25 Luglio 2017, 16.26
Valsabbia Provincia
Eppur di muove

Il vaccino dell'ignoranza

di Leretico

Da qualche mese una furente polemica riempie le pagine dei giornali e alimenta altrettanto accese discussioni popolari sul valore dell’obbligo di vaccinazione delle persone tra zero e sedici anni, per poter accedere alle scuole


Ad essere contestato sembrerebbe essere il mancato rispetto del diritto alla libertà di cura, tra cui alcuni includono anche quello di vaccinarsi oppure di non vaccinarsi; d’altra parte si profila invece la difesa del diritto alla salute di chi teme di essere contagiato proprio da quelle persone che non sono vaccinate.

Mi sono meravigliato, devo dire, guardando da lontano quanto è accaduto in questi mesi.
Mi sono meravigliato di quanti siano quelli che si sono dichiarati contro le vaccinazioni. Credo che sia un fenomeno da non sottovalutare, tragicamente, ordinariamente pericoloso.

Vengo da una generazione che si considera “salvata” dalle vaccinazioni e c’è dunque stima e grande appoggio emotivo, da parte mia, alla scienza che è riuscita a diminuire drasticamente la morte infantile tramite questi mezzi.
Mi rendo conto tuttavia che coloro che protestano contro le intenzioni del governo di obbligare alla vaccinazione, appartengono ad un’altra generazione, la quale non sente più il profondo timore della morte che per secoli ha angosciato l’essere umano e che dunque ha visto negli sviluppi scientifici un miglioramento decisivo per le proprie condizioni di vita.

Appartengono alla generazione di quelli che considerano Pasteur un personaggio preistorico talmente lontano nel tempo da risultare irreale. Pochi fra loro ricordano per esempio che la famosa Silvia cantata dal Leopardi, il cui vero nome era Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di famiglia, fu strappata alla vita in giovanissima età dalla tubercolosi, e se lo ricordano non sanno che la tubercolosi, o tisi, è una malattia che colpiva in passato soprattutto i bambini.

Se fosse vissuta oggi, Teresa, con l’aiuto dei vaccini, sarebbe potuta sopravvivere e spero molti concordino con me sul preferire una Teresa viva piuttosto che una poesia in memoria, anche se sublime.

La questione dunque ruota attorno a due punti: fino a che confine può e si deve spingere il dovere pubblico di salvaguardare la salute collettiva e, contemporaneamente, che diritto hanno i genitori di rinunciare, in nome e per conto dei propri figli minorenni, alla protezione ottenuta con le vaccinazioni, mettendo in questo modo a repentaglio anche la salute pubblica.

In questa storia la paura ha un grande ruolo.
In un era in cui feroce è lo scontro tra laici e religiosi sul cosiddetto “accanimento terapeutico”, incentrato sul concetto di dignità della vita, è contraddittorio, e direi “medievale”, la superstiziosa paura di certe mamme che si sentono angosciate perché i vaccini hanno effetti collaterali e non garantiscono il cento per cento del risultato ai loro figli.

Infatti nel caso dell’accanimento terapeutico
si è contro la scienza medica perché si sostiene che sia troppo efficace, tanto da non lasciar morire dignitosamente una persona, mantenendola in vita malgrado tutto; nel secondo caso, con i vaccini, si nega contraddittoriamente l’efficacia della scienza stessa, cercando di allontanarne l’abbraccio salutare, immaginandolo mortale. In entrambi i casi si mostra un atteggiamento contrario alla scienza, ma per due motivazioni contraddittorie.

La paura è un sentimento irrazionale, e chi, nelle decisioni più importanti, per sé e per gli altri, si lascia influenzare da questa irrazionalità non può certo capire, in quel momento, quale sia la scelta più idonea.
Se dunque prevale la paura, prevale anche la volontà egoistica di eliminare tale paura indietreggiando di fronte ai problemi.

Poiché non scegliere è pur sempre una scelta, è necessario comprendere che non vaccinarsi non solo non elimina il problema del potenziale pericolo di ammalarsi ma lo estende anche alla collettività, cosa ancora peggiore e per questo inaccettabile.

Gli effetti collaterali di un vaccino esistono certamente, ma sono talmente minori rispetto ai vantaggi ottenuti, che sarebbe facile rispondere ai tremebondi che si oppongono che, nonostante la scienza non sia la verità, rimane lo strumento più efficace contro le malattie.
Chi è in cerca della certezza assoluta non può decidere per gli altri, né per se stesso, perché la certezza assoluta non appartiene e non può appartenere alla scienza e da essa non può essere pretesa.

Sotto le sembianze di lotta per un diritto, quello di curarsi nel modo che si ritiene più appropriato per sé e per i propri figli, si nasconde, nel caso dei vaccini, un grave egoismo che va sicuramente contrastato.
Le comunità non sopravvivono basandosi sulle paure, né tantomeno sugli egoismi degli individui.

L’aumentare di casi di morbillo, di pertosse, di meningite e di altre malattie infettive, dopo centinaia di anni di lotta per debellarle, è il risultato della malattia più micidiale di tutte, la malattia contro cui non è stato ancora trovato un vaccino veramente efficace: l’ignoranza.
 
Leretico


Commenti:
ID72916 - 25/07/2017 16:40:00 - (ubaldo) - Certo che...

viviamo in un mondo strano. Un paio di incongruenze le ho notate anch'io su questa vicenda. Una: c'è chi crede che non vaccinando i propri figli si mette a repentaglio la salute di quelli degli altri, mentre in realtà chi è vaccinato non dovrebbe avere nulla da temere. Due: mentre vi obbligano a vaccinare vostro figlio, vi affibbiano anche la responsabilità se qualche cosa dovesse non andare per il verso giusto, chiedendovi di sottoscrivere quella sorta di scarico delle responsabilità. Ma vi sembrano cose normali?

ID72917 - 25/07/2017 17:33:02 - (Dru) - Dici che la paura è un sentimento irrazionale..

A parte l'ossimoro che deriva appunto dal porre un sentimento e poi dirlo irrazionale, perché il sentimento o emozione é categoria dell'irrazionale, tuttavia la ragione nasce dalla paura. È perché si ha paura che si ha ragione e la prudenza, sua categoria, nasce appunto dall'intercedere nella paura di non esser nel giusto. L'argomento poi é talmente puerile che non mi coinvolge. Vuoi sapere come finisce? Finisce che sia che ci vaciniamo sia che non lo facciamo, ci vaciniamo comunque.

ID72918 - 25/07/2017 17:59:15 - (Leretico) - Sentimento irrazionale

"Setimento irrazionale" non è un ossimoro. Infatti non sono, in questa locuzione, accostate parole che esprimono concetti contrari. Il sentimento è sempre irrazionale. E' dunque una tautologia. Ma occorre al discorso.

ID72920 - 25/07/2017 19:08:43 - (Dru) - Se la paura è origine della ragione

Dirla irrazionale non giova a mostrarne gli effetti. Ossimoro appunto perché si dice qualcosa della ragione che non lo è. Massimo dell'ossimoro.. Come dire di Pietro che non lo è. Il massimo dell'ossimoro è dire del negativo che è positivo. Sei sicuro che il sentimento sia irrazionale? Per esempio sai che dire che qualcosa sia è della logica? Dunque dire che il sentimento è qualcosa, dove qualcosa qui per te significa irrazionale, è razionale, essendo la logica la categoria essenziale del razionale.

ID72921 - 25/07/2017 20:14:26 - (delirio) - saro' breve..

L'articolo e' stato a mio avviso scritto senza documentarsi in maniera benche' minima sull'argomento. Invito leretico ad andare sul sito dell'istat e scaricare i grafici della mortalita' del morbillo, i grafici dei vaccinati di morbillo e controllare da quando in italia e diffusa la vaccinazione contro il morbillo. Poi visto che leretico e' uomo d'altra epoca lo invito a fare uno sforzo di memoria per ricordare come era vissuto il morbillo negli anni 70.

ID72922 - 25/07/2017 20:47:40 - (trilly) - Ragionevole dubbio

Attenzione!La verità non sta mai da una parte sola. Ci sono voci autorevoli di tutto rispetto che nutrono perplessità su questo decreto che però vengono messe a tacere. Se sono medici vengono minacciati o radiati.guardate in internet i video del dott.montanari stefano ricercatore all'università di parma e vedete cosa ha trovato analizzando i vaccini.Poi non si capisce come mai se pago la multa perché non vaccino non sono più un pericolo per la collettività!! Da settembre i bambini non vaccinati non entreranno in nidi e materne...torniamo a etichettare e ghettizzare alcune categorie di persone...la storia ci ha unsegnato dove porta questa strada...

ID72927 - 25/07/2017 23:08:13 - (Leretico) - Delrio, la mia è un'opinione come un'altra

sostengo che il pensiero non scientifico in materia di vaccinazioni è pericoloso, basandomi sull'assunto che le infezioni e le morti per malattia infettiva siano ridotti o addirittura eliminati attraverso la vaccinazione. Tutto il resto, rispetto a questa logica, è sentimento irrazionale. I grafici quindi può tranquillamente leggerseli da solo, non perché essi non siano interessanti, ma perché non sono pertinenti al discorso. Ossia sono impertinenti.

ID72928 - 25/07/2017 23:26:15 - (delirio) - ringrazio per la replica

Ma una scienza che non ammette contradittorio non e' scienza ma fede. Non capisco come si possa obbligatore qualcuno a sottoporsi a trattamenti sanitari senza una pi che evidente necessit...il ministro ha voluto fare un decreto in fretta e furia per la presunta epidemia di morbillo (3500 casi in tutta Italia in sei mesi con 3 decessi di bimbi immunodepressi) perch si voluti passare da4 vaccini a 12?...prima del decreto ci sentivamo pi a rischio?

ID72929 - 25/07/2017 23:33:21 - (delirio) - continuo e termino

Voglio precisare che la vaccinazione dei ragazzi dagli zero ai 16 anni porterebbe a coprire solo un 20% della popolazione italiana (popolazione molto anziana) quindi il tanto decantato effetto gregge dove sta. Invito dunque lei e tutti i pro vax a correre ai ripari effettuando con coerenza tutte le vaccinazioni mancanti e i rispettivi richiami. Buona fortuna!

ID72930 - 25/07/2017 23:44:46 - (trilly) -

Giusto delirio! Troppo comoda che il gregge sia composto da soli agnelli....e insegnanti bidelli personale ata? E medici infermieri? Ufficialmente omessi dall'obbligatorietà per mancanza di fondi ma già si stavano scatenando le reazioni di queste categorie non disposte a immolarsi per il bene della collettività

ID72931 - 25/07/2017 23:47:08 - (Leretico) - Obbligare

Premetto che la scienza per me non è verità ma fede, lo dice la scienza di se stessa, non io. In secondo luogo penso che se una comunità, come può esserlo una nazione, decide, basandosi sulla scienza, che una procedura è necessaria per la salute pubblica, è ovvio che ciò si traduce in un obbligo. Essa, la comunità, difende con tale obbligo se stessa e cerca di garantire in questo modo la propria sopravvivenza. È vero, si basa su una fede, ma questo non cambia le cose, ossia il valore logico del ragionamento.

ID72932 - 25/07/2017 23:56:36 - (Leretico) - Un appunto per Ubaldo

La vaccinazione spesso attenua gli effetti della malattia rendendola facilemente superabile. A volte un po' meno, per soggetti fragili di salute. Perché questi ultimi devono essere soggetti a maggior rischio perché qualcuno pensa di essere invulnerabile alle malattie più mortali della storia dell'uomo? E poi, pensando al modello di diffusione delle epidemie, spesso la vaccinazione di molti ferma immediatamente il contagio, cosa che invece si perpetua a lungo in caso contrario. Si chiama effetto sistemico.

ID72933 - 25/07/2017 23:59:03 - (trilly) -

La glaxo se la ride e ringrazia.

ID72934 - 26/07/2017 07:01:07 - (Dru) -

A Lererico e Delirio replico che sia chi è per i vaccini sia chi non è per i vaccini non hanno nulla a che fare con il pensiero scientifico.Errore dire appunto che la scienza è in funzione delle scelte di una nazione e poi dirne di questa affermazoine che è pensiero scientifico. No! È pensiero nazionale non scientifico.La decisione scientifica riguarda gli effetti di una vaccinazione non la scelta dell'uomo per essa, la scelta dell'uomo per essa non ha alcun riguardo per la scienza.

ID72935 - 26/07/2017 07:04:05 - (Dolcestilnovo) -

Sono dibattuto tra l'appoggio alla tesi dell'eretico (vaccini obbligatori) e il sospetto che dietro tutto questo ci sia la longa manus di big pharma.PS per delirio: Anche per me la scienza e' fede.

ID72937 - 26/07/2017 08:50:39 - (Baldo degli ubaldi) -

Decenni per debellare malattie attraverso i vaccini e bastano 5 min su internet per tornare al medioevo.

ID72939 - 26/07/2017 11:22:55 - (lz) - lz48

Concordo totalmente con quanto scrive "Leretico" efficacemente tradotto nel commento di Baldo degli Ubaldi

ID72940 - 26/07/2017 11:29:44 - (ubaldo) - E sul fatto...

...che i chiedano di prenderti la responsabilità di una cosa che ti obbligano a fare nessuno ha da ridire nulla? Mala tempora currunt.

ID72942 - 26/07/2017 11:41:07 - (mapo) - diritto-dovere-obbligo

quando i diritti non sono supportati dai doveri....rimane solo l'obbligo....

ID72943 - 26/07/2017 12:10:49 - (lz) - lz48

Su questo effettivamente c'è da essere più che perplessi. Probabilmente questo indirizzo sulla responsabilità è un'assimilazione , erronea vista l'obbligatorietà della vaccinazione, alla prassi per cui quando si fanno esami diagnostici o interventi chirurgici devi firmare quel documento che solleva da responsabilità i soggetti che intervengono a vario titolo (proponenti ed operatori). In ogni caso al di là dell'interpretazione, da eliminare.

ID72944 - 26/07/2017 12:32:47 - (gabrielconroy) - Caro leretico...

...forse 'sentimento irrazionale' non è un ossimoro. Ma 'libertà obbligatoria' sì.

ID72947 - 26/07/2017 16:31:26 - (Dru) - Credimi Gabriel

Ogni cosa per essere irrazionale deve essere un ossimoro.

ID72948 - 26/07/2017 16:36:02 - (gabrielconroy) - Certo Dru

Perché l'irrazionale E' esso stesso l'ossimoro.

ID72950 - 26/07/2017 19:38:40 - (Dru) -

Bingo.

ID72951 - 26/07/2017 19:40:47 - (Dru) - Non per Gabriel che capisce..

Cerca di capire, che poi non è cosí difficile: quali sono le cose della scienza? E dunque se dici che le cose che non lo sono gli appartengono, allora dici contraddittoriamente.

ID72952 - 26/07/2017 19:42:41 - (Dru) -

Una cosa cosa per essere irrazionale deve essere due.

ID72953 - 26/07/2017 19:43:22 - (Dru) -

Che cosa è la scienza di qualcosa? È la sua essenza. Dunque lo scienziato cerca l'essenza delle cose. Perche la scienza è tra e forze la piú potente? Perché l'essenza della scienza è la potenza. Come fa lo scienziato a porsi con le cose scientificamente? Le isola in modo che tra esse e l'altro non vi sia alcun vincolo. Ogni e qualsiasi vincolo impedirebbe la potenza della scienza sulle cose. Le cose, per la loro scienza, vanno dallo scienziato isolate dal resto del mondo.

ID72960 - 26/07/2017 22:34:00 - (Leretico) - Il club dell'ossimoro

Propongo la fondazione del club dell'ossimoro: iscrizioni limitate, wild cards ai più estremi, ammissione diretta agli inceppatori del meccanismo cosmico che rende bianco il nero, razionale l'irrazionale, rosso il verde e verità il contenuto della volontà. A volte nel mezzo di un pensiero, inciampo in una quattrocentesca ma audace considerazione: forse non solo l'ariostesco furioso ha perso l'imbottigliato senno, altri in amar lo perde, altri in onori, altri in cercar, scorrendo il mar, ricchezze; altri ne le speranze de’ signori, altri dietro alle magiche sciocchezze; altri in gemme, altri in opre di pittori, ed altri in altro che più d’altro aprezze.Di sofisti e d’astrologhi raccolto, e di poeti ancor ve n’era molto. Quelli del club dell'ossimoro, sofistie astrologhi, non l'han mai perso, forse. O forse sulla luna nessuno l'ha visto, senza ampolla disperso.

ID72961 - 27/07/2017 04:29:12 - (Dru) - Il qualunquismo che vuol esser serio è una forma di ossimoro

Ritengo Che chi non capisca che il sentimento non possa essere irrazionale non può convincermi di qualsiasi altra sua probabile interpretazione del mondo. :-), perché lo scorpione non può insegnare alla rana a nuotare e la rana non può insegnare allo scorpione come pungere e chi si cimenta in discorsi pseudo seri e conclude con questo post sopra non può parlare con me seriamente, ma può dirmi come dice, se ho tempo da perdere come in questo caso, che lo scorpione ne sa più del nuoto della povera rana. Con la solita simpatia per un amico che ci prova tutte le volte, ma infine si rifugia là dove più gli conviene.. La poesia.

ID72962 - 27/07/2017 04:54:04 - (Dru) - Se dico

Una mucca è bianca dunque è un colore e chi dice che il rosso per un certo verso non è una mucca è bianca non ha ragione di dirlo perché il rosso e una mucca è bianca appartengono allo stesso genere in quel verso che viene evidente dal fatto che la mucca "è bianca" , chiunque qui comprende l'errore ma non chiunque sa che l'errore deriva dal confondere l'essenziale per un genere dall'accidentale di quel genere. E bisogna che quando facciamo lunghi discorsi, come quello tuo sopra nell'articolo, si stia attenti a non inciampare in questi banali errori se si parla scienza e di vaccini si o non e non di di mucche e di bianchi...

ID72963 - 27/07/2017 05:05:18 - (Dru) - La scienza

Con i vaccini si o i vaccini no, non c'entra nulla e prenderla a pretesto serve solo a confondere ulteriormente le deboli menti di chi si vuol convincere in cosa legge di una propria tesi bislacca, cioè erronea di partenza. Perchè la mucca non è un colore. Perché la Lorenzin non è scienza e nemmeno la scelta di somministrare un vaccino.

ID72964 - 27/07/2017 05:15:04 - (Dru) - A proposito di assolute certezze che non hanno nulla a che fare con la scienza dici

"Non vaccinarsi non solo non elimina il potenziale pericolo di ammalarsi, ma lo estende alla collettività intera"

ID72965 - 27/07/2017 05:15:51 - (Dru) -

Cosa è questa affermazione un'affermazione di quello che dici sulle assolute certezze o una negazione?

ID72966 - 27/07/2017 05:23:03 - (Dru) - Poi dici il massimo della poesia sulla scienza

Dici che nelle decisioni più importanti non ci si dovrebbe far influenza re dal sentimento.minvece caro Sergio dove c'è la decisione, che è un sentimento e non è la scienza, c'è quell'irrazionalità che tu poni per interesse speculativo fuori dell'irrazionale. Ogni decisione è irrazionale e non è l'importanza che gli dai tu e non io che le può render razionali. Una decisione di ragione è un ossimoro.

ID72967 - 27/07/2017 05:30:07 - (Dru) - La decisione in sé

Significa isolare il deciso dal resto dell'attuale mondo ancora indeciso e pensare che il resto sia nulla rispetto alla decisione presa da "parte": sicché la decisione presa da "parte" è nulla della decisione presa "da parte" insieme al resto. Irrazionale dunque: senza relazione. Infatti una decisione che non considerasse il resto come nulla resterebbe una decisione alquanto indecisa dal resto... ;-)

ID72968 - 27/07/2017 05:47:15 - (Dru) - Dunque

Chi dice che sono le decisioni più importanti quelle prese nel solco della scienza deve quantomeno sapere che la scienza che decide non è la Lorenzin che decide e nemmeno tu. Se sei tu a decidere è un opinione, se è la Lorenzin è una legge di stato, se è la scienza è un fatto scientifico che come ogni fatto è negabile. Quando è la scienza a decidere allora è tecnoscienza cioè è la parte irrazionale, la tecnica che irrompe e rompe la parte razionale, la scienza. Oggi si può ben dire che la scienza è tecnica in quanto è tramontata l'episteme. Non per niente parlo di "fatto" scientifico. Non è un fatto scientifico quello che hai volutamente mescolare con quelli da te esposti e che hai surrettiziamente confuso con i fatti scientifici.

ID72969 - 27/07/2017 05:52:33 - (Dru) - Ora l'obiezione potrebbe farsi forte ed esigere una spiegazione

Ma come, sopra dici che il sentimento è irrazionale è razionale e poi sotto dici che la scienza che è oggi tecnoscienza è nella decisione irrazionale. Quantomeno mi confondi. Eppure nulla qui si confonde. Ogni cosa determinata è razionale dicevo qualche post sopra, anche l'indeterminismo è razionale, anche la contraddizione è razionale, quando svelata, in filosofia si dice quando appare, ciò che è irrazionale solo la ragione può dirlo. Ciò che è sogno solo la veglia può dirlo.

ID72970 - 27/07/2017 06:06:24 - (Dru) -

Quant’è bella giovinezza,che si fugge tuttavia!chi vuol esser lieto, sia:di doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arïanna,belli, e l’un dell’altro ardenti:perché ’l tempo fugge e inganna,sempre insieme stan contenti.Queste ninfe ed altre gentisono allegre tuttavia.Chi vuol esser lieto, sia:di doman non c’è certezza.

ID72980 - 27/07/2017 21:18:41 - (Leretico) - Ebbene

Ebbene varrebbe la pena riprendere quell'affermazione che tanti anni or sono così inopinatamente recitava: che l'essere è e non può non essere. Tanto che il razionale non è il non razionale o irrazionale, perché questo intendo, nolenti i sesquipedali hegeliani rigurgiti che in mille e mille righe si sbracano qua sopra. Gli ossimori non sono tautologie, né le libertà gli obblighi. E se la scienza è efficace, nonostante gli erculei sproloqui, io sono contento. C'è poi un vago senso di Castello dei Carpazi che aleggia, che è bene stemperare immantinente. Mal si addice agli adusti sofismi che costì leggere i patenti possono. Son sempre più convinto che alcuni abbiano il cerebro sol per contrasto, come l'ombra la luce. Caron non ti crucciar, ma guarda e passa.

ID72984 - 28/07/2017 01:36:16 - (Dru) - Napoli

Non "ho" capito nulla nemmeno cercando di sforzarmi. Ripararti in banali filastrocche mostra una tua profonda debolezza sugli argomenti.. non puoi imputarmi nulla se costruiace argomenti che vogliono essere seri intorno a gossip. Sei un gossipparo che vuol esser serio, tutto qui, un poco come quei cantanti napoletani che vogliono esser cantanti (vedi Nino D'Angelo). Cerchi visibilità e poi che produci polemica in gossip ti lamenti pure che la si faccia. Che tipo strano Leretico gossipparo che vuol parlar di cose serie. :-) Le cose serie non le reggi, tutto qui, ma allora mi chiedo, perché vuoi esserlo a tutti i costi, poi finisce solo che sei ridicolo.

ID72985 - 28/07/2017 01:45:48 - (Dru) - A chi debbo somministrare davvero

Il vaccino dell'ignoranza?

ID72986 - 28/07/2017 02:01:08 - (Dru) - In questo argomento

Chi prende a pretesto la scienza per convincere le persone che è utile per la società ascoltare la Lorenzin o è un Gossipparo nel migliore dei casi o è un portaborse della Lorenzin. Terzium non datur. Lascia fare il mestiere del gossipparo al gossipparo e quello del portaborse al portaborse e non coinvolgere la scienza in cose che son più adatte a te che ad essa.

ID72987 - 28/07/2017 02:14:20 - (Dru) - La scienza

è si lo strumento piú efficace oggi per "guarire", ma è anche lo strumento piú efficace per "morire" e la "decisione" dunque sul futuro è solo astratta se ti dimentichi la seconda parte della scienza e, a bella posta e per sostenere una tua tesi, non approfondisci ma spartisci la scienza per mantenere in vita solo la parte che a tuo compiacimento sostiene tesi strampalate.Io semplicemente aiuto il lettore sprovveduto a comprendere che le cose sono molto piú complesse di quanto chi le mistifichi a proprio uso e consumo non mostri (e non sappia).

ID72990 - 28/07/2017 14:26:59 - (gabrielconroy) - Caro leretico...

...al netto della pur godibile, nella sua dolcezza quasi puerile, retorica - mi piacerebbe molto che lei rispondesse nel merito alle questioni. Se non a quelle di ordine filosofico (che lei bolla come sofismi, e sulle quali io non intendo né ho inteso soffermarmi) almeno a quelle di ordine etico-giuridico. È rimasta senza risposta infatti la pur interessante considerazione di Ubaldo sulla coercizione al consenso (!), della quale il 'mio' ossimorico 'libertà obbligatoria' voleva essere un'eco. Attendo fiducioso che lei - come suole il pokerista che si trovi perdente nel saloon di tanti bei film western - non ribalti nuovamente il banco, vomitando colorite quanto impertinenti (cioè, non pertinenti) parole.

ID72994 - 28/07/2017 20:14:41 - (Leretico) - L'Ubaldo dimenticato

Ubaldo merita una risposta, ma non credo di essere stato l'unico istanziato. A ben vedere poteva essere sufficiente il suo ossimoro, che pur ho riconosciuto come tale, della libertà-obbligata. Molto raffinato e purtroppo molto calzante. Nonostante l'obbligo di vaccinazione da un lato e la firma richiesta per lo scarico della responsabilità dall'altro siano una contraddizione palese, non era il tema del mio articolo. Non togliamo lo scarico di responsabilità se ci obbligano. E se vuole, caro Conroy Gabriel, lo scriva lei un bell'articolo su quest'altro tema che lo leggerò volentieri. Sulla "quasi puerile" dolcezza, sul pokerista perdente, lei azzarda immagini ipotipotiche un po' claudicanti, che io perdono volentieri visto il suo saper che dall'altre parole traluce. Una puntualizzazione vorrei fargliela però: "vomitando... parole" è scelta un po' laida, non le si addice.

ID72996 - 28/07/2017 20:17:08 - (Leretico) - Errata corrige

Togliamo lo scarico di responsabilità, ossia rimanga la responsabilità in capo allo Stato, se ci obbligano al vaccino.

ID72998 - 28/07/2017 21:39:17 - (Dru) -

Ma è ció che appare Leretico, appare la ricerca ostinata di terminologie desuete che sono intervallate da insignificanti argomentazioni, che, per chi è abituato alla dialettica argomentativa, fanno il gioco dell'incomprensione. Lo Stato non lo comandi tu.La responsabilità alla vita è talmente alta che resta per lo Stato la sua difesa, ma non a tutti i costi.

ID72999 - 28/07/2017 22:24:02 - (Leretico) - il vero appare

Dru, confesso che la frase che hai scritto "Non 'ho' capito nulla nemmeno cercando di sforzarmi" mi ha colpito, perché "appare" così carica, così intrisa di verità da annichilire in un baleno tutta quella prosopopea da "monopolista del serio" in cui indulgi spesso. Che sia una consapevolezza ormai acquisita?

ID73000 - 28/07/2017 22:38:55 - (Dru) -

"No (ho) capito nulla.." ha una sinceritá che non ti abita spesso. Tu avresti scritto che non "si" capisce nulla... La prosopopea, quindi, a parte le intenzioni volitive sono solitamente un tuo difetto. Io semplicemente e modestamente, caratteristica che non voglio e che a parole tu mostri ma nei fatti neghi, qui sono più vero si quanto tu possa immaginare.

ID73001 - 28/07/2017 22:47:55 - (Dru) -

Io mi vergogno di coinvolgere altre persone nella mia ignoranza e non mi duole dirti che mi vergogno di te e di quanti coinvolgono nella propria l'intero mondo, quando riflettono la propria su quello con il "non (si) capisce", solo, e ridicolmente al cospetto dell'intelligenza, per esorcizzare la propria. Poi ci si appella come umili. Meno umiltà e più sincerità non ti farebbe male amico mio..

ID73002 - 29/07/2017 01:21:15 - (Leretico) - Il vero appare 2

Rimpiango il Manzoni, il Leopardi e anche l'acqua benedetta che fa fare tanta "plin plin". Quando appare l'apparire del vero tutto si ferma e si rimane a guardare l'apparire del vero, del vero apparire del vero! Ma nulla in confronto all'apparire dell'apparire del vero apparire del vero. Io, insemplicemente e immodestamente, caratteristica che voglio e che a parole non mostro ma che nei fatti confermo, al cospetto dell'intelligenza, la vera intelligenza, quella che toglie il velo alla falsa umiltà per consegnare il volto della sincerità al suo degno pulpito, quella che ridicoleggia la svergognata e tracotante ignoranza, di cui non vi è iniettabile vaccino (per rimanere in tema), ecco di fronte a cotanta superiorità in grado vincere sempre e comunque, mi arrendo come Cambronne a Wellington, come Vercingetorige a Cesare, come Giordano Bruno al Papa, come la legna al fuoco e alla cenere.

ID73003 - 29/07/2017 09:20:17 - (Dru) -

Quanta poesia, uno che si arrende come te è almeno tracotante. Vuol vincere ma non sa come fare, tutto qui. Ma non c'é bisogno per far ció, per non perdere quell'intelligenza, di tirar giù gli Orlando o i Manzoni che fan da claudicanti scudi, per farció basta tacere là dove non c'é sapere.

ID73006 - 29/07/2017 15:10:07 - (Dru) - Detto questo

Niente male la Lorenzin, saprei cosa farci..

ID76372 - 12/06/2018 09:15:01 - (Pseudosofos) - Intorno all’ ossimoro

La legge logica dei contrari è necessaria per comprendersi pensando. La Sapienza letteraria dell’umanità ha chiamato “ossimoro” l’accostamento di un aggettivo contrario al nome con cui concorda. Es. “gelato caldo”, “vaporoso materiale”, ecc... L’espressione “sentimento razionale” è ossimorica per chi pensa ci sia contrasto fra i due lessemi (come Leretico). È invece tautologica per chi pensa vi sia identità fra di essi (come Dru). Ovviamente, se vale la legge logica dei contrari (di cui Platone é sommo descrittore) “sentimento irrazionale” apparirà tautologico a Leretico e ossimorico a Dru. Chi afferma A per fare questo deve identificare A e negare totalmente il suo contrario (non A). Sempre ed eternamente. Altrimenti non ci si può comprendere dialogando. Buona giornata.

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