Troppe bollette in un colpo solo: utenti salassati

Le nuove modalità di fatturazione delle bollette introdotte da «a2a» stanno creando non pochi fastidi a Vobarno, e il sindaco si è fatto interprete dei disagi dei cittadini. Carlo Panzera ha infatti scritto una lettera dai toni perentori ad «Asmea» (il settore energia e ambiente di a2a) di Brescia.
«In questi giorni ho ricevuto e continuo a ricevere numerose e insistenti lamentele da parte di miei concittadini in ordine alla fatturazione dei servizi pubblici gestiti dalla vostra azienda - scrive Panzera -. Gli utenti hanno infatti ricevuto in maggio una vostra fattura relativa ai consumi di energia elettrica e gas per il periodo 7 ottobre 2007 - 6 aprile 2008, con termine di pagamento il 4 giugno 2008, e il 10 giugno ne hanno ricevuta un’altra, con scadenza il primo luglio, relativa ai medesimi servizi, ma per i consumi del periodo successivo, dal 3 aprile al 2 giugno».
La fatturazione è regolare negli importi, ma, ricorda Panzera, «sono però previste 6 fatture in un anno, una per bimestre. E se 4 sono presunte, 2 sono a conguaglio, sulla base della lettura dei contatori. Ora, con queste 2 fatture una dietro l’altra proprio nel momento in cui la gente pensa alle ferie, in molte famiglie, complice anche la crisi economica, nascono difficoltà di pagamento».
In sintesi, Panzera ricorda che queste modalità di fatturazione sono diverse dalla consuetudine consolidata, e «hanno creato serie difficoltà a molte famiglie, i cui bilanci risultano già messi a dura prova dall’aumento del costo della vita, a partire proprio dai servizi di prima necessità».
Considerazioni sulla difficile congiuntura economica a parte, il primo cittadino vobarnese si chiede e chiede ad Asmea se «tali modalità di fatturazione sono in linea con quanto previsto dalla competente Autorità per l’energia? Vogliate al più presto fornire chiarimenti e indicazioni in proposito alle utenze vobarnesi». Intanto però, vista la scadenza e gli interessi di mora previsti per i ritardi, ai vobarnesi non resta che rassegnarsi al doppio pagamento ravvicinato.

M.PAS. da Bresciaoggi

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