«Civiltà perduta»

Questo viaggio lo porta lontano dalla sua famiglia, in condizioni di vita precarie, ma ciò non gli impedirà di innamorarsi perdutamente dell'Amazzonia, un amore tanto profondo da spingerlo a tornare più volte, alla ricerca di una civiltà molto antica, perduta, di cui è convinto di aver ritrovato le tracce.

Il personaggio di Percy Fewcett è il fulcro della storia. È un uomo rigoroso, dedito alla ragione e al lavoro, rispecchiando e incarnando perfettamente gli ideali della società del tempo. Ma l'Amazzonia è un luogo crudele e ostile che fa di lui un uomo di avventura. Dopo il primo viaggio, infatti, durante il quale rinviene cocci e vasellame, scaturisce dentro di lui il desiderio ardente di trovare Z, la città di una civiltà antica, da tempo perduta.

Un desiderio così forte da ossessionarlo, da fargli quasi perdere il lume della ragione e costringerlo a tornare per una seconda volta e addirittura una terza nel fitto della foresta Amazzonica.
Altro punto focale è la famiglia, la moglie e i figli da cui per tanto tempo si allontana, ma che restano dentro il suo cuore.

Una storia che sicuramente cattura, ma è il tempo che in questo film non convince: gli stacchi temporali, infatti, sono molto repentini e soprattutto troncano le scene lasciandole incomplete. Il regista si sofferma su dettagli forse poco rilevanti, al posto che lasciare spazio alla storia nella sua integrità.

Il cast è sicuramente lodevole, un encomio speciale va a Hunnam, che lascia trapelare il suo trasporto, immedesimandosi senza increspature in un uomo di altri tempi, e anche Sierra Miller, elegante ma passionale. Un film che porta indietro nel tempo, ma ci lascia comunque nella realtà dei giorni nostri.

REGIA: James Gray
ANNO: 2016 (Nelle sale italiane dal 22 giugno 2017)
CAST: Charlie Hunnam, Robert Pattinson, Sierra Miller, Tom Holland, Daniel Huttlestone
GENERE: storico-biografico d'avventura
DURATA: 141 minuti
GIUDIZIO: ■■■

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