Valsir, OLI, Marvon ed Alba aderiscono a «M'illumino di meno 2019»

M'illumino di Meno Radio2 torna il primo marzo 2019 ed è dedicata all'economia circolare. L'imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose. Dall'inizio di M'illumino di Meno Radio2, in 15 anni, il mondo è cambiato.

L'efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar Radio2 invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell'umanità resta un'iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata.

Si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti - la Torre di Pisa, il Colosseo, l'Arena di Verona -, i palazzi simbolo d'Italia - Quirinale, Senato e Camera - e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M'illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna.

Anche Valsir, OLI, Marvon ed Alba aderiscono all’iniziativa. Ci facciamo spiegare il perché ed in che modo queste aziende concretizzano l’attenzione al risparmio energetico dall’Energy Manager Andrea Sbicego.

Come mai Valsir, OLI, Marvon e Alba hanno deciso di aderire a “M’illumino di meno 2019”?
Perché limitare i consumi di energia, razionalizzare le risorse naturali e ridurre al minimo l’impatto ambientale, adottando uno stile di vita sempre più sostenibile, fa parte della nostra politica aziendale e rappresenta il nostro impegno quotidiano. Pertanto crediamo che sia fondamentale come gruppo di aziende appartenenti ad un territorio così importante come il nostro, dare un segnale evidente di partecipazione ad un’iniziativa così pregevole come “M’illumino di meno”. Durante la notte del 1 marzo spegneremo le insegne e l’illuminazione delle facciate dei nostri stabilimenti.

Cosa significa per una grande azienda, sia in termini di mentalità che di investimenti, implementare le politiche energetiche?
In termini di mentalità, significa prima di tutto saperla trasferire a tutti i livelli, consapevoli che ognuno di noi può e deve fare la propria parte per ridurre gli sprechi e le inefficienze. L’azienda inoltre ogni anno investe una fetta importante del proprio fatturato per migliorare l’efficienza dei propri impianti ed infrastrutture e per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività sul territorio. Vi basti pensare che, grazie agli interventi effettuati e alla massima attenzione da parte di tutti nel ridurre sprechi ed inefficienze, oggi rispetto al 2015, per ogni kg di prodotto finito che esce dagli stabilimenti Valsir consumiamo l’8,8% in meno di energia elettrica ed emettiamo il 4,2% in meno di CO2.

In che modo è possibile conoscere che politiche ambientali attuate per il territorio?
Il primo consiglio per tenersi sempre aggiornati sulle ultime novità è quello di seguire i nostri canali social. Se invece si desidera conoscere in dettaglio tutte le attività svolte nel biennio 2016/2017, i risultati conseguiti ed i nuovi obiettivi, il consiglio è quello di scaricare il Bilancio di Sostenibilità 2018 dal sito web dell’azienda. Quella pubblicata a giugno 2018 è la seconda edizione del bilancio. Ne esiste anche una versione “light” grazie alla quale chiunque, in poco tempo, sarà in grado di entrare nel mondo Sostenibile di Valsir.

Quali sono i prossimi passi e i progetti per il futuro?
Abbiamo molte novità in serbo per i prossimi anni. Certamente aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili, è una delle nostre priorità. Basti pensare che il parco fotovoltaico aziendale nel corso del 2018 ha prodotto una quantità di energia “verde” equivalente a quella consumata da più di 1.000 famiglie italiane. In Alba quest’anno è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 100 kWp che ci consentirà di raggiungere una potenza installata complessiva (tra Valsir, OLI, Marvon e Alba) di quasi 4.000 kWp

Rispetto ad alcuni anni fa, crede sia cambiato l’atteggiamento delle persone verso le risorse energetiche? Siamo ancora in tempo per fare qualcosa o è troppo tardi?
Certamente lo sviluppo e la diffusione di tecnologie a basso consumo energetico, i costi sempre più accessibili per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili e le politiche fiscali e di incentivazione per l’efficienza energetica e riqualificazione edilizia, hanno favorito l’innesco di un circolo virtuoso. Ma tutto questo non basta!
C’è ancora tanto da fare se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi di efficienza (che noi abbiamo già raggiunto grazie attente politiche enrgetiche), emissione e decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea entro il 2030 al fine di limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1.5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Tutti noi siamo testimoni dei cambiamenti climatici che si traducono in eventi atmosferici sempre più devastanti e imprevedibili. Per questo è necessario sviluppare da subito quel senso d’urgenza necessario per un cambiamento di rotta che ci porti verso un mondo sostenibile.   

Quale sarà secondo lei, a livello ambientale ed energetico, la sfida più importante che dovremo affrontare?
Sapete cos’è l’Earth Overshoot Day? È il giorno dell’anno in cui idealmente la terra esaurisce le risorse naturali che ogni anno è in grado di metterci a disposizione.
Nel 2018 è stato l’1 di Agosto. Questo vuol dire che oggi servirebbero 1,7 pianeti per sostenere il nostro stile di vita.
Pertanto credo che la sfida più grande sia quella di comprendere l’urgenza del cambiamento, prendere coscienza che il nostro stile di vita attuale non è più sostenibile e che è necessario rivedere in modo responsabile le nostre abitudini. Quale occasione migliore di “M’illumino di meno” per iniziare a farlo partendo dalle piccole azioni quotidiane.

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