Comuni di confine, si parla di fondi

Oggi a Roma si discute del cospicuo fondo destinato dallo Stato ai Comuni di confine. Sarà questo l’argomento della tavola rotonda che alle 12 si aprirà al Ministero delle Regioni autonome: si tratta di un tavolo istituzionale convocato per parlare della distribuzione dei 25milioni di euro del «fondo speciale delle aree di confine». Sempre oggi sarà formalizzata la richiesta di un incontro con il nuovo ministro Raffaele Fitto.

La delegazione scesa a Roma è capeggiata dal sindaco di Bagolino Marco Scalvini, presidente dell’ «Associazione dei comuni di confine» (Ass.comi.conf.) con una rappresentanza dei 446 primi cittadini che si sono schierati al suo fianco: i sindaci hanno appuntamento con la dottoressa Siniscalchi che è la responsabile dei fondi.
L’ufficializzazione dell’attribuzione di tutti quei milioni di euro ai comuni di confine è arrivata nei giorni scorsi con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di un decreto del Dipartimento Affari regionali che destinava venticinque milioni di euro, per finanziare progetti di sviluppo economico e sociale dei «Comuni di confine».

A beneficiare del provvedimento sono i comuni che ogni giorno devono confrontarsi con le realtà ben più ricche di province e regioni autonome. Per come stanno ora le cose per avere i soldi ogni comune dovrà presentare un progetto entro breve per ottenere ognuno un finanziamento di circa 260mila che sarà trasferito dallo Stato entro la fine di settembre. La delegazione dei sindaci di confine oggi a Roma chiederà una modifica del decreto legge, per un incremento di fondi e dei beneficiari.

«Non ci riteniamo soddisfatti di come il Decreto ha previsto l’erogazione dei fondi e della graduatoria di disagio dei nostri Comuni che vede palesi errori tra quanto è stato scritto e l’effettiva realtà del territorio - dichiara il Marco Scalvini sindaco di Bagolino - e per l’ennesima volta abbiamo la dimostrazione della mancanza di conoscenza delle realtà sulle quali si va a legiferare».
Il Decreto ha suddiviso i 99 comuni destinatari del provvedimento in tre macroaree ed in quella confinante con il Trentino Alto Adige, i comuni interessati sono 24 e a loro sono stati destinati 11,875 milioni di euro.

Mila Rovatti da Bresciaoggi

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche