La trentennale storia della nascita dello stemma

La storia dello stemma araldico del comune di Roè Volciano ha inizio 70 anni fa.

Il 3 giugno 1938, infatti, lo Studio Araldico di Padova offriva gratuitamente al Podestà Belloni l’istruzione della pratica atta ad ottenere il riconoscimento dello stemma e del gonfalone comunale.
Il Podestà rispose favorevolmente.

Il 18 gennaio successivo, lo Studio Araldico inviando al Podestà la documentazione necessaria per lo svolgimento della pratica, ricordava avrebbe fornito le riproduzioni a colori dello stemma e del gonfalone per esporli nel Gabinetto Podestarile o nell’Aula Consiliare.

Nell’elaborazione del simbolo araldico lo Studio volle fermare quelle che individuò come le due caratteristiche locali: quella agricola e quella industriale. Questa la descrizione di quanto prodotto: partito, nel 1° di azzurro a tre spighe di grano d’argento, legate con un nastro tricolore; nel 2° di argento a tre bachi da seta, di azzurro, poste in fascia in capo.

Il Podestà, pur convenendo che il baco da seta in araldica fosse molto raro e di interesse blasonico, però definiva poco felice la scelta di inserire tre bachi da seta dato che ormai in quel luogo non esistevano più filande di seta e la coltura dei bachi era un’attività locale del tutto insignificante.

Da parte sua il Podestà trovava più rispondenti all’importanza della produzione locale i simboli della vite e dell’olivo.

Con l’approssimarsi dell’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, la pratica araldica va in stallo fino al 2 luglio 1949, quando lo Studio cerca di riprendere i contatti col comune e scrive al Sindaco offrendosi di portare a termine la pratica rimasta in sospeso. Ma solo il 15 dicembre 1968 con Deliberazione n. 245 la Giunta Comunale approva l’esecuzione dell’opera e le relative pratiche per il riconoscimento allo Studio Araldico che nel frattempo si era trasferito a Genova.

Il 13 gennaio 1970 la pratica subisce un'improvvisa accelerata e lo Studio invia tre miniature del Gonfalone e tre miniature dello Stemma Civico e il 25 febbraio successivo viene emesso il Decreto Presidenza della Repubblica che riconosce lo stemma civico del comune. Questa la sua descrizione ufficiale: trinciato, nel 1° d’azzurro al leone d’oro impugnante con la branca destra una chiave d’argento e con la sinistra un grappolo d’uva pure d’argento; nel 2° di rosso ad un monte d’argento uscente dalla punta sostenente un’aquila d’oro dal volo abbassato, nell’angolo superiore due rami di ulivo di verde, decussati, fruttati d’argento. Sotto lo scudo, su lista svolazzante d’azzurro con le estremità bifide, il motto in lettere d’oro “Gens Volusia”.

Antonio Tantari

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