Caccia, memoria e solidarietà

Cristiano Pozzi se n’è andato il primo luglio di due anni fa a Carampel, località sui monti di Treviso Bresciano, poco distante dal ristorante Cavacca gestito dalla madre Giovanna. Se n’è andato in una cisterna vuota, soffocato dalle esalazioni del prodotto con il quale la stava ridipingendo.
Aveva 34 anni.

Fra oggi e domani, memori della sua grande passione venatoria, gli amici lo ricordano dedicandogli un’articolata competizione, la “Prova di lavoro per cani da seguita su lepre – Memorial Alberto Cristiano Pozzi” che impegnerà il territorio non innevato del Comune, organizzata dal gruppo segugisti della Fidc di Treviso Bresciano in collaborazione con la “Luigi Zacchetti” di Brescia con il sostegno degli enti locali e del Comprensorio alpino C7.

Una due giorni per ricordare un amico e per stringersi attorno alla famiglia che non è un caso episodico: “Sono tutti amici di Cristian e sono tanti. Mi hanno chiesto di essere presente alla festa che faranno e alle premiazioni e lo farò ben volentieri - ci ha detto Fiorella, la vedova 36enne che ogni tanto parla ancora del suo “Cri” al presente -. Sarà l’occasione per ringraziarli anche e soprattutto per quanto li ho sentiti vicini in questi due anni. Se ce l’ho fatta fino adesso in gran parte lo devo a loro: quasi non è passato giorno senza che qualcuno si facesse vivo per dare una mano o una parola di conforto”.

Fiorella, insieme ai suoceri e alla sua famiglia d’origine che sta nella vicina Capovalle, dopo la disgrazia che li ha colpiti ha dovuto darsi da fare per tirar su Giovanni e Stefano, di sette e quattro anni.
Quanto alla caccia, sempre a partire dalle 5 e 30 del mattino davanti alla locanda Vittoria, il sabato sarà dedicato alle prove per coppie di cani, la domenica alle mute.

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