La cercano ovunque, lei è a casa

La cercano ovunque e per ore. Poi avvisano 118, Soccorso alpino, Protezione civile e carabinieri. I volontari iniziano ad esplorare una vasta area di montagna. Prima di sera però arriva una telefonata: “E’ a casa e sta bene”.

Brutta avventura anche se a lieto fine, dunque, quella vissuta da una signora di circa 60 anni, dal compagno e da un'amica dei due.
Approfittando della bella giornata, il gruppo aveva raggiunto l’altipiano di Cariadeghe che si estende alle spalle di Serle, sovrastato dal monte Ursino e dall’0monimo e antico monastero benedettino.

Non si sa come, nei pressi del monastero, ancora al mattino la donna ha finito col perdere di vista i suoi... e viceversa.
Lei è stata notata nei pressi di un agriturismo mentre descriveva gli altri due, chiedendo conferma del loro passaggio, poi nel paese sottostante.
E' evidente che ad un certo punto deve aver pensato di tornarsene a casa da sola, pare lo abbia fatto accettando il passaggio di un amico e raggiungendo Nozza di Vestone da dove erano partiti.
Gli altri però non lo sapevano e hanno allertato la macchina dei soccorsi, temendo soprattutto il malore fra i boschi.

La zona è stata sorvolata dall'eliambulanza e subito si sono messi all'opera gli uomini del Soccorso alpino della Valle Sabbia ai quali si sono presto aggiunti i colleghi della Valle Trompia ed i carabinieri. Nel tardo pomeriggio hanno raggiunto la zona anche i volontari della Protezione civile di Serle ed alcune unità cinofile dell'Anc. Poi per fortuna è arrivata la telefonata dalla Valle Sabbia: "Sospendete tutto, è arrivata a casa per conto suo".
Un dispiego di uomini e di mezzi per fortuna inutile, insomma, anche se estremamente dispendioso per la collettività.

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