Contro le infrazioni un piano da 288 milioni di euro

Le multe di Bruxelles per le irregolarità di depurazione dei 65 agglomerati bresciani segnalati nella procedura d'infrazione europea 2059 del 2014 spaventano i Comuni coinvolti, tra cui alcuni valsabbini.

L'Ufficio d'Ambito di Brescia (Ato), date la gravità e l'urgenza della situazione, ha dunque messo in campo un maxi piano da 288 milioni di euro per permettere di superare le infrazioni comunitarie e garantire la corretta depurazione delle acque.

Dei 65 agglomerati coinvolti nel bresciano, 20 hanno ormai risolto l'infrazione e altri 20 sono in via di risoluzione a seguito del contro ricorso di Regione Lombardia alla fine del 2019. Tra questi ultimi troviamo, dismessi dalla procedura, i Comuni di Nuvolento, Prevalle e Paitone, collettati al nuovo depuratore di Nuvolera, ultimato di recente.

Nuvolera rimane comunque in infrazione, poiché non è ancora stato completato il collettamento di Serle. In fase di proposta di conformità strutturale troviamo invece Muscoline e Gavardo.

Sono 25, quindi, gli agglomerati attualmente ancora non conformi alle direttive europee. È per loro che Ato ha previsto una sessantina di interventi, nel piano da 288 milioni di euro, alcuni già in corso, altri che verranno eseguiti entro il 2023. Tra gli interventi previsti, per quanto riguarda la Valle Sabbia, figurano il depuratore a Bagolino e Vobarno e il collettamento di Serle.

Attraverso alcuni accordi di programma con Regione e Ministero, l’Ufficio d’Ambito ha garantito per 15 interventi un finanziamento complessivo di 34 milioni di euro.

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