01 Luglio 2017, 07.30
Gavardo Valsabbia Garda
Assemblea pubblica

«Ospedale di Gavardo presidio strategico»

di Cesare Fumana

I presidenti delle Comunità montane di Valle Sabbia e Parco Alto Garda Bresciano hanno ribadito l'importanza dell'ospedale di Gavardo con la richiesta di servizi sanitari efficienti e attenti alle istanze del territorio. VIDEO


Auditorium “Cecilia Zane” di Gavardo gremito
venerdì sera per l’assemblea pubblica sul futuro dell’ospedale di Gavardo, che vedeva al tavolo dei relatori i vertici dell’Asst del Garda, i presidenti delle Comunità montane di Valle Sabbia e del Parco Alto Garda Bresciano e il consigliere regionale Fabio Rolfi, presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia.

Fra il pubblico diversi sindaci e amministratori pubblici, nonché una nutrita presenza di operatori sanitari del presidio gavardese.

Dopo l’introduzione del vicesindaco di Gavardo Sergio Bertoloni, che ha evidenziato l’importanza che ha sempre avuto l’ospedale per il paese e il suo circondario, moderati del prof. Angelo D’Acunto sono intervenuti i relatori.

Per primo ha preso la parola il direttore generale dell’Asst del Garda, Peter Assembergs, che ha dato una risposta precisa e convinta alla domanda che dava il titolo all’incontro: “Sì, l’ospedale di Gavardo ha un futuro!”.
Ha poi snocciolato una serie di dati per presentare il contesto territoriale e sociale entro il quale opera l’Azienda socio sanitaria territoriale che dirige.
Un territorio molto esteso, di circa 2 mila km quadrati, che va dalla montagna alla pianura, nella fascia est della provincia di Brescia, con una distanza di 100 km dal punto più a nord a quello più a sud, comprendente 76 Comuni con una popolazione complessiva di circa 400 mila abitanti, che diventano quasi due milioni per 7-8 mesi all'anno, a causa dei flussi turistici.

Nuova gestione della cronicità
Una popolazione che invecchia, con il conseguente aumento dei pazienti cronici che risultano circa il 35% della popolazione, per i quali nei prossimi mesi è previsto un nuovo modello organizzativo con piani individuali per ciascun paziente.
In una seconda fase sarà adottato un analogo modello per i pazienti fragili con problematiche psichiatriche o per dipendenze.
Dipendenze, vecchie e nuove, che sono in aumento, in particolare quelle dovute all'alcol e alla ludopatia.

Fra i servizi per i quali si prevedono sviluppi – ha aggiunto il direttore sanitario Pietro Piovanelli –  rientrano quello del consultorio ginecologico, con un aumento sia di medici che di attività, in particolare per la prevenzione della depressione post partum; l'assistenza domiciliare per pazienti oncologici, e ancora le vaccinazioni, sia per la prevenzione del meningococco, sia per la nuova normativa che le ha rese obbligatorie per i bambini per poter frequentare la scuola.
Piovanelli ha anche annunciato la creazione di percorsi facilitati per pazienti cronici, dopo che vengono dimessi dall’ospedale per acuti.

Investimenti
Nel piano degli investimenti aziendali, quest'anno sono previsti interventi per un milione e 290 mila euro, di cui 500 mila per una nuova infrastruttura informatica. Per quanto riguarda i servizi, sarà riaperto a luglio l'odontoiatria a Salò, mentre il reparto per pazienti psichiatrici troverà una nuova collocazione all'interno dell'ospedale di Gavardo.

Quattro delle 12 strutture complesse del presidio Gavardo e Salò sono attualmente gestite ad interim e sono già stati pubblicati i bandi di concorso per l'individuazione dei nuovi primari.
L'ospedale di Gavardo attualmente prevede 200 posti letto e nel presidio Gavardo Salò lavorano 767 operatori.
Per quanto riguarda gli sviluppi a Gavardo l'obiettivo è quello di garantire la presenza di tutte le specialità che ci sono anche negli altri ospedali dell'azienda, ovvero a Desenzano e a Manerbio.

Le istanze del territorio
A presentare le istanze del territorio sono intervenuti i due presidenti delle Comunità montane del Parco Alto Garda Bresciano e della Valle Sabbia, Davide Pace e Giovanmaria Flocchini.

Pace ha ricordato l'importanza dell’ospedale di Gavardo per i cittadini dell'Alto Garda, il presidio più vicino, anche se dai paesi dell’entroterra gardesano ci vuole circa un'ora di strada per raggiungerlo.
“Per questo va fatto ogni sforzo per garantire i diversi servizi, perché tutti i cittadini hanno lo stesso diritto alla salute, in qualunque posto essi vivano. E da questo punto di vista il direttore generale Assembergs è sul pezzo”.
Siccome i numeri sono importanti, il presidente dell'Alto Garda ha lanciato un appello ai cittadini affinché usufruiscono dei servizi offerti dall'ospedale di Gavardo, invece di ricorrere ad altre strutture, per garantire un’utenza sufficiente sulla quale basano le scelte di politica sanitaria.

Più incalzanti e mirate le richieste espresse dal presidente valsabbino Flocchini.

“Noi non abbiamo paura dei cambiamenti – ha esordito –, come abbiamo dimostrato sulla questione del nuovo sistema dell'emergenza-urgenza, che, nonostante alcune preoccupazioni iniziali, nel suo primo anno di attuazione si è dimostrato efficiente e all'altezza. L’importante è che i servizi vengano garantiti”.

Nuovi servizi
Ha poi elencato alcuni progetti che potrebbero essere sviluppati, come la telemedicina, sfruttando la fibra ottica presente su tutto il territorio valsabbino; poi fare ricorso la rete delle RSA per offrire nuovi servizi; potenziare i poliambulatori di Nozza e di Gargnano, che negli ultimi anni hanno visto la diminuzione dei servizi.

Sulla questione della collocazione delle attività sul territorio, il direttore sanitario Piovanelli ha sottolineato che non può essere fatto a caso, per evitare duplicazioni e sprechi, ma va valutato in base alla presa in carico dei pazienti cronici nel loro complesso.

“In questi anni – ha proseguito Flocchini – la valle si è dimostrata attenta anche dal punto di vista economico, basti pensare al nuovo ecografo donato dal Rotary Vallesabbia al presidio di Nozza. E anche per quanto riguarda l'emodinamica a Gavardo alcuni imprenditori della valle si sono resi disponibili per dare il loro contributo”.

Vigilanza e stimolo
E ancora: “Ci aspettiamo delle risposte per quanto riguarda i nuovi primari, che siano all'altezza e legati al territorio, per garantire un servizio che prosegua nel tempo”.
“L'ospedale di Gavardo per noi è strategico – ha chiosato –, per questo continueremo la nostra opera di vigilanza e di stimolo perché vengano potenziati alcuni servizi.
Sul tema della salute dei cittadini, sia l'azienda sanitaria sia la politica devono fare uno sforzo che vada oltre i numeri. Alcuni risultati sono stati in parte ottenuti, altri sono ancora in attesa”.

Fra quelli di cui si attende una risposta c’è la questione del reparto di emodinamica, sul quale si è incentrato l’intervento del consigliere regionale Fabio Rolfi, di cui riferiamo a parte.

Questo ed altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV



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