C’è un nuovo spettro che si aggira per l’Europa? Sembra che sia davvero così: una corrente sotterranea percorre tutte le strade del vecchio continente, muove gli animi dei più suscettibili, dei più influenzabili, dei più deboli
leggendo Leretico da un punto di vista più elevato si nota subito l'atteggiamento di chi legge i quotidiani o di chi si veste alla moda: una precarietà di veduta impressionante, impressionante appunto per chi, elevandosi un attimo dal quotidiano o dalla moda, riesce a scorgere quello che il limite del quotidiano e della moda non possono contenere. Ha ragione Bernardofreddi a criticare questo scritto banale del nostro Leretico, ma perché la ragione di questo scritto, non elevandosi un cicinino, presta il fianco immediatamente alla sua negazione..
potrei farvi mille esempi per negare la posizione interna al discorso de Leretico, ma mi servirò di due esempi, uno che viene dal cinema e l'altro che viene dalla storia: un film nemmeno molto visto, Mars Attacks: Il film, costato circa 70 milioni di dollari, ne ha incassato solo la metà in patria, mentre grazie ai risultati conseguiti all'estero gli incassi totali sono stati di 101.371.017 dollari. Un moderato successo commerciale che classificò il film nell'anno della sua uscita a un non esaltante 39 posto nella classifica degli incassi nazionali. Il 1996 fu invece dominato proprio dal suo concorrente diretto: il blockbuster Independence Day con i suoi 306 milioni di incassi nazionali. il film in sintesi è la parodia dell'accoglienza a tutti i costi.. dove è l'eslatazione della stupidità dell'intelligence americana..
l'altro è l'evento storico che dal 500 fino al 600 ha visto le popolazioni del sud america e del loro sterminio, più di 150 milioni di civili massacrati per Cristo, perché la religione cristiana doveva portare il suo di verbo e il principio in casa di altri..
contrariamente a Dru, io non vedo critiche nel commento di Bernardofreddi se non qualche distinguo. Detto ciò trovo buona la riflessione de Leretico, il quale fa notare le analogie del momento con il periodo storico di cent'anni fa. Anchio sono convinto che alle grandi potenze un'Europa forte crei non pochi mal di pancia e che quanto meno ci provino a contrastarla foraggiando le forze populiste dei vari stati.Il rischio è che i vari Salvini, le Le Pen gli Orban ecc. ricevano troppo consenso e che la situazione gli scappi di mano trasmettendo un film purtroppo giàvisto.....
non è mai stata "magistra vitae, non certo di questi tempi
Non si preoccupi, Genpep, come diceva Marx, nella Storia gli avvenimenti si ripresentano, prima come tragedia, poi come farsa. Al massimo Salvini, Le Pen e Orban possono mettere in scena La banda del Trucido, non Schindler's list.
L'acquisizione di forti consensi dei movimenti identitari è un fenomeno non soltanto europeo, vedi Brasile, Turchia in parte gli Usa e molti altri paesi. Proposte semplicistiche che banalizzano problemi complessi tranquillizando le preoccupazioni di molti. Condivido il tenore dell'articolo le prospettive appaiano inquietanti.
La storia è il succedersi dell'essere: cosa è "successo" nella prima guerra mondiale? È successo il suo succedersi. Perché la storia succeda è necessario che fra gli elementi della successione non vi siano relazioni necessarie, altrimenti come potrebbe il dopo accadere con un prima suo prigioniero? Se la fine della seconda guerra mondiale fosse stata in relazione necessaria con il suo inizio, come avrebbe potuto il Giappone iniziarla? Il succedersi degli eventi esige che gli stessi non siano in relazione ma che la relazione si produca per caso. Questo fare della storia, questo suo farsi, è fondato dal concetto di successione e la successione o accadere deve essere causale se vuole essere produttiva, cioè storica: ecco il tentativo banale di determinarne i contorni che con conquesti scritti perde per successione casuale tutta la sua consistenza ..
Dunque la storia, che è fondata necessariamente dalla successione di eventi, mette in campo il caso e la causa: da una parte ha bisogno di credersi inizialmente produttiva, ossia il prima nella successione è (esiste) per fare il dopo di quella, deve credersi sua causa (notate quanta volontà del dopo leggete sui quotidiani e loro editoriali che dal dopo stesso vengono immancabilmente smentiti), ma allo stesso tempo chi la vuol fare la storia ha bisogno del campo sgombro, libero dai vincoli che la legherebbero, cioè quel dopo che ha come contenuto il prima deve essere libero da quello per succedere, e così entra in gioco il caso o la sua contraddizione. È si, proprio così, la storia è contraddittoria perché è segno e allo stesso tempo per essere non lo è, questo insegna.. Per chi ha voglia di pensare.
Chi prevede catastrofi è solo un untore, non ha cuore la storia e sua di ragione, imprevedibile. per definizione, ha a cuore solo se stesso..
Ti sei messo anche tu a cercare gli untori adesso?
Sto ripassando con il mio figliolo il Manzoni, che della storia era particolarmente amante.. Il Manzoni pensa che la storia sia impensabile, da quella deduce il suo romanticismo, da quella passa a fil di spada la ragione per abbracciar la fede.. sapere che questo suo gesto non è affatto un gesto reazionario, ma progressista, anticipa di oltre 200 anni il mito in cui stiamo vivendo oggi..
Per quanto io abbia stima di Leretico, questa volta non riesco a sentirmi a mio agio nel leggere. Capisco che si tratta di uno sfogo di fronte ad un certo modo di pensare, un modo per provocare la coscienza del lettore, perché si interroghi su alcune retoriche giornalistiche che sembrano avanzare. Tuttavia, i racconti intorno al “popolo” e alla sua importanza cambiano di colore a seconda dei tempi storici. Forse un tempo si vestivano del rosso della passione, mentre oggi si coprono dei manti neri di un funerale. Penso che gli eventi cui si riferiscono i racconti sulla democrazia siano in un certo qual modo espunti da ogni narrazione politica attuale, da dx a sx. Perché a fondamento di quegli eventi c’è un’ideale che, di là dalla rabbia di Dru verso i cristiani brutti e cattivi, dipende dalla Rivelazione di Dio in Gesù: l’ideale della dignità di ogni persona come figlio di Dio. Ritornare a raccontare questo ideale
è la sfida politica del nostro tempo. O forse è la vera sfida politica di ogni tempo.
Non importa quando, come e perchè si legge il Manzoni. Gli untori non sono mai stati il vero problema. Il problema era la peste.
Vediamo qui: per Bernardofreddi la storia è in tutto ma nella legalità, per Genpep il tutto è nella storia oltre la legalità,per Giacomino Storia e tutto non si compromettono, per Ferr la pressione di tutto è nella storia motivo di inquietudine, mentre per Pseudosofos, il metafisico, tutto e la storia sono in Dio.. Mentre il solito Ubaldo mi provoca. Orbene, noterete che gli stessi oggetti divengono diversi a seconda della loro posizione.. Ecco, questa diversità è il motivo vero della tensione che in Logos si manifesta tra le parti che portano la loro azione: finché nell'agire quelle sono d'accordo allora tutto bene, è la pace, ma quando divergono, se l'un di queste rinuncia alla propria specificità, allora quell'una rinuncia ad esistere, perché la sua azione cambia quando le altre prevalgono e cambiando cambia di significato. Si, perché il significato è in analisi proposta azione risultato..
Le nostre convinzioni sono supportate dalla formazione culturale, la formazione culturale prevede la dimensione ideale, la dimensione ideale forma il significato, il significato è formato dall'azione: se vado in macchina per andare con una bella donna è "azione diversa" che se vado con una bella donna per guidare una macchina: se prego Gesù per pregare Dio è diverso che se prego Dio per pregare Gesù (questa è per Pseudosopos). Cercare la riconciliazione nella Rivelazione non comprende che oggi per l'uomo la Rivelazione non è in Dio ma nella Tecnica a scopo dell'uomo che vuole essere potente. Dio tramonta.
Io non odio i cristiani brutti e cattivi, solo che compatisco quelli belli e buoni, razza in estinzione..
Per nessuna cosa al mondo bisogna rinunciare alla propria libertà, questo definisce l'onestà.
.. che forse tu invece hai preferito qualcosa alla libertà, che non ti sento?
la metafisica mette al centro Dio, allora sia fatta la sua volontà per "ESSERE". Poi il cristiano che è storico per necessità, la necessità aristotelica, ribalta la preghiera, sia fatta la volontà di Gesù Cristo e non di Dio, Dio che era scopo, l'immutabile che era la vera sapienza, viene consumato in nome dell'ente transeunte, la risurrezione appunto, e al centro del cristiano diventa il mortale Cristo. Se la sapienza è mortale, allora per sopravvivere, allora per risorgere, allora la rivelazione è questo incessante divenire, e lo strumento per la rivelazione si consuma e Dio è troppo poco per sostenerlo: allora è la TECNICA.
che la tua fede ti accieca, d'altronde non sei solo..
se tutti pensiamo che non esista verità e poiché ormai nel mortale tutti pensano che non esista verità, questo è il transeunte, questo il predicato che si fa oggetto di adorazione per il mortale, allora ogni Verità definitiva tramonta, e il motore o sostegno dell'ente transeunte non può essere Dio ma la tecnica al servizio della capacità di esistere...
Tra eccessi di banalità, citazioni "ipse dixit", predicozzi da grillo parlante, una ben scialba performance de Leretico. Sembrerebbe quasi che non attraversi un buon periodo di forma.
Il razzismo nel mortale è l’espressione più alta di potenza..Infatti per l’ente mortale il concreto astratto è l’astratto dell’astratto.Infatti perché si abbia potenza il mortale deve pensare di poter uccidere, o annichilire l’ente di ogni essente.Il razzismo dunque non solo non riesce ad esser escluso là dove il mortale vuole l’inclusioneIl razzismo dunque è congenito al mortale, è il mortale, anche quello che non lo vuole.Dove il razzismo è davvero escluso?Ma nel Destino ovviamente, in quanto nel Destino dell’Essere il vero concreto astratto esclude l’esistenza dell’astratto dell’astratto.Che il razzismo esiste è una verità del mortale che il mortale non può escludereChe il razzismo esiste è un contenuto della Follia che il Destino dell’essere esclude.
Pensate a Saddam e a Gheddafi, la Democrazia non è stata razzista con loro?Dunque la Democrazia che ama la vita poi la toglie, RAZZISTA.La Democrazia è contenuto della Follia del mortale.
E' colui che odia il prossimo, cioè colui che disprezza il prossimo e che lo vorrebbe annichilire per il suo colore, pensiero, cultura e propositi. La grande Democrazia è razzista. Non ha agito contro la razza sterminando Saddam Hussein? ..e non lo ha fatto contro Gheddafi, Hitler, Mussolini, ecc...? per chi voglia pensare.
Ciò che mi colpisce continuamente del tuo modo di scrivere, Dru, è la tua spontanea convinzione che le tue interpretazioni siano chiare, immediate e rappresentino la verità per tutti su tutto. Ma... le tue affermazioni secondo cui per il cristianesimo Dio "è diventato" Cristo, sono solo un'opinione teologica, una possibile interpretazione, da me non condivisa. Non esiste per la fede che condivido e accetto un Logos divino "a-sarkos", cioè disincarnato. Cristo è co-eterno al Padre. E' solo apparso sulla scena della storia, ma non è diventato altro da Dio, come sembra tu intendi. Comunque, immagino che affermerai di non essere d'accordo con me. Grazie che mi chiami metafisico, è più di quanto io pensi di me stesso.
che .."Ciò che mi colpisce continuamente del tuo modo di scrivere, Dru, è la tua spontanea convinzione che le tue interpretazioni siano chiare, immediate e rappresentino la verità per tutti su tutto." è una tua interpretazione, non è chiaro, immediato, e non rappresenta la verità per tutti su tutto..
...è solo apparso sulla scena della storia? beh.. certo che nella cristianità qualche credulone e qualche interpretazione pensa ad un Dio che si stupisce dell'uomo cattivo, ma questo Dio e la Storia per le beghine hanno un significato talmente sbiadito e volgare che per la ragione è inaccettabile...
che la scena della storia sia base dell'apparire di un Dio che muore poi risorge, ha un significato ben preciso, che non si può ignorare a bella posta quando si vuole difendere l'eternità. Un DIo che fa quello che vuole è inspiegabile e dunque contraddittorio.
Sto Dio è eterno o muore nella storia per la storia?
Che sia eterno e che muoia lasciamolo hai fedelissimi
Gesù è contenuto della Storia o no? Gesù è Dio o no?
Dopo di che lei può benissimo dirmi che il bue è l'asino e aver fede in quello che afferma.
a questo punto non si lamenti se le dico che è confusa la sua opinione, perché le mostro dove sta la confusione: se affermo che il bue è l'asino devo supporre che di una cosa ho due nomi, cioè devo presupporre l'identità di due nomi diversi per affermarlo: è chiaro altrimenti che affermando di due cose diverse l'identità vado contro il principio di non contraddizione e che il confuso potrebbe affermare, embè? non significa contraddire il principio, anzi, significa contraddire sé. Infatti essere confusi nega il dilemma, poiché voglio esser confuso non significa voglio non esserlo, non crede??
La ragione ha la sapienza di negare la contraddizione, la fede non ha la sapienza di negare la contraddizione. Lo avrà notato qui sopra no con quale brutale chiarezza distinguo fede da ragione? ;-)
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ID82176 - 04/11/2019 10:44:55 - (bernardofreddi) -
Condivido molte cose, ma personalmente non trovo corretta questa tendenza, sempre più diffusa, a mettere insieme cose diverse in un'unica confezione e poi a scriverci sopra: "prendere o lasciare". Che la destra si sia fatta infiltrare da fascisti e reazionari della peggior specie, che speculi sulle paure e il malessere sociale proponendo capi espiatori al posto di soluzioni serie e fattibili, e magari riceva "mancette" da oltreconfine, lo penso anch'io; ma alla paura si risponde affrontando i problemi, compresi quelli creati da CERTI immigrati (che magari stuprano le loro, di donne, ma non ci vedo la differenza), non negandoli o banalizzandoli e magari dando del razzista (o dell'irrazionale) a chi li solleva. Se invece la risposta che la cosiddetta sinistra vuol dare alle richieste di legalità è l'abolizione dell'ergastolo per i mafiosi, c'è poco da stigmatizzare chi vota Salvini.