18 Marzo 2020, 15.00
Lettere

E la sanità pubblica?

di Ernesto Cadenelli

In queste giornate di coprifuoco obbligato e necessario sento plausi e ringraziamenti calorosi indirizzati al personale sanitario della Lombardia e del resto d’Italia. Li condivido in pieno. Ma fino a due mesi fa? E fra due mesi?


Medici, infermieri e volontari stanno dimostrando una carica di umanità e dedizione al limite della propria integrità e salute, cosa che l’opinione pubblica sta riscoprendo.

Siccome il tempo per riflettere non manca, mi sovviene subito una constatazione; ma fino a due mesi fa c’era questo clima di solidarietà ed esaltazione del ruolo di queste magnifiche persone?
Mi pare francamente di no, o perlomeno non nella dimensione odierna. Forse la paura fa novanta!

Poichè ce la faremo a superare anche questa calamità, provo a svolgere qualche ragionamento che esca dalla quotidianità emergenziale e guardi al dopo. Il numero dei contagi e la velocità di diffusione stanno mettendo a dura prova un sistema sanitario tra i migliori al mondo. Tra parentesi sono ancora troppe le imprese che fanno lavorare i dipendenti, pur non essendo parte di filiere necessarie in questa fase.
Bisogna chiudere per non far circolare il virus.

Ma è solo questo? Ritengo che le difficoltà odierne, in parte, siano anche conseguenza di una politica miope di tagli allo Stato Sociale (cosidetto welfare) perseguita per lunghi anni da Governi di ogni colore, condita da scandali rispetto ai quali nemmeno la Lombardia è stata esente.

Il drastico ridimensionamento di risorse per istruzione e ricerca, oggi presenta il conto di fronte alla pandemia.
Evidentemente il Prodotto Interno Lordo non basterà più per misurare il benessere di una nazione o  continente.
E poiché a questa emergenza si accompagnerà anche quella economica, pensare al futuro non è fuorviante.

Serviranno scelte nette, bisognerà riorientare investimenti pubblici e privati, ci vorrà molto tempo per risalire la china e dare stabilità al paese e alle popolazioni.
Ecco allora che privilegiare il rafforzamento delle tutele sociali a scapito di altri fattori sarà fondamentale. La riscoperta dello Stato e delle tutele sociale e un fattore positivo.

I pilastri dello Stato Sociale sono stati; sanità, istruzione, assistenza e previdenza.
Dopo le conquiste sindacali degli anni ‘70, non regalate ma sudate, le teorie liberiste sfrenate degli ‘90, hanno fatto passare il messaggio del privato è bello, del curarsi dove si vuole, del fai da te previdenziale, del non pagamento delle tasse e via dicendo.
Tutti i capisaldi dello stato sociale sono stati intaccati pesantemente. Sarà il caso di avviare un serio ripensamento sulle politiche da perseguire una volta fuori dal tunnel.

Mi limito qui alla questione della Sanità in quanto è la più attuale.
Diritto fondamentale del cittadino stabilito in Costituzione.
Cito a grandi linee quanto successo in negativo nel corso del tempo: parificazione pubblico/privato, tagli agli investimenti in tecnologie, tagli alla ricerca, numero chiuso nelle università, contenimento del numero del praticantato, precarizzazione del lavoro.
In aggiunta, la scelta di demandare alle Regioni le maggiori competenze in materia, con difficoltà di intervento e coordinamento del Governo, come stiamo verificando oggi.

Questo groviglio andrà affrontato con decisione evidenziando le priorità, anche alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento dei costi di cura e assistenza che gravano sulle famiglie.

E la prima priorità è culturale: tutti i cittadini riconoscano il valore fondamentale di un sistema sanitario universale ed efficiente.
La sanità non riguarda solo i malati, ma i sani perché tutti possono ammalarsi. L’epidemia ce lo ricorda.
E’ un concetto che nel tempo si era smarrito, ma che sarà bene venga recuperato sopratutto dai più giovani, che sono anche i più esposti ad un futuro incerto.

La seconda è che gli investimenti in tecnologia, ricerca e formazione, proprio per l’ingente fabbisogno di risorse che richiedono, possono essere garantite per la massima parte dall’intervento pubblico. Dubito che cliniche, in buona parte più beauty farm, sorte nel tempo abbiano queste capacità finanziarie e la mission dello Stato.

La terza urgenza è frenare la fuga all’estero delle nostre intelligenze garantendo condizioni di lavoro e remunerazione degne di questo nome.
I migliori ricercatori sono lavoratori precari. Non è più accettabile.
Inoltre necessita una puntuale programmazione del fabbisogno futuro di personale medico e infermieristico, poiché si calcola che in pochi anni ne serviranno almeno 50.000 per mantenere gli attuali standard.
Infine una visione dell’autonomia delle Regioni in questo campo, con la chiara preminenza decisionale dello Stato, essendo il sistema sanitario nazionale universalistico.

E’ ovvio che per queste priorità andrà sacrificato qualcos’altro del nostro stato di benessere.
Del resto che cosa c’è di più importante della salute?

Un’ultima annotazione che non vuole essere né ingenua né moralista; molte risorse di questo Paese vengono sottratte dall’evasione fiscale , enormemente cresciuta e ormai piaga nazionale.
Governo e Enti Locali devono  adoperarsi con ogni mezzo per recuperarle. Erano importanti ieri e sono fondamentali per l’oggi e il domani.

Anche i più scettici nei confronti dello Stato si devono rendere conto che non riuscirci significa meno posti letto, meno respiratori e meno aiuti a chi perde il lavoro e il reddito.

Anche questo concorre  al  recupero di senso del BENE COMUNE.

Ernesto Cadenelli
Vobarno 17 marzo 2020





Vedi anche
06/05/2009 18:37

Sanità pubblica: ci si può contare e si deve investire Quando in Italia si parla di sanit pubblica, viene spontaneo pensare ai tantissimi casi di malasanit, o all’assenteismo generalizzato, o ancora ai lunghissimi tempi di attesa per semplici visite o esami ambulatoriali.

07/05/2009 00:00

Un grazie alla sanità pubblica Sulla sanit pubblica si pu contare e si deve investire. Matteo e Chiara ci raccontano dell'ospedale di Gavardo. Di che stato loro vicino in un momento difficile nella vita di coppia e di famiglia. Di quel che si dice e di quel che si fa.

02/12/2014 12:34

Mancato sviluppo Che ne sarà dell’ospedale di Gavardo ora che i locali sono stati rinnovati? La questione è da troppo tempo sul tavolo della Regione. L’appello di Vezzola e Flocchini

27/06/2017 15:04

Ospedale di Gavardo, quale futuro? Venerdì sera a Gavardo un’assemblea pubblica promossa dal Comune e dalle Comunità montane di Valle Sabbia e del Parco Alto Garda Bresciano con i vertici dell’Asst del Garda e il consigliere regionale Rolfi per fare il punto sulle istanze sanitarie del territorio

30/07/2019 06:50

Ambulatori vuoti, il caso di Capovalle E’ un sistema perverso quello che, fatti bene i conti, sta impedendo ai piccoli Comuni di montagna, anche se si coalizzano fra loro, di avere un medico che si occupi di chi ci abita




Altre da Cronache
28/03/2024

Incidente al sottopasso, traffico in tilt

Senza feriti, per fortuna, ma lo scontro che in prossimità del sottopasso di Prevalle ha coinvolto più veicoli ha causato lunghe code

28/03/2024

Prove tecniche di montaggio ponte

In vista della posa del ponte bailey a Ponte Caffaro si sta allestendo il cantiere con una gru speciale. Modifiche alla viabilità

28/03/2024

Il coltello al centro dell'indagine

La ragazzina che ha aggredito la “rivale” l'avrebbe avuto già in tasca. Da chiarire la posizione della coetanea intervenuta a proprio rischio e pericolo per separarle e della ragazzina trovata in possesso dell'arma quella stessa sera

28/03/2024

Scacciacani modificata

Ce l’aveva nello zainetto un giovane trovato dagli agenti della Locale ad inveire e minacciare un automobilista chiuso nella sua auto

27/03/2024

Tamponamento a Nozza

Due autovetture si sono scontrate in località Fornace, lungo la strada che da Nozza porta a Casto. Due feriti

26/03/2024

Controlli nel centro storico e nei parchi

Proseguono i controlli della Polizia locale della Valle Sabbia, contro degrado e spaccio: problemi con la droga a Gavardo e con l’alcol a Sabbio Chiese

26/03/2024

Villanuova: fugge dalla struttura sanitaria

Particolare caso quello successo oggi a Villanuova, intervento immediato ed efficace della Polizia locale

25/03/2024

Tamponamento in via Roma

Ferito un ragazzino di 11 anni nell'incidente avvenuto ai Tormini questa mattina poco prima delle 8

25/03/2024

Flash mob per il Chiese

È andato in scena sabato pomeriggio sul ponte di Gavardo per invitare tutti alla grande manifestazione unitaria di sabato 13 aprile a Brescia

25/03/2024

Il coltello a casa di un'amica

C’è una seconda ragazzina segnalata dai carabinieri alla Procura dei Minori per la vicenda dell’accoltellamento avvenuto giovedì pomeriggio a Roè Volciano alla fermata dell’autobus a Tormini