01 Dicembre 2017, 09.00
Blog - Figurine di provincia

Esuli (del pallone)

di Luca Rota

Di loro ricordiamo quelli “famosi”, o che magari hanno avuto carriere più gloriose. Molti non sono noti ai più, e di certo non stiamo parlando di emigranti “standard”, quelli in cerca di un futuro migliore in terre lontane...


Questi per loro fortuna giocano a calcio, ma per farlo hanno scelto altri lidi. In qualche modo sono anch’essi degli esuli, anche se in senso calcistico, e con stipendi tutt’altro che operai.

Partendo dall’altra parte del mondo, troviamo Massimo Maccarone (in foto), già emigrato in giovanissima età in quel di Middlesbrough, che da Empoli ha deciso di andare a far gol per gli australiani del Brisbane Roar. Stesso emisfero stesso campionato per l’ex Parma Marco Rossi, approdato al Wellington Phoenix dopo una buona carriera tra le provinciali di A.

Altro continente, altri campionati. La ben nutrita flotta americana, dopo l’addio al calcio giocato di Pirlo, annovera ancora tra le proprie appartenenze gente del calibro di Giovinco (Toronto), idolo dei tifosi canadesi e bomber indiscusso della Mls, Mancosu, Donadel (Montreal Impact) e Nocerino (Orlando City). Non certo gente di bassa categoria.

Continuando fuori dall’Europa, come dimenticare Pellé e quei sedici milioni a stagione pagatigli dallo Shandong Luneng! Lì dove allenano Fabio Cannavaro (Guangzhou Evergrande) e dopo l’esperienza alla guida delle selezioni inglese e russa, l’intramontabile Fabio Capello (Jiangsu Suning). E dove Lippi, dopo anni di vittorie con lo stesso Guangzhou, fa il selezionatore della nazionale, sempre per cifre mostruose.

Non ce la faceva più Alberto Zaccheroni a fare il commentatore, così dopo l’Oriente ed il Mondiale col Giappone è ripartito alla volta del Medio Oriente; e dei dollari degli Emirati Arabi Uniti di cui sarà il selezionatore.

Ma torniamo nel vecchio continente per vedere dove giocano i calciatori italiani volati fuori dalla penisola.

In Spagna militano da ormai due stagioni l’ex doriano Soriano, l’ex Sassuolo Sansone e Franco Vasquez (che italiano lo è solo sulla carta), nonché l’indomito Daniele Bonera, tutti nel Villareal. Li ha seguiti a ruota anche Daniele Aquilani, che dopo le esperienze inglesi e portoghesi già vissute in carriera, si è accasato al Las Palmas. Lì dove allena anche Gianni De Biasi, che dopo la bella favola con la nazionale albanese (il cui timone ora è in mano a Christian Panucci), ci riprova con l’Alaves.

In Portogallo gioca Cristiano Piccini, “scarto” del vivaio viola, terzino destro tribolante tra la nostra B, quella spagnola e la Liga, prima di approdare nella massima competizione europea tra le fila dello Sporting Lisbona. Mica poco per uno che da noi non trovava posto.

Stesso discorso per Stefano Napoleoni, punta romana proveniente da Tor di Quinto, portata qualche anno addietro da Boniek a segnare per i polacchi del Widzew Lodz, poi passato per il campionato greco (Levadiakos, Atromitos), ed oggi militante nel campionato turco (e in Europa League) per conto dell’İstanbul Başakşehir capitanato dall’ex Inter Emre.

In Germania ormai da tempo Donati (Magonza) e Caldirola (Werder Brema), ex prospetti futuri difensivi di spessore dell’under europea 2012, ma esuberi di casa Inter venduti decisamente con troppa fretta. Altro Donati, altro ruolo, altra età. Massimo, ex enfant prodige delle giovanili orobiche, con passato da girovago della provincia italiana, che dopo la parentesi biennale col Celtic, si danna ancora l’anima in mezzo al campo per l’Hamilton, sempre nella premier scozzese.

Restando nell’isola britannica, troviamo gli “inglesi” Darmian (Man. United), Gabbiadini (Southampton) Ogbonna (West Ham) e Zappacosta (Chelsea), senza dimenticare Antonio Conte. Attraversando la Manica, ecco i “francesi” Balotelli (Nizza), Ranieri (Nantes) e Raggi (Monaco), vero uomo spogliatoio dei monegaschi, dove proprio Ranieri lo volle anni fa.

Ispezionando il centro Europa, troviamo subito tre ex juventini. Fausto Rossi, mediano tutto cuore dell’Under di Mangia (la stessa di Donati e Caldirola, nonché di Insigne, Immobile e Florenzi) , gioca ora in Romania all’Universitatea Craiova (proprio agli ordini di Devis Mangia), dopo esperienze tra serie B e Liga (col Valladolid dove segnò la rete di uno storico 1-0 al Barcellona). Davide Lanzafame, altra ex bella speranza di casa nostra, segna per la fu gloriosa Honved in Ungheria, mentre Nicola Leali dopo la parentesi ellenica all’Olimpiakos, ora difende i pali dello Zulte Waregem in Belgio. Sul fronte panchine, Andrea Stramaccioni ha scelto la Repubblica Ceca (Sparta Praga) dopo l’annata greca al Panathinaikos.

In Russia da tempo immemore militano Mimmo Criscito (sempre nello Zenit, che fu di Spalletti, ora di Roberto Mancini) e Salvatore Bocchetti (nello Spartak Mosca di Massimo Carrera). Vita al confine invece per Federico Dimarco, terzino sinistro di grande prospettiva inspiegabilmente ceduto dall’Inter (troppo poco avvezza a tenere i buoni difensori italiani e giovani), e l’esperta punta Robert Acquafresca, entrambi in Svizzera al Sion.

Per concludere, una storia singolare, quella di Luca Gerbino, militante di lunga data nella Lega Pro nostrana, che un bel giorno ha deciso di andare a far gol nella serie B svedese. Oggi agli ordini dell’ex Juve Olof Mellberg, è diventato il beniamino dei tifosi del Brommapojkarna, che coi suoi gol ha riportato in prima divisione.

Tante storie diverse, tutte accomunate da un unico denominatore: la voglia di giocare a calcio, anche se girovagando per il globo. Storie di esuli (del pallone), anche se buon per loro ben remunerati, in viaggio da un emisfero all’altro, in cerca di buoni ingaggi e di gloria sportiva.




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