18 Luglio 2019, 09.13
L'intervista

Aurelio Rota racconta «Lonato in Festival»

di Davide Vedovelli

“Lonato in Festival” sta per tagliare il traguardo della settima edizione. Il Direttore Artistico Aurelio Rota ci racconta cosa succederà ad agosto; facciamo con lui il punto sulla situazione del circo in Italia


Da sette anni, nella suggestiva location della Rocca di Lonato, va in scena un festival di indubbio valore artistico, dedicato al circo e al circo contemporaneo. A coordinare il tutto ci pensa il Direttore Artistico Aurelio Rota, che raggiungiamo per questa bella chiacchierata a pochi giorni dall’inizio delle rassegna, che vedrà il via giovedì 1 agosto.
 
1) Vorrei partire proprio da qualche considerazione generale riguardo lo stato di salute del circo italiano. I grandi circhi europei (Roncalli, Krone, Knie, solo per citarne alcuni) non fanno tappa in Italia da molto tempo. Secondo lei perché?
 
Penso che il Circo in Italia abbia vissuto anni d'oro: grandi famiglie, personaggi iconici come Moira Orfei, capaci di portare negli chapiteau folle di spettatori, con grandi artisti, ma anche con una carica propositiva, che negli ultimi anni, con la scomparsa dalle piste dei grandi nomi del Circo è molto scemata. Sono cambiati i tempi e il Circo Tradizionale non è stato capace di ritrovare una nuova spinta creativa, ha poi dovuto subire gli eccessi integralisti degli animalisti, e il contesto per montare gli chapiteau in Italia si è fatto difficile, poco invitante per i grandi circhi europei.
 
2) L'Italia ha (o aveva) una grande tradizione circense, eppure questo spettacolo viene considerato da molti solo una "cosa per bambini". Credo la colpa sia da entrambe le parti: del pubblico adulto che non educa e non trasmette la passione per questa straordinaria forma d'arte e di molti circhi che troppo spesso, soprattutto negli ultimi 10 anni, hanno abbassato di molto di qualità dei propri spettacoli con pochissimi numeri di troupe e troppi riempitivi, per non parlare dei nomi usati a sproposito (Orfei su tutti).

Crede sia possibile una regolamentazione di questo settore e riavvicinare il pubblico a questo spettacolo? Il circo tradizionale è destinato a sparire o avrà ancora spazio?
 
Il futuro del circo tradizionale è tutto nelle sue mani, deve ritrovare nella sua storia la forza per ripensare alle proprie creazioni e per fare squadra, discutendo strategie per proporsi al pubblico in modo nuovo e per aiutare i piccoli circhi ad avere gli strumenti per proporre spettacoli di qualità maggiore, con un impiego degli animali più ragionato. Non è più sufficiente montare uno chapiteau per avere un pubblico, ma il fenomeno del circo contemporaneo, in continua crescita, ci dimostra che il circo ha grandi possibilità di riconquistare un proprio ruolo. 
 
3) Veniamo a Lonato in Festival. Come le dicevo un ottimo connubio di tecnica tradizionale e nuove sperimentazioni. La straordinaria risposta del pubblico ha premiato questa scelta. Cosa cercate in un artista? Quali sono le caratteristiche indispensabili per essere nel vostro cartellone?
 
La scelta degli artisti è legata alle scelte di direzione artistica, agli spazi che la Rocca di Lonato offre per le esibizioni, al budget disponibile e a un certo equilibrio tra circo contemporaneo, teatro di figura e musica. Sono comunque importanti la qualità artistica delle proposte, l'originalità e l'attinenza con le linee tematiche annuali.
 
4) Sette edizioni sempre in crescendo. Cosa vedremo quest'anno? quali sono gli appuntamenti di maggior prestigio in cartellone?
 
Quest'anno vedremo un focus sul circo contemporaneo, con importanti compagnie: Circo El Grito, Circo Zoe, CieZeC, Trio Marakatimba; il circo-teatro di Spazio Bizzarro con uno spettacolo su Leonardo Da Vinci; il teatro con i piedi di Veronica Gonzalez, la vibrante musica delle cilene della Bandita la Inquieta, il cabaret musicale di Madame Pistache e Pepa Lopez De Leon, la nuova magia di Envol Distratto e molto altro. Non meno importanti la mostra fotografica "Il mio festival" di Renato Roberti, la mostra dedicata a Ugo Da Como nel centocinquantesimo dalla sua nascita e le visite teatrali a lui dedicate.
 
5) C'è un artista o uno spettacolo in particolare che sogna di portare a Lonato?
 
Gli artisti che vorrei portare sono tanti, ma più di tutto vorrei poter far crescere il festival adottando filoni tematici specifici ogni anno, con una programmazione originale capace di stupire il pubblico. 
 
6) Mi racconta della prima volta che è andato al circo?
 
La mia prima volta al circo non è diversa da quella di tutti: piccolo circo montato vicino a casa, la mamma che mi ci porta, tanta curiosità ed emozione. Non ricordo che circo fosse e per me non era importante.
 
7) Animali. Sì/No? E perché? 
 
Animali sì se impiegati in numeri di rilevante valore artistico, non amo invece la pura esibizione degli animali, tipo ippopotami, giraffe o altri simili. Ovviamente animali sì se il circo che li detiene è nelle condizioni di poterli mantenere decorosamente. Certo il circo tradizionale dovrebbe avviare una riflessione sull'impiego degli animali negli spettacoli, anche alla luce della mutata sensibilità del pubblico su questo tema, un arroccamento in una difesa muro contro muro con gli animalisti non può che vederli perdenti. 
 
8) Un po' per tradizione e un po' per par condicio, l'ultima domanda può farla lei a me.
 
Per par condicio dovrei farle sette domande... quindi preferisco la tradizione e le chiedo poche parole che userebbe per motivare gli spettatori a venire al nostro festival.
 
Ha ragione, e allora le dirò sette motivi per cui partecipare a Lonato in Festival:
 
- è un festival che trova il giusto equilibrio tra tecnica e spettacolarità ed è in grado di farsi apprezzare sia da esperti che da neofiti
 
- Rappresenta molte discipline circensi sia tradizionali che contemporanee, passando per la musica ed il teatro
 
- si svolge in un posto molto suggestivo quale la Rocca di Lonato
 
- è un festival necessario, che ci permette di capire lo stato dell’arte del circo e diffondere questo spettacolo
 
- raduna artisti provenienti da tutto il mondo facendoci scoprire la magia e la tradizione di terre lontane e ci restituisce la diversità come una ricchezza.
 
- oltre agli spettacoli è possibile trovare bancarelle con libri dedicati che raramente sono reperibili in libreria
 
- è un punto di incontro e confronto tra appassionati e tra gli artisti stessi, un luogo di contaminazione.
 
Grazie per la disponibilità e per il lavoro che state facendo.
 
 
Il festival si svolgerà dall’1 al 4 agosto 2019 a Lonato (Bs). Info e programma dettagliato sulla pagina Facebook “Lonato in Festival. Artisti di strada e incanti dal mondo” e sul sito www.lonatoinfestival.it.
 


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