Gran fermento attorno al lago

C’è un gran fermento attorno al lago d’Idro, ma anche in una serie di sedi politiche, in attesa dell’incontro chiarificatore che lunedì vedrà i sindaci dei tre comuni interessati impegnati in un confronto con i cittadini rivieraschi, che chiedono di sapere quali sono i termini dell’intesa per la gestione dell’Eridio che sta per essere firmato con la Regione.

Il tanto chiacchierato «accordo di programma» fra i comuni di Idro, Anfo e Bagolino e la giunta Formigoni, lo ricordiamo, ha dato uno scossone a comitati e associazioni impegnati nella difesa dell’area; realtà ora decise più che mai a vederci chiaro.

E intanto Osvaldo Squassina, consigliere regionale di Rifondazione comunista, e Arturo Squassina, capogruppo regionale di Sinistra democratica, hanno presentato una interrogazione al Pirellone «per capire quali siano le intenzioni di Comuni e Regione Lombardia per porre fine alla situazione in cui versa il lago d’Idro».

«Crediamo che sia nell’interesse di tutti, cittadini e comitati che in questi anni si sono battuti a difesa del lago, un esercizio di trasparenza politica da parte della Regione - incalza il comunicato di Rifondazione -, che deve dire una volta per tutte come intende porre rimedio a una situazione che con il passare degli anni si è aggravata giorno dopo giorno. Infatti, da oltre quattro anni il lago - continua Osvaldo Squassina - è precluso alla balneazione. E tra le cause di questo stato va annoverata anche l’assenza di un efficace trattamento dei reflui civili e industriali in parte del bacino scolante. Quindi è importante che la Regione e gli enti competenti ci dicano quali strumenti sono stati predisposti per una radicale inversione di rotta che permetta di rilanciare il turismo, e quindi l’economia locale e il suo contesto».

E a proposito delle scelte gestionali vorrebbe sapere qualcosa di più anche il Coordinamento delle pro loco, che attraverso il portavoce Aldo Armani non usa mezzi termini e dichiara: «Siamo esterrefatti dalle posizioni incoerenti dei comuni, che prima predicano bene per avere il consenso della popolazione, e poi razzolano malissimo nel prendere accordi diretti con la Regione Lombardia in una totale assenza di informazioni ai cittadini del lago. Non si può scambiare un ambiente naturale con soldi e dubbie promesse: ancora una volta, evidentemente, gli interessi economici prevalgono su qualsiasi cosa, e la salute del lago viene messa all’angolo».

Tutti temi, questi, che verranno ripresi anche questa sera a Idro, e non tanto perchè dalle 20 in poi a Crone si potranno gustare aole fritte, ma soprattutto perchè a margine della serata gastronomica, l’avvocato del lago Franco Mellaia aggiornerà la popolazione sulle questioni legali che riguardano questo bacino lacustre

di Mila Rovatti
da Bresciaoggi

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