Un metro e mezzo in più, da primavera

Un metro e mezzo in pi� di lago, a partire dalla prossima primavera, quando sar� possibile superare parte dei vincoli del Registro Italiano Dighe (Rid) fissati per problemi legati alla sicurezza.

La notizia riguarda l’Eridio ed � giunta al termine della riunione che davanti al prefetto dottor Tronca ieri ha registrato la presenza di presidente ed assessore all’Ambiente della Comunit� montana, dei rappresentanti dei Comuni di Anfo, Bagolino e Idro, quelli del Rid, i funzionari della Regione Tiscar e Cassani, quelli dello Ster di Brescia, della Provincia e della Protezione civile.

Un tavolo istituzionale che ha sancito un principio che pare un po’ l’uovo di Colombo perch� come minimo viene da chiedersi come mai non ci hanno pensato prima: “Livello del lago pi� alto in cambio di una corretta pianificazione dell’eventuale emergenza”.

“Di comune accordo sono state stabilite quattro priorit� � ci ha riferito il presidente comunitario Ermano Pasini -. L’innalzamento della quota di livello del lago; le opere necessarie per gestirlo; l’individuazione dell’Ente gestore; la messa a punto di un piano di qualit� ambientale”. “Per quanto riguarda il primo punto � ha aggiunto -, sono state esaminate priorit� e tempistiche al fine di procedere per la primavera del 2007 all’innalzamento della quota di regolazione fino a 368,50 sul livello del mare. La condizione essenziale � quella di elaborare un piano di protezione civile a stralcio di quello esistente capace di garantire sicurezza alle popolazioni rivierasche”.

A predisporre il piano di protezione civile sar� un tavolo istituzionale coordinato dalla Provincia al quale si accomoderanno anche i rappresentanti di Prefettura, Regione, Provincia e Rid, con l’assessore all’Ambiente della Comunit� montana Matteo Rovatti nel ruolo di portavoce dei Comuni.
Un documento controfirmato ieri dai presenti ha gi� stabilito con quali modalit� dovr� lavorare questo tavolo.
Verranno utilizzati tutti i dati gi� in possesso delle varie amministrazioni e le problematiche presenti verranno utilizzate per individuare gli “scenari di rischio” per poi arrivare a predisporre le necessarie “attivit� di salvaguardia della popolazione e delle attivit� produttive e turistiche”.

La tabella di marcia prevede di concludere il tutto entro la primavera, la stagione buona per “accumulare acqua nel lago” come dicono alcuni che pensano ai campi da irrigare e all’energia da produrre, “per far risalire l’Eridio verso il suo naturale livello” come dicono altri che invece osservano tutti i giorni con nostalgia le sponde del lago.
Tutti comunque contenti che la situazione si sia in qualche modo sbloccata.

Anche l’attesa perch� venga assegnata la gestione del lago, e perch� definita la regola per gestirlo, diventa meno spasmodica. Va ricordato che l’attuale regola “sperimentale” prevede l’utilizzo di tre metri e 25 di lago.
“Se” perch� anche con il permesso per farlo non � automatico che ci si riesca, il lago salir� a quota 368,50 non potr� poi essere abbassato sotto soglia 265,25.

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