Una lunga storia d'amore

 
Stamane stavo sistemando la legna, è passato mio nipote Alessandro: “Ciao zio John, ti voglio bene lo stesso!”.
Già, perché lui, pur essendo simpatico e intelligente, pur avendo una splendida famiglia (ma ha dei cani così grossi e famelici che non mi azzardo ad andare a trovarlo…) ha un difetto che pochissimi miei nipoti hanno: è interista!
E comunque gli voglio bene anch’io…del resto, nessuno è perfetto! Il bell’Alessandro fa parte della dinastia degli Avanzi, e proprio di loro oggi vorrei parlare.

In questi giorni ricorre il 20° anniversario del viaggio verso il Paradiso della mia suocera Virginia.
Don Dino Rivetta ha celebrato una Messa presso le Casa delle Suore di Casa San Giuseppe, dedicandola anche al 50° anniversario della morte del marito di Virginia, Giovanni Battista Avanzi.

Il mio suocero non l’ho conosciuto personalmente, mio papà mi raccontava che gli aveva dato una mano con i ponteggi quando doveva sistemare gli altoparlanti all’inaugurazione del negozio di calzature in via Quarena, il 1° maggio del 1946. Mia suocera Virginia l’ho conosciuta molto bene, era sempre accogliente oltre che una cuoca super, avendo imparato da sua mamma, la brava cuoca Ghita, che aveva la trattoria in Piazza Zanardelli.

Nonna Virginia compiva gli anni proprio lo stesso giorno di mio figlio Andrea, il 20 settembre, e facevamo una doppia festa: mio figlio giocava con cugini ed amici e mia suocera chiacchierava con le amiche che venivano a salutarla.
Le piaceva star seduta a guardare il passaggio della gente, molti la salutavano e si fermavano a fare quattro chiacchiere con lei.

Amava salire in auto, anche solo per fare un giro in paese. Non era importante il tipo di auto, “l’importante –diceva- l’è stà una spana sura la tera”.
Mi piaceva osservarla mentre con un fischio richiamava un merlo dal becco giallo che zampettava sull’erba.

Un giorno accadde una cosa davvero umoristica.
Poiché amava guardare la telenovela “Santa Barbara”, un giorno ha raccontato a mia moglie una puntata in cui “lű el gà copàt lé perché la gaia l’amante”.
Mentre parlavano è entrata mia cognata che, non sapendo della telenovela, ha pensato fosse un fatto vero.
Uscendo mia cognata l’ha detto a un’altra mia cognata. Il giorno dopo quell’ultima cognata ha detto a mia suocera: “Màma, ghét sintit chèl che ghè sűces ier? Gì el ghà copàt la sò fonna che la ghaia l’amante!”. E mia suocera: “Precis ala telenovela!”.
La vita è tutta un teatro…

Quando l’accompagnavo a fare una visita al cimitero, dopo il rosario mi ha insegnato una nuova preghiera: “Bel patire, patire per Iddio, bel morire, morire nel Signore, che mi abbracci mio buon Redentore, per morire abbracciato con Te. Son già morto ma dolce riposo sarà un giorno per te anima mia, se morendo ti assiste Maria, se spirando ti accoglie Gesù. Nel tuo bel cuore Gesù che mi hai redento fa che io riposi in pace e mi addormento.”

Ho avuto la fortuna, tramite l’incontro con mia moglie, di conoscere una famiglia ricca di umanità.
È una grande e bella famiglia: tutti mi vogliono davvero bene, come io ne voglio a loro. È una famiglia numerosa, disegnare l’albero genealogico della famiglia Avanzi non è facile. Ma dietro ad ogni nome c’è una vita, con le sue gioie ed i suoi dolori. Dietro ad ogni nome c’è la bellezza dell’esistenza e l’amore che si dona agli altri.

La mia suocera Virginia si è sposata nel 1932 con Giovanni Battista Avanzi e dal loro incontro d’amore nasceranno 9 figli: Giovanni, Mariarosa, Andrea, Gabriele, Bruno (nato nel 1942, purtroppo morto l’anno dopo), Bruna, Luigi, Margherita e mia moglie.
Mio cognato Giovanni Avanzi si è sposato con Valeria Ventura, ed insieme hanno avuto 7 figli: Giampietro, Elena, Bruno, Gianbattista, Marco, Stefano e Alessandro (quasi tutti juventini).

La mia cara cognata Mariarosa ha sposato il mio simpatico cognato Mario Zucchetti ed insieme avranno due figli: Carla e Bruno.
Il mio caro cognato Andrea ha sposato Maria Massolini, ed insieme avranno due figli: Sergio (grande juventino) e Virginia.
Mio cognato Gabriele ha sposato Teresa Mora, ed insieme avranno due figli: Alberto (juventino doc!) e Giovanna.
Mia cognata Bruna ha sposato Guido Maruelli, ed insieme avranno il mio nipote juventino Marcello.
Mio cognato Luigi ha sposato la cara Maria Giovanna Maccarinelli, ed insieme avranno due figli: Matteo (anche lui bianconero!) e Marcella.
Mia cognata Margherita ha sposato il mio dolce cognato e amico Angelo Barovelli (altro juventino!), e dalla loro unione è nata Barbara.
E infine c’è la mia attuale moglie, che mi ha regalato (ma il designer sono io!) Andrea, luce dei miei stanchi occhi (ma Andrea è un Comini, eh! Indovinate a che squadra tiene?).

Stilando questa lunga sequela di nomi, penso che dalle nozze di Virginia Fondrieschi con Giovanni Battista Avanzi sia nata una lunga storia d’amore.
Prima l’incontro d’amore tra di loro, poi i figli, e dalle nozze dei figli sono nati nipoti, pronipoti e altre storie d’amore.
Ora Virginia ed il suo sposo sono in Paradiso, insieme ad altre persone a cui tutti abbiamo voluto un mondo di bene. E queste poche parole non sono niente di fronte alla riconoscenza che ho nei loro confronti.
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
                                                                                                                  maestro John
Nelle foto:
1) Virginia e Giovanni Battista con la piccola Mariarosa
2) Virginia e Giovanni Battista alle nozze del figlio maggiore Giovanni con Valeria Ventura (mia moglie è la bambina a destra che porta il cesto floreale)
3) Il matrimonio di mia nipote Giovanna con il simpatico Diego Rossini (bello, buono e bravo, ma non è juventino…ma si può?!)
4) Mio nipote Alessandro con Elisa e le due splendide bambine, Matilde e Carlotta.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche