08 Febbraio 2018, 07.30
Provincia
AIB

Incremento della produzione per l'industria e l'artigianato

di Redazione

I risultati al quarto trimestre 2017 delle indagini congiunturali dell’Ufficio Studi e Ricerche AIB e del Servizio Studi della Camera di Commercio evidenziano una nuova variazione positiva per le imprese manifatturiere bresciane


Nell’ultimo trimestre del 2017 - rileva una nota dell’Ufficio Studi e Ricerche AIB - l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane registra una nuova variazione positiva, coerente con un contesto nazionale e internazionale nel complesso positivi. La dinamica dell’industria provinciale è stata favorita dalla rinnovata vitalità del mercato domestico, unita al consolidamento di quello estero.
 
Nel dettaglio, la produzione industriale evidenzia una crescita congiunturale del 2,2%; la variazione tendenziale (ossia la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente), pari a +3,1%, è positiva per la diciassettesima rilevazione consecutiva. Nel complesso, il 2017 si chiude con un incremento medio della produzione del 3,3%, in lieve accelerazione su quanto registrato nel 2016 (+3,2%).

La dinamica è del tutto assimilabile a quella del 2010, quando l’industria locale aveva potuto beneficiare di un “effetto rimbalzo”, dopo la forte caduta del 2009. Il recupero dai minimi registrati nel terzo trimestre 2013 è pari a +13,0%, mentre la distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) si attesterebbe intorno al 22%. 
 
L’artigianato manifatturiero bresciano – secondo il Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia - chiude il quarto trimestre del 2017 con un risultato positivo della produzione manifatturiera artigiana. La dinamica congiunturale è positiva (+0,8%). La crescita, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è stata ancora più intensa e pari al 3,5%.

Complessivamente la crescita media annua del 2017 è stata pari al 3,6%, migliore del risultato dello scorso anno (1,7%).Il quadro positivo è stato supportato dal fatturato che ha segnato una leggera crescita rispetto al trimestre precedente (0,4%), ma più intensa su base annua (3,2%).Gli ordinativi hanno chiuso con risultati contrastanti: in lieve calo rispetto al terzo trimestre (-0,4%) e in aumento (2,1%) sullo stesso periodo dello scorso anno.
 
Il confronto territoriale evidenzia che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati nel complesso in linea con la media lombarda.
 
Il recupero della dinamica produttiva trova conferma nell’evoluzione dell’indice della produzione industriale manifatturiera che, dopo avere raggiunto il punto di minimo alla fine del 2012, si mantiene su un percorso di crescita lento, ma costante.
 
I principali indicatori dell’industria:
 
- Con riferimento ai settori, l’attività è aumentata significativamente nei comparti: metallurgico e siderurgico (+8,7%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (+4,5%), carta e stampa (+4,4%), tessile (+3,0%), chimico, gomma e plastica (+2,7%), legno e mobili in legno (+2,4%). Hanno invece evidenziato un’evoluzione relativamente meno intensa i settori: maglie e calze (+1,8%), abbigliamento (+1,5%), calzaturiero (+1,5%), agroalimentare e caseario (+1,1%).  L’attività è rimasta sostanzialmente invariata nella meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (0,0%), mentre è diminuita nel comparto materiali da costruzione ed estrattive (-2,1%).
 
- Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 36% delle imprese, diminuite per il 12% e rimaste invariate per il 52%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono salite per il 25% degli operatori, scese per il 17% e rimaste stabili per il 58%; quelle verso i Paesi extra UE sono cresciute per il 22%, calate per il 21% e rimaste invariate per il 57% del campione.
 
- I costi di acquisto delle materie prime sono aumentati per il 42% delle imprese, con un incremento medio dell’1,6%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 14% degli operatori, con una crescita dello 0,2%. 
 
- Le previsioni per i prossimi mesi sono nel complesso ottimistiche: la produzione è attesa in aumento da 32 imprese su 100, stabile dal 52% e in flessione dal rimanente 16%. 
 
- Gli ordini provenienti dal mercato interno sono in aumento per il 31% delle imprese, stabili per il 53% e in contrazione per il 16%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 20% del campione, invariati per il 67% e in flessione per il 13%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in rialzo per il 23% delle aziende, stabili per il 64% e in diminuzione per il 13%. La manodopera è attesa in aumento dal 15% degli intervistati, invariata dal 77% e in diminuzione dall’8%. 
 
I principali indicatori dell’artigianato:
 
- Il fatturato del comparto artigianato mantiene una dinamica positiva che fa registrare un incremento tendenziale del 3,2% e congiunturale dello 0,4%, contribuendo al risultato complessivo che ha visto una crescita media annua del 4,3% rispetto al 2016.Le dinamiche dell’indice destagionalizzato del fatturato totale sono simili a quelle viste per la produzione industriale; in recupero, rispetto al 2012 ma ancora lontano dai massimi raggiunti nel 2007.
 
- Gli ordini sono cresciuti del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, trainati da soprattutto dalla componente estera (ordini interni +1,8%; ordini esteri +5,2%).Nella media del 2017 gli ordini sono cresciuti del 3,1% in linea con la dinamica della produzione e del fatturato.
 
- Dopo due anni di valori positivi o nulli, nell’ultimo trimestre del 2017 il saldo occupazionale è tornato negativo e pari a -0,2%. Il risultato è stato determinato dal più alto tasso di uscita rispetto a quello di entrata.Aumenta la quota di imprese che ha fatto ricorso alla Cassa integrazione guadagni, passata dall’1,5% del terzo trimestre all’1,9% attuale.
 
- Contrariamente ai dati complessivamente positivi di fine anno, le aspettative degli imprenditori artigiani per il primo trimestre 2018 non sono ottimistiche. Per la produzione e per l’occupazione prevalgono le attese di stabilità. Per la domanda interna e per il fatturato le aspettative sono pessimistiche. L’unica nota di ottimismo si registra per la domanda estera.
 
L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero.L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 208 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.
 
 


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