Lorenzo Bacchetti, tra realtà ed evocazione

«Lorenzo Bacchetti. Il sentimento della pittura tra realtà ed evocazione». È il titolo della mostra che sarà inaugurata questo sabato 1 dicembre, alle 16, presso la “Sala Moroni” di via Macina a Vestone, dell’artista nozzese residente ormai da anni a Ponte Caffaro.

Nell’occasione sarà presentata anche l’omonima monografia dell’artista, curata dal critico d’arte Giovanni Quaresmini.

Il volume, edito da La Compagnia della Stampa Massetti Rodella editori, presenta il percorso artistico di Lorenzo Bacchetti, con la raccolta di una settantina di dipinti realizzati con varie tecniche pittoriche.

«Dalla pittura di Lorenzo Bacchetti – scrive Quaresmini – sembra affiorare una doppia metafora: da una parte, le radici che lo legano saldamente alla sua terra e, dall’altra, le vele che lo trascinano verso orizzonti lontani. È la ricerca della propria identità il lancinante richiamo che giunge dall’antico legame con i suoi luoghi e con la sua gente, ma allo stesso tempo, è l’anelito verso spazi nuovi a sedurlo. Dal remoto passato trae la linfa per un’ispirazione che si rinnova nel ricordo del tepore di un vissuto avvolto nel bozzolo di prati ricchi di fieni e di cieli, di un ambiente in cui la natura è arricchita dalla storia e dalla comunità con le sue misteriose tradizioni».

«L’istinto e la luce: questi a me sembrano i caratteri distintivi dell’attività artistica di Lorenzo Bacchetti, che è segnata però anche da una forte spinta alla sperimentazione – scrive invece la scrittrice Marta Boneschi –. È questo segno che gli permette di improvvisare, di tentare strade nuove e diverse, secondo l’ispirazione del momento. Forse per non ripetersi, forse per misurare fino a dove lo conducono le sue capacità. Chi lo conosce sa bene che ha una personalità intraprendente, che gli piace superare i confini, conoscere i suoi simili, comunicare con tutti e non soltanto attraverso la pittura».

Lorenzo Bacchetti è nato a Nozza di Vestone nel 1961 ed ha cominciato a dipingere all’età di13 anni. Ha frequentato diverse scuole d’arte per approfondire le molteplici ascendenze artistiche e incontrato numerosi artisti con quali si è potuto confrontare e all’inizio degli anni ‘80, ha iniziato ad esporre le prime opere in mostre sia collettive sia personali, a livello regionale e nazionale. La sua pittura spazia su varie tematiche con la predilezione per una forma di “verismo” figurativo anche se, negli ultimi anni, si è addentrato in esperienze d’arte moderna in cui la realtà si stempera in forme d’astrazione.

Personaggio poliedrico e intraprendente, è stato fra i fondatori dell’Associazione Artisti Valsabbini e dell’associazione artistico culturale “Eridio”, di Ponte Caffaro, di cui è tuttora presidente, organizzando numerose iniziative culturali.

La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni fino a domenica 9 dicembre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

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