Prove tecniche di riscatto

La difficile situazione dell’amministrazione comunale di Villanuova � ormai da giorni sulla bocca dell’intero paese: non sono pi� un mistero le difficolt� economiche legate al disavanzo di bilancio e al quasi certo mancato rispetto del �patto di stabilit� per il 2006.

La crisi ha portato a un rimpasto delle deleghe assessorili, preceduto naturalmente dalle dimissioni dei sei membri della Giunta. I problemi interni alla maggioranza sono emersi proprio dopo la riconsegna delle deleghe al sindaco Ermanno Comincioli, quando tre ormai ex assessori, Ignazio Gereloni, Mercedes Garzoni e Alessandra Zerneri, hanno avviato una vera e propria lotta contro il resto della maggioranza, presentando un programma decisamente alternativo a quello proposto dai colleghi.

La questione verte essenzialmente sulle modalit� di recupero del deficit: i punti principali sono la vendita dello stadio comunale, la riconversione dell’area dell’ex lanificio Grignasco e soprattutto le scelte sull’utilizzo del palazzo municipale, inagibile dopo il sisma del 2004. Questo intreccio ha creato molta curiosit�, attirando all’ultimo Consiglio comunale oltre cento persone desiderose di ottenere maggiore chiarezza.
Da qui � nata la necessit� per l’amministrazione di fornire alla cittadinanza le spiegazioni sull’origine del debito e dei problemi conseguenti, inserite in un comunicato distribuito per il paese nei giorni scorsi, a cui ieri si sono aggiunte alcune precisazioni del sindaco e della rinominata assessore al Bilancio Caterina Dusi, accompagnati dai confermati Giuseppe Baldo e Franco Cocca, a cui vanno aggiunti i nuovi Dario Bianchini e Ignazia Tellaroli (assente invece il terzo neo delegato Vittorio Florioli).

�Appena iniziato il nostro mandato � ha spiegato Comincioli - abbiamo subito dovuto fare i conti con la chiusura della Grignasco, che in due anni ha lasciato senza lavoro 224 dipendenti: gi� questa situazione ha richiesto degli sforzi notevoli da parte nostra. Successivamente � intervenuto il sisma che, unitamente alla carenza di personale, ha rallentato notevolmente i lavori dell’Ufficio tecnico, oltre a danneggiare gravemente quasi tutti gli edifici pubblici. Se a questo si aggiunge anche la morte improvvisa del capogruppo della maggioranza, � facile capire che il nostro � stato un inizio davvero difficile�.

�In queste condizioni era dura sanare il disavanzo � ha continuato la Dusi -, originato dall’acquisizione di un cospicuo patrimonio immobiliare negli anni precedenti, e dall’erogazione di molti servizi ai cittadini. Un rischio calcolato, che non poteva per� tenere conto del terremoto. Inizialmente abbiamo sfruttato il premio dell’assicurazione contro le calamit� naturali per coprire il deficit, presupponendo di recuperare la spesa nei mesi successivi. Su questo programma sono per� andati a pesare soprattutto i vincoli del patto di stabilit� 2005, a cui va associato un netto calo degli introiti a causa dei problemi dell’Ufficio tecnico e della riduzione dei trasferimenti statali. Ecco da cosa nascono i debiti.
Il problema � che in seguito abbiamo elaborato delle strategie di risanamento, che sono state per� sconfessate da una parte della Giunta nel momento in cui bisognava renderle concrete�.

�Da qui � conclude il sindaco - � nata la necessit� del rimpasto, che vuole riportare armonia nella Giunta, per poter continuare a lavorare nell’interesse di Villanuova�.

Luca Cortini
da Bresciaoggi

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