Di corsa per dire no al depuratore

Una folta delegazione dei comitati ambientalisti gavardesi ha dato il benvenuto ieri mattina nella piazza del municipio di Gavardo a Carmine Piccolo.

Il «Forrest Gump» dell'ambiente, così viene chiamato il runner di Ghedi, stavolta ha sposato la causa del no al maxi depuratore del Garda sul fiume Chiese.

Per questo ha scelto di correre la Brescia Art Marathon nel tratto da Montichiari a Gavardo, i due comuni dove è previsto vengano costruiti i due maxi depuratori.

L’iniziativa di Carmine rientra nell'ambito della Brescia Art Marathon e della #Bamneverstop, che da sabato 4 luglio alla mezzanotte di domenica 12 luglio vedrà gli atleti correre a distanza, ognuno con 9 giorni di tempo e la possibilità, appunto, di scegliere autonomamente il percorso da effettuare.

Il runner ambientalista è partito alle 8 davanti al municipio di Montichiari ed è giunto attorno alle 10.30 davanti a quello di Gavardo. Con lui altri accompagnatori, chi di corsa, chi in bicicletta, che hanno percorso lo stesso tragitto e condiviso il messaggio ecologista lanciato da Carmine: un no deciso al maxi depuratore sul Chiese, “Un'opera priva di ogni senso logico e tecnico, che scaricherà mezzo secolo di inerzia del territorio gardesano sul fronte della depurazione sulle spalle di un territorio già compromesso come Valsabbia e Bassa”.

Ad accoglierlo gli striscioni che stanno accompagnando le manifestazioni di protesta: “Il Chiese non si vende: si difende”; “No al maxi depuratore del Garda sul Fiume Chiese”; “Fiume=Vita Preserviamolo per i nostri figli”, che sta accompagnando le iniziative delle “mamme del Chiese”.

Davanti al municipio anche il sindaco Davide Comaglio, da sempre in prima linea nella battaglia contro questo famigerato progetto, che gli ha consegnato la medaglia della Brescia Art Marathon, per la mezza maratona. Carmine Piccolo, a sua volta, ha donato al sindaco una maglietta della manifestazione.

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