In via Sottostrada serve un rondò

Per liberarsi almeno del traffico di passaggio con l’apertura integrale della superstrada della Valsabbia ci vorrà ancora tempo, e intanto a Vobarno fanno i conti con la pericolosità della viabilità, e in particolare con i rischi connessi al raggiungimento della sede locale dell’Istituto di istruzione superiore «Perlasca» e del Centro sportivo.
Una situazione difficile ma superabile. E per questo il Comune ha deciso di chiedere aiuto alla Provincia per la realizzazione di una rotonda che risolverebbe il problema.
Perlasca e Centro sportivo, due strutture frequentate abitualmente da tanti giovani provenienti anche dai paesi confinanti, si trovano in via Sottostrada, la principale via di accesso a Vobarno per chi arriva da Roè Volciano o dalle gallerie «La Guarda» e «Montecastello» della superstrada della Valsabbia. Ma per accedere alla via in questione è necessario immettersi nell’incrocio, attualmente a raso, che insiste tra la bretella che collega la viabilità di fondovalle con la strada provinciale (in direzione della rotatoria di Collio) e la stessa via d’accesso all’Itis ed al Centro sportivo.
«Soprattutto per via della presenza dell’Itis - spiega il sindaco vobarnese Carlo Panzera - in questo punto si crea ogni giorno un notevole afflusso, in entrata e in uscita, di autobus di linea che portano gli studenti a scuola. Un traffico aggiuntivo che rende l’incrocio decisamente pericoloso - scrive il sindaco all’assessore provinciale Mauro Parolini - e lo straforma spesso nel teatro di incidenti. Bisogna perciò intervenire in fretta».
Come dicevamo a Vobarno sono sempre in «fiduciosa attesa» della realizzazione della Vobarno-Sabbio Chiese, primo lotto della superstrada. Ma anche quando il nuovo tronco sarà entrato in funzione l’incrocio di via Sottostrada manterrà intatta la propria pericolosità: «Per questo ci siamo rivolti alla Provincia - aggiunge Panzera -. La conformazione del crocevia rende possibile la costruzione di una rotatoria risolutiva senza impegnarsi in opere di grande portata, ma Vobarno non dispone delle necessarie risorse. E vista l’indubbia valenza sovraccomunale dell’eventuale rondò, chiediamo l’interessamento della Provincia per promuovere una sinergia che, in tempi brevi, possa consentire l’avvio dei lavori».
I costi previsti per l’allestimento del manufatto sono stati sistemati dal Comune in circa 300 mila euro. «Ma per garantire la sicurezza degli utenti della strada in un luogo che è spesso teatro di incidenti - conclude il sindaco -, e prima che accada qualcosa di grave, è necessario mettere mano tutti insieme e senza indugio al portafoglio».

M.PAS. da Bresciaoggi

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