29 Novembre 2018, 08.35
Blog - Figurine di provincia

Cittadella

di Luca Rota

Un tempo c’era il Piacenza con la sua politica del made in Italy e molti erano i vivai meritevoli di lode, con quelli di Atalanta, Torino e Roma da sempre in prima fila nello sfornare ottimi campioni futuri


Oggi una sintesi tra queste realtà potrebbe essere rappresentata dal Cittadella, ospite fisso delle zone alte della classifica di B, che può contare su un settore giovanile di sicuro affidamento e sui prestiti da altri vivai importanti, che puntualmente valorizza e restituisce ben “formati” al mittente.
 
Valorizzare i giovani e proporre bel gioco, servendosi di interpreti dai nomi poco noti, ma funzionali al progetto, è ciò che riesce meglio ai granata padovani. Il tutto con l’avallo di guide tecniche innovative e di sicuro affidamento succedutesi negli anni. 
 
Il primo fu Ezio Glerean, artefice della prima storica promozione in B, che col suo 3-3-4 di stampo olandese nella stagione 2000-01 mise in difficoltà avversarie molto più attrezzate, facendo divertire pubblico e appassionati.
 
Poi fu la volta di Claudio Foscarini, che su quella panca restò per ben dieci stagioni consecutive (record assoluto per la B), raggiungendo per la prima volta i play off promozione nella stagione 2009-2010.
 
Per ultimo Roberto Venturato, che dopo il ritorno in B nel 2015, ha consolidato la squadra come una delle più temibili del campionato, portandola nelle ultime due consecutive stagioni a raggiungere i play off, ed in Coppa Italia gli ottavi di finale.
 
Oggi l’ambizione della serie A non è più una chimera per il Cittadella, un tempo impegnato a battersi per non retrocedere, oggi con capitan Iori a fare da chioccia ai tanti volti nuovi presenti ad ogni inizio stagione, squadra blasonata e trampolino per giovani destinati a lidi superiori. 
 
Senza spendere patrimoni, valorizzando giovani propri e presi in prestito, offrendo bel gioco e importanti emozioni al sempre presente pubblico del Tombolato.
 


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