Bondone si veste a festa per Natale

Tale nomina, come dicono gli abitanti, comincia a dare i suoi frutti: la gente che gira per le strade strette di Bondone, lastricate di porfido, e tra i suoi caratteristici avvolti è molto più numerosa, avverandosi quello che aveva preannunciato il Presidente dei Borghi d'Italia, Fiorello Primi durante la sua visita a Bondone ai primi di novembre per la consegna ufficiale dello stendardo.

Gli incitamenti di Primi all'Amministrazione comunale affinché si impegni a rendere il paese sempre più bello, eliminando quelle incongruenze architettoniche che non sono consone col borgo medioevale e a rispettare i dettami che la nomina comporta da attuare nel tempo, in base alle possibilità finanziarie del Comune e ai contributi che potrà ottenere dalla Provincia.

Le cose non sono semplici da realizzare, come dicono il Sindaco Gianni Cimarolli e l'assessore alla cultura Chiara Cimarolli, vuoi per la burocrazia, vuoi per i tempi non facili che si attraversano. La buona volontà non manca, specialmente nei pochi abitanti del paese, che si sentono orgogliosi di rendere Bondone sempre più bello: in questi giorni sono tutti impegnati a vestire a festa case, piazze,vicoli, androni per questo Natale, senza contributo alcuno, ma autofinanziandosi.

Bondone alla fine degli anni 2000, ha vissuto periodi natalizi molto intensi, grazie ad alcune edizioni del Presepio vivente, realizzato ad anni alterni a Bondone e Baitoni, dove le due comunità si mettevano a disposizione, senza campanilismi, grazie anche al compianto parroco, don Dino Menestrina, che ha guidato i paesi per quasi 25 anni.

“L'architetta”, anche se senza laurea, degli splendidi, ricordati presepi viventi è stata Caterina Cozzatti, molto brava a curare ambientazioni locali del passato e a inserire i suoi presepi nel paesaggio locale, motivando le tante comparse locali, a far rivivere per Baitoni, quella cultura contadina, ormai scomparsa e per Bondone, quelle tradizioni, usi e costumi, che nei secoli hanno fatto la storia lavorativa dei carbonai.

Il presepio vivente, sempre sotto la regia di Caterina è stato riproposto nel 2017 sulla rocca che domina il lago d'Idro, al Castello San Giovanni, splendida ambientazione per un presepio visitatissimo.

Ritornando a quanto allestito a Bondone in questi giorni, originale e bello il presepio sulla fontana del Bregn, l'antico lavatoio delle donne carbonere. Scendendo la ripida rampa, si incontra il bel portale in granito, dove al centro il mascherone fa la linguaccia, e dentro dove una volta c'era il negozio di alimentari dei “Polme” della famiglia Capelli.

Salvotelli Giacomo con la moglie Delfina, ha preparato un presepio rustico, ma molto bello e interessante, le case dei fienili di montagna, il castello, i personaggi dei nostri paesi, che si rifanno alla storia locale. Giacomo, nelle sue dichiarazioni, promette per il prossimo anno un presepio ancora più grande.

Un portale di addobbi natalizi accoglie i fedeli che si recano in chiesa, dal quale si intravedono le montagne del Maniva appena innevate. Dentro la stupenda chiesa dedicata alla Natività di Maria, vicino all'altare di S. Antonio, ogni anno Narciso Omicini e il nipote Luciano Cimarolli curano l'allestimento del presepio pievano.

I fondali sono del pittore salodiano Piergiorgio Zane, trapiantato da anni a Bondone, che ha sempre collaborato con il bollettino parrocchiale della chiesa. Belle le statue del presepio, molte in legno degli scultori della Val Gardena.

Ogni anno, quando nella val del Chiese i paesi avevano il loro ”Don”, la Santa Messa di Natale era celebrata davanti ad ognuna alle proprie comunità; ora che il clero anche in Trentino è ai minimi storici, tanti paesi hanno creato le unità parrocchiali, tra i quali Bondone e Baitoni che fanno parte dell'Unità Madonna dell'Aiuto, guidata da don Andrea Fava, che per celebrare le Sante Messe natalizie dovrebbe dividersi in cinque, tanti i paesi a lui affidati. Quest'anno la Santa Messa natalizia sarà celebrata a Darzo alle ore 23.30.

Proprio in questi giorni è in uscita il bollettino parrocchiale delle comunità affidate a don Andrea e l'augurio natalizio è forte e intenso, estendendolo a tutte le persone di qualsiasi credo religioso, razza o appartenenza politica, in modo particolare alle persone sole e ammalate, con una raccomandazione ai suoi fedeli, fargli sapere sempre delle persone che si trovano in ospedale, prioritaria far loro visita, anche se gli impegni sono sempre tanti.

Nelle foto:
- Il portale d'ingresso della Chiesa
- Il presepio all'interno della Chiesa
- Il presepio di Giacomo al Polme
- Il presepio al Bregn

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