Surfando sulle dune

Per il “nostro” Alberto si è trattato di una lunga e divertente (dice) cavalcata. Certo ha di che essere soddisfatto: per le prestazioni, certo, che si aggiungono ad un nuovo traguardo superato indenne e ancora carico per andare avanti.

Non è così scontato, infatti, l’arrivare in fondo ad una tappa.
Lo dimostra anche il fatto dopo le prime sei giornate di competizione le motociclette ancora in gara sono 117 mentre al via il primo giorno ce n’erano 144.

Ad ogni modo, conclusa anche la sesta fazione, i piloti della Dakar si sono meritati la giornata di pausa da trascorrere a Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita.

Pausa dalla competizione, non certo di riposo.
Alberto infatti, come gli altri, si è alzato anche oggi di buon mattino: c’è da sostituire la trasmissione finale (catena corona pignone), per non parlare di tutte le sistemazioni alla ciclistica e i controlli di motore e parti accessorie.

Insomma: la tranquilla giornata... di un meccanico al lavoro.

Ricordiamo che Alberto Bertoldi è anche su Instagram e su Facebook

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Dossier Alberto alla Dakar

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