Crepet, cos'è la passione

Un tema urgente per chi educa che Crepet esplora e approfondisce nel suo ultimo libro, per l’appunto, “Passione” edito da Mondadori. Gli ho posto alcune domande.

In un’epoca in cui domina l’apatia e dove le tecnologie digitali funzionano da rallentatore cognitivo ed emotivo, cosa vuol dire parlare di passione?
Vuol dire avere il coraggio di insegnare ai giovani a far crescere la passione che è quello che serve per scoprire il mondo, superare il limite e andare oltre. Senza passione non c’è una vita vera né una visione del futuro. I giovani non lo sanno perché i cattivi maestri hanno insegnato loro che le passioni sono pericolose, sono un eccesso e un esubero, ed è meglio vivere di rendita, non fare fatica. E intanto facciamo pagare loro un prezzo alto anche se alcuni cominciano ad accorgersi che è importante faticare. Per esempio lo hanno capito un gruppo di ragazzi a cui è stato proposto l’esperimento di stare senza cellulare da lunedì a venerdi. Gli hanno detto di vedere cosa succede e hanno provato in 85. Solo quattro sono arrivati alla fine e una ha detto che è l’esperienza è stata faticosa ma senza cellulare è riuscita a leggere un libro.

Perché nel tuo saggio racconti di tre persone importanti come Paolo Fresu, Alessandro Michele e Renzo Piano che hanno avuto vite differenti e storie straordinarie?
Perché sono amici prima di tutto, e questo non è un dettaglio, amici e non conoscenti a cui per ragioni professionali fai un’intervista.  Ho cercato di capire come era nata la loro passione visto che di passione sono vissuti.  Loro mi hanno raccontato la loro storia con cui hanno dato un contributo importante all’Italia e al mondo.

Pensi che possa servire narrare queste storie?
Credo di sì. Lo spero.  Non ne ho certezza ma ho la speranza che sia così. Perché queste narrazioni  mostrano che la passione è essere volitivi, cocciuti, ostinati o, come dice Renzo Piano, quasi ossessionati a voler fare qualcosa. Cocciutaggine, ostinazione, parole straordinarie che dobbiamo riabilitare perché sono fondanti.

Ma si può insegnare la passione?
Si può insegnare con l’esempio. Le persone appassionanti insegnano passione

Quanta passione passa oggi per le aule scolastiche?
Poca. Fatte salve le solite eccezioni. Perché ti accorgi quando ci sono insegnanti che affascinano, anche perché noi stessi, a nostra volta, siamo stati affascinati da qualcuno, non certo da tutti. Ricordo che bastava anche una sola persona, uno che ti leggeva Leopardi in un certo modo, un prete che ti parlava di cose strane, un filosofo che ti apriva la mente. È il destino della scuola, ma se tu apri i pori della pelle e ti dichiari pronto ad accogliere qualche novità, prima o poi quella novità ti arriva. Se tu non cerchi niente non ti arriverà niente.

La passione allora è cercare?
La passione è fatta di curiosità. La passione, come dice Alessandro Michele in un’espressione fantastica, è come un tappeto volante che ti fa volare da un progetto a un altro. Questi sono gli appassionati: non è che ti vogliono stupire dicendo quello che dicono. Sono proprio cosi per natura.

Appuntamento alle ore 20,30 al Teatro Corallo di Villanuova sul Clisi

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