In una conferenza stampa a Gavardo, Mirko Savi e la Federazione del Tavolo delle associazioni del Chiese hanno fatto il punto su quanto rilevato durante il “Cammino al passo del Chiese” e annunciato le iniziative contro il progetto dei maxi depuratori del Garda
È un’esperienza che ha lasciato un segno molto positivo il “Cammino al passo del Chiese” intrapreso dal mantovano Mirko Savi lungo l’intero tratto del fiume che solca la Valle Sabbia, dalla foce alla sorgente.
Mirko e i suoi 4 compagni di cammino hanno percorso i 160 chilometri lungo l'asta del fiume Chiese in 6 giorni, partendo dalla foce ad Acquanegra sul Chiese, con arrivo in Val di Fumo, dove il Chiese nasce.
Criticità. Lungo il cammino ho notato come il fiume cambia, le problematiche di inquinamento e incuria di cui soffre: numerosi gli scarichi abusivi, industriali e zootecnici. Nella bassa c’è un forte sfruttamento agricolo. Molto suggestivo il ponte di Ponte Nove a Bedizzole, ma si nota la necessità di pulizia idraulica, per rimuovere ghiaia e alberi, che in caso di piena provocherebbero esondazioni.
Queste alcune delle criticità che la federazione intende segnalare per la cura del Chiese e la salvaguardia di chi ci vive nelle vicinanze.
Da sottolineare, invece, come il tratto trentino del fiume sia ben tutelato e valorizzato, con una bella pista ciclopedonale lungo la riva da Ponte Caffaro a Pieve di Bono.
Condivisione. Lungo il loro cammino, nelle diverse tappe, si sono aggregate molte persone, sensibili alla tematica della salvaguardia fluviale, che hanno voluto percorrere con loro un tratto del cammino. Lo hanno quindi accompagnato, a turno, Fabrizio Rossi, ambientalista di Acquanegra, Mario Fraccaro l'ex Sindaco di Montichiari, Carmine Piccolo, Valter Bellandi del Comitato Cittadini Calcinato, Gigi Rosa di SOS Terra Montichiari, Mario Cherubini della Fondazione Zanetto di Montichiari, Marco Apostoli Consigliere provinciale di Brescia, Vincenzo Chianese Consigliere comunale di Muscoline, Gianluca Bordiga Presidente della Federazione delle Associazioni del Chiese.
Un gemellaggio fra la foce e la sorgente. Alla partenza lo ha salutato il sindaco di Acquanegra, Monica De Pieri, che gli ha consegnato il gagliardetto istituzionale da portare al sindaco della Sorgente in Valdaone, Ketty Pelizzari. All'arrivo il Sindaco di Valdaone ha ricevuto Mirko e tutti gli accompagnatori nella Sala Consiliare, insieme a Dino Zocchi, Presidente Associazione Pescatori Alto Chiese. Il Sindaco di Valdaone ha accolto il Gagliardetto di Acquanegra sul Chiese ed ha contraccambiato consegnando a Mirko il proprio gagliardetto istituzionale per consegnarlo al Sindaco di Acquanegra, e così è avvenuto sabato 22 agosto da parte di Mirko che per l'occasione particolare s'è fatto accompagnare da Gianluca Bordiga, presidente della Federazione delle Associazioni del Chiese.
In quella occasione, il Sindaco di Acquanegra ha informato che è loro volontà avviare l'iter formale per sottoscrivere un gemellaggio con Valdaone: un segnale molto forte, nel solco della unità dell'asta del Chiese, come nelle finalità dell’iniziativa.
Abusi lungo le rive. Un’altra problematica risconta da Mirko Savi lungo il cammino riguarda la grande difficoltà a camminare rimanendo in fianco al fiume nel lungo tratto bresciano e mantovano, perché le proprietà private hanno fatto degli abusi arrivando con recinzioni fino alle sponde del fiume; problemi di abusi sulle rive le ha rilevate anche sul lago d'Idro.
Un sentiero Cai. L’altro obiettivo del Cammino è quello di realizzare un percorso tracciato che percorre l’intero fiume: questo sarà raggiunto grazie alla collaborazione con un CAI bresciano, per tracciare un sentiero Cai, con la collaborazione della Federazione.
Inoltre la federazione sosterrà Mirko in ogni fase di strutturazione del “Cammino al passo del Chiese”, cercando finanziamenti ad hoc per creare dei punti di appoggio lungo tutta l'asta, e per renderlo di facile percorribilità, senza mai dover abbandonare la sponda fluviale.
Un’operazione culturale. Da parte sua, il presidente Gianluca Bordiga ha evidenziato l'importanza culturale del Cammino avviato da Mirko, «che s'è ispirato alla logica unitaria del senso di esistenza della nostra Federazione, che infatti ha dato l'egida al sua Cammino e ne ha curato vari aspetti organizzativi». Bordiga ha sottolineato come questo Cammino abbia portato l’attenzione dei media sulla salvaguardia del fiume e sensibilizzato le 30 comunità bagnate dal corso d’acqua e dal lago d’Idro affinché operino in maniera unitaria per la tutela del fiume e del lago.
No al depuratore. Bordiga ha infine parlato del grave errore che le istituzioni regionali lombarde e venete, e il Ministero dell'Ambiente, stanno portando avanti insistendo ad approvare l'ipotesi progettuale di trasferire nel Chiese la depurazione della sponda bresciana del Garda: «Questi – ha sottolineato – sono due bacini imbriferi diversi e sotto tutti gli aspetti, sia ingegneristici che ambientali, trasferire nel Chiese le problematiche depurative del Garda innescherebbe dei gravi problemi che potrebbero generare la morte biologica del Chiese; l'unità dei 30 Comuni bagnati dal Chiese deve avere l'orgoglio di difendere il territorio dinanzi a questa prepotenza».
Azione legale. Il presidente ha ribadito
che «la federazione sta preparando un'azione legale molto forte, in difesa del Chiese nella sua interezza, nella sua purezza di acqua di neve, che non deve divenire lo scarico fognario di altri bacini imbriferi, ma deve invece essere protetto e tutelato al fine di rigenerare quelle caratteristiche antropologiche che già nella storia del Chiese hanno formato e temprato una cultura radicata».
In foto:
. Mirko Savi con un compagno durante il Cammino
. Gianluca Bordiga e Mirko Savi
. la vicepresidente della federazione Antonella Bussini, il presidente Bordiga, Mirko Savi e Valter Bellandi con la moglie del Comitato Cittadini Calcinato
. l'incontro nel municipio di Valdaone