Una rete europea contro la privatizzazione

Il 22 e 23 febbraio scorso a Milano il Comitato

1. Contrastare le politiche di privatizzazione dell’ Acqua nella Commissione Europea.
2. Sostenere i gruppi territoriali nelle vertenze locali.
3. Armonizzare e facilitare il lavoro delle reti ed i processi già esistenti in modo che ciascuno possa continuare il proprio percorso, pur con la progettazione di campagne comuni basate su attività formative ed informative.
4. Operare un lavoro di pressione politica verso i poteri esistenti in Europa, dai Municipi fino al Parlamento Europeo, perché “ l’ Acqua come diritto umano non mercificabile ” sia acquisito attraverso la costruzione di un organo direttivo riconosciuto e non attraverso gli attuali illegittimi World Water Council e Congresso Mondiale dell’Acqua dirette emanazioni delle potenti multinazionali dell’acqua.
5. Connettere la Rete Europea con le altre reti per l’acqua esistenti al mondo quali le reti Africane ed Americane. Il processo sarà affrontato attraverso la comunicazione, gli incontri e la costituzione di un comitato di facilitatori del qual fanno parte: Renato Di Nicola del Forum Italiano, Andre Abreu di France Libertè, Olivier Hoedeman del Corporate Europe Observatory e Marco Job del CeVi Italia.

Partecipare a questo primo incontro per la costituzione della Rete Europea, che potrebbe rappresentare un momento storico per i movimenti per l’acqua, è stata un’ esperienza meravigliosa poiché abbiamo avuto modo di conoscere processi sociali come quelli in atto nel continente americano. Abbiamo scoperto la comunanza fra i movimenti, organizzazioni, persone, e cause comuni. Abbiamo conosciuto grandi personaggi che fanno un lavoro a volte oscuro ma vitale perchè la democrazia, la democrazia dell’acqua possa affermarsi quale diritto universale attraverso un modo di fare politica dal basso, partecipato e condiviso.

Fonte: comunicato stampa

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