Serata di ordinaria follia

Esce in giardino con un fucile a canne mozze e spara. Poi se lo infila nella cinta e se ne va tranquillamente al bar per bersi una birra. E’ lì che lo intercettano i carabinieri.
Una “serata di ordinaria follia”, verrebbe da dire, parafrasando il famoso film con Michael Douglas. Per fortuna che in questa edizione nostrana nessuno si è fatto male.
E’ accaduto ieri poco prima che calassero le brume della sera e quale direzione abbiano preso quei pallettoni esplosi dall’arma detenuta illegalmente è materia d’esame di oggi, da parte dei carabinieri della Compagnia di Salò che stanno indagando. Intanto c’è che la vicenda ha agitato e non poco gli animi di un buon numero di cittadini, fra Gavardo e Villanuova.

Ecco com’è andata.
Dopo le detonazioni, sembra fossero almeno un paio, qualcuno ha provvidenzialmente composto il 112 e mancavano una manciata di minuti alle 20 quando nel piazzale di fronte al supermercato della Lidl, a Villanuova sul Clisi, in via Avanzi praticamente sul confine con Gavardo, i militari sono arrivati di gran carriera. Hanno spalancato le portiere della Stilo d’ordinanza e sono scesi guardinghi e col mitra spianato.
“Ha sparato certo. Che ne so io il perché. So solo che poi è salito in auto ed è andato da quella parte”.

Poca gente in quel momento sul piazzale, ma tanta paura e nervosismo: c’erano gli ultimi clienti del discount, due donne che attraversavano con i cartoni fumanti della pizza in mano, il commesso di un negozio che osservava stando dall’altra parte della strada.
Poche e rotte dalla concitazione le frasi pronunciate per indirizzare i carabinieri sulla pista giusta: “Verso Bostone, con una Toyota Yaris grigia, se fate presto forse lo raggiungete”.

Quelli non se lo sono fatto ripetere e sono ripartiti di gran carriera. Non hanno dovuto fare molti chilometri. Eccola lì la Yaris, parcheggiata nella centralissima piazza Roma a Villanuova.
L’uomo era all’interno del Corallo: nella mano un boccale di birra, alla cinta il fucile. Critica non poco la situazione.
C’è da dire che i carabinieri se la giocano bene, forse sanno con chi hanno a che fare. Deciso, uno entra e invita l’uomo ad uscire. E’ fuori dal locale che lo “blindano” in due, lo disarmano e gli infilano le manette. Nessuna resistenza.

Cosa sia passato per la testa a P.P., una cinquantina d’anni, di Gavardo, forse lo racconterà oggi. Intanto gli hanno dato modo di pensarci un po’ su, dietro alle sbarre.

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