03 Ottobre 2018, 17.57
Val del Chiese
Cronache

Falciato lungo la 237 del Caffaro

di a.p.

E’ saltato all’improvviso sulla strada per attraversarla e l’automobilista non ha potuto fare nulla per evitarlo


E’ morto così un cervo, la notte scorsa, in prossimità della centrale idroelettrica che si trova fra Cologna e Cimego, lungo la 237 del Caffaro nella valle trentina del Chiese.

Illeso l’automobilista, un 45enne di Borgo Chiese che nella notte stava rientrando a casa. Evidenti danni, invece, quelli subiti dalla sua auto, una Citroen Ds.

L’impatto al momento di arrivare all'altezza del bacino artificiale.
Non è la prima volta che simili casi si verificano nella zona. Capita soprattutto  tra Condino e Storo, dove per altro le auto viaggiano speditamente.

L'animale è stato recuperato dai forestali e consegnato alla macellerai Bazzoli di Roncone.
I danni all’auto, probabilmente, non saranno risarciti.





Commenti:
ID77736 - 03/10/2018 19:50:05 - (Tc) - perche probabilmente? 1

che io sappia i danni provocati da fauna selvatica vanno risarciti,la giurisprudenza ha specificato che “la Regione è responsabile ai sensi dell’art. 2043 c.c. per i danni provocati da animali selvatici a persone o cose, il cui risarcimento non sia previsto da norme specifiche ed anche in caso di delega di funzioni amministrative alle province […]” (Cass. Civ. n. 3384/2015). Infatti, anche se la legge 698/1977 considera la fauna selvatica patrimonio dello Stato, è altrettanto vero che l’art. 9 della legge 157/92 attribuisce alle Regioni le funzioni di programmazione e coordinamento in materia faunistica, nonché quelle di controllo e protezione delle specie selvatiche. Le Regioni hanno inoltre il compito di adottare tutte le misure di competenza per evitare che la fauna selvatica provochi danni a cose o persone.

ID77737 - 03/10/2018 19:50:55 - (Tc) - ...2

Come chiarito dalla Cassazione, la Pubblica Amministrazione ricopre una posizione di garanzia nei confronti degli utenti della strada che le impone la c.d. “responsabilità oggettiva”, valida anche se questa non ha alcuna colpa per l’evento. È escluso solo il caso in cui l’automobilista sia a sua volta colpevole del mancato rispetto delle regole di prudenza (Cass. sent. n. 11785/17).Tuttavia, un’altra pronuncia della Cassazione (Cass. ord. n. 12944/15) stabilisce che la Regione può delegare alla Provincia il compito di gestire la fauna selvatica. In tal caso a risarcire sarà quest’ultima.

ID77738 - 03/10/2018 23:26:06 - (zine) -

Se, lungo la strada, fosse posizionato il cartello “animali selvatici vaganti”, gli enti sarebbero sollevati da ogni responsabilità.

ID77739 - 03/10/2018 23:37:50 - (roberto74) - tc....

tra il dire e il fare…guarda che è da un po' che la provincia di Trento non ha più stipulato assicurazioni per danni da fauna. Quindi il condizionale dell'articolo è praticamente da confermare. Tu citi leggi dell'anteguerra. Siamo nel 2018, soldi ne mancano e le regioni si adeguano.

ID77740 - 04/10/2018 01:38:39 - (Tc) - roberto 74

oddio a me 2015 della cassazione (n.3384/2015)magari sbaglio,ma non mi sembra cosi vecchia e anche se lo fosse mica e' cambiata,ancora in vigore e'...se capitasse a me,comunque proverei a chiederlo un risarcimento,magari con l'ausilio di un legale,tutto naturalmente in base all'entita' del danno causato,se distruggo l'auto un legale lo sentirei a prescindere...ma se qualcuno ci lascia le penne? Com'e'? Paga nessuno?...Sembra strano...

ID77744 - 04/10/2018 08:55:36 - (tiger68) - assicurazione casco

Siccome viaggiando di notte in queste zone e facile incontrare animali che attraversano la strada per prima cosa sarebbe opportuno moderare la velocità ed in secondo luogo farsi un assicurazione che copra questi danni dato che ormai lo stato vista la carenza di soldi non potrà più risarcire i malcapitati.

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