternative per aiutare gli studenti a colmare lacune pregresse
- deve saper scrivere bene relazioni e griglie di apprendimento/competenze
- deve essere esperto di tutoraggio 
- deve essere esperto di test Invalsi
- deve essere esperto di orientamento
- deve essere esperto di sicurezza dell’ambiente di lavoro (tenere il foglio per l’evacuazione a portata di mano)
- deve conoscere le nuove regole della comunicazione, saper comunicare con l’esterno (genitori, associazioni…) e con l’interno (studenti, colleghi, Dirigente Scolastico)
- Ecc… ecc… etciù! (scusate, il raffreddore…)

Il “Bravo Insegnante” non deve essere “un conferenziere a ore fisse, ma una guida, un eccitatore, un consigliere di tutte le ore”, come scrisse Giovanni Papini.

Ma nel mese di maggio ci sono anche:
- le sedute plenarie dei Collegi dei Docenti
- le prospettive per il prossimo anno scolastico (nei corridoi si parla di cambi di insegnanti, tra quelli che vanno in pensione (beati loro…) e quelli che cambiano sede…è come il calcio-mercato, si scambiano le figurine…
- l’adozione dei libri di testo per il prossimo anno scolastico
- la scelta del libro delle vacanze
- le riunioni di interclasse 
- le verifiche bimestrali (inserire nel registro elettronico, prego!)
- i voti che poi serviranno per le schede di valutazione

- le uscite didattiche programmate mesi fa (quali sono i bambini che non vengono in gita? Hanno portato tutti il tagliandino firmato dai genitori? E i soldi? Devono portare il cellulare sì o no? E chi vuol fare le foto? E i panini per il maestro John? E se piove? La prendiamo!)

- le prove MT, riporto integralmente dalla maestra Francesca (ora con in braccio il suo Filippo): “come stabilito in Commissione BES c’è il monitoraggio contenente le indicazioni e la descrizione delle prove (MT comprensione, DLC, AC-MT) da somministrare a fine maggio; le prove vanno raccolte, corrette e conservate nei vari moduli, anche perché sono utili per raccogliere dati in caso di alunni in difficoltà… per chiarimenti rivolgersi alla referente di plesso”

- le prove Invalsi per le classi seconde e quinte (3 maggio prova di italiano- 5 maggio prova di matematica)
- il Progetto Sport a scuola (ci sono delle modifiche nelle date dell’esperto, da incrociare con i giorni delle prove dei balletti per lo spettacolo finale)

- i preparativi per “La scuola in mostra” sul tema del rispetto (domenica 28 maggio) che vede coinvolte la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di I grado (insomma: materne, elementari e medie)

- lo spettacolo “La macchina del tempo” (indovinate chi è il regista?) di lunedì 5 giugno, alle ore 9.30 e alle ore 20.30 presso il Campo della Polisportiva di Prevalle (se piove, martedì 6 o mercoledì 7… e se piove anche mercoledì? Allora lo spettacolo lo spostiamo al lunedì…). Sono coinvolti: AGE, Federica Zucchi della Compagnia di danze “Il Salterio”, Polisportiva Prevallese, Centro Sportivo, Assessorato allo Sport, Comune di Prevalle, Famiglia Landi Riccardo, maestri Luca Lombardi e Angelo Mora, Gosetti Mario, Braga Michele, Parrocchia, Imbal Carton, Volontari Ambulanza, Volontari Protezione Civile, Gruppo Alpini, Volontari Vigilanza Scolastica (Nonni Vigile), mamme costumiste e papà collaboratori, Dirigenza, Segreteria e Personale ATA e i responsabili della nuova gestione del Centro Sportivo “Dante Giacomini” di Prevalle… e soprattutto recitano e ballano tutti i 360 bambini della scuola con tutte le loro belle e brave maestre…

- e poi c’è sempre la spada di Damocle di ogni insegnante: ce la farò a finire il programma?

E c’è sempre la Legge di Murphy: “Se qualcosa può andar storto, lo farà”
E allora incrociamo le dita e affidiamoci alla Dea…bendata…(a proposito, ciao maestra Dea!)

Su internet c’è il video di una bimba che smette di piangere in pochi secondi.
Daniel Eisenma- motivatore di San Diego, Usa - ha condiviso con i suoi follower un trucco per far smettere di piangere un neonato in poco tempo. Eisenman era nel mezzo di una diretta Facebook quando la figlia Divina ha iniziato a strillare: l'uomo ha smesso di parlare, ha fissato la bambina negli occhi e ha emesso un lungo "Om", mantra del Buddismo tibetano.
In pochi secondi Divina ha smesso di piangere. Il video è stato molto apprezzato dagli utenti, tanto da superare i 25 milioni di visualizzazioni. Non sono propriamente buddista, però proverò a fare la stessa cosa con i miei bambini…chissà che stiano un po’ tranquilli, sono agitati più del maestro! 

E allora come Neffa canto….
“Devi stare molto calmo, devi stare molto calmo
Quando il treno se ne va, quando il tempo se ne va, 
quando tutto se ne va.
Ci sono i segni che si vedono
e gli altri che si sentono.
Devi stare molto calmo, devi stare molto calmo…”

E poi, nonostante tutto, quello dell’insegnante è uno dei mestieri più belli del mondo (soprattutto durante le vacanze…eh eh eh).
Una volta dicevano che era una missione…missione impossibile? No, dai, i bambini sono meravigliosi (soprattutto durante le vacanze…eh eh eh).

Concludo con un tema molto interessante, che ha avuto la guida entusiasta e partecipe del maestro e amico Angelo Mora.
Si tratta del centenario della Grande Guerra ha stimolato, anche nella nostra scuola, attività volte a migliorare negli alunni maggior conoscenza del proprio passato e maggior consapevolezza dei fondamenti del proprio presente.

“Conoscere la Grande Guerra” è il progetto
che, da tre anni, si occupa di queste attività e, grazie al sostegno del locale Gruppo Alpini e Protezione Civile, congiuntamente al Gruppo Combattenti e Reduci di Prevalle, porta tutti gli alunni delle classi quinte fin sulle trincee del Monte Stino e al “Museo dei reperti bellici” di Capovalle.

Sabato scorso, però, tutta la nostra scuola è stata coinvolta dalla presenza della prof.ssa Alessia Biasiolo, intervenuta per approfondire gli aspetti storici della prima guerra mondiale con gli alunni che, il prossimo 8 maggio, affronteranno l’uscita didattica a Capovalle.

Per l’occasione è stata allestita nella scuola una esposizione di pannelli esplicativi, completata da una piccola mostra di oggetti e reperti in uso nelle trincee.
Gli insegnanti hanno potuto così condurre gli alunni delle proprie classi in questo percorso che, oltre a sintetizzare le principale tappe del conflitto, ha permesso loro di toccare con mano alcuni di quegli oggetti e di porre domande direttamente al sig. Matteo Podavini, portavoce della locale sezione Fanti.

La coinvolgente iniziativa ha potuto concretizzarsi grazie all’impegno di tutte le Associazioni d’Arma di Prevalle, in particolare la sezione Fanti ha allestito la mostra dei reperti, il Gruppo Alpini ha fornito i pannelli per l’esposizione e il Gruppo Combattenti e Reduci, grazie all’interessamento del segretario Bruno Maccarinelli, ha ottenuto la competente e qualificata presenza della prof.ssa Biasiolo (nella foto). Non è mancata la presenza dell’assessore alla cultura, Adriano Filippa.

Il signor Podavini Matteo ha illustrato alcuni reperti bellici, affascinando i bambini, ma tutti i suoi amici e collaboratori sono stati attenti e cordiali nel rispondere alle mille domande dei bambini.

All’entrata della scuola c’era un bellissimo sidecar militare, con tanto di radio e antenna.
I bambini se lo mangiavano con gli occhi…Naturalmente maestre e personale ATA hanno approfittato per scattare delle foto (vedi)…
Io ho colleghe e “bidelle” davvero gentili e simpatiche, ma qualcuna ha fatto battute poco pedagogiche nei riguardi del sottoscritto, chiamandomi “residuato bellico”…non so a cosa volesse alludere, io sono alpino ma la guerra non l’ho fatta…

In questi giorni a Gavardo c’è la Fiera.
I bambini mi hanno chiesto i biglietti per le giostre, mi spiace ma quest’anno non li ho trovati…

Ricordo una struggente poesia di Corrado Govoni, “La trombettina”…
Ecco che cosa resta
di tutta la magia della fiera:
quella trombettina
di latta azzurra e verde
che suona una bambina
camminando scalza per i campi.
Ma in quella nota sforzata,
ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi,
c'è la banda d'oro rumorosa,
la giostra coi cavalli, l'organo, i lumini,
come nello sgocciolare d'una grondaia
c'è tutto lo spavento della bufera,
la bellezza dei campi e dell'arcobaleno
nell’umido cerino d'una lucciola
che si sfa sopra una foglia di brughiera
tutta la meraviglia della primavera.
 
Come succede sempre, sulla fiera ha piovuto per giorni, ma adesso c’è il sole…
Forza maestra Carolina, cerca di star bene, noi ti aspettiamo a braccia aperte!
 
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John Comini
 
 


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