Infortunio... di caccia

Erano le 10 e 30 ed era impegnato nel taglio di alcune piante su un terreno accidentato, a circa mille metri di quota sulle pendici della Corna Blacca in territorio di Pertica Bassa, poco distante dal rifugio “Amici miei” che si raggiunge percorrendo una stretta strada in salita dopo aver lasciato l’abitato di Ono Degno.
Deve aver messo un piede in fallo o forse � scivolato, a quanto pare indossava un paio di scarpe poco adatte alla bisogna.

Fatto sta che � precipitato per una dozzina di metri lungo una ripida scarpata. Rotolando fra irti spuntoni di roccia e si � ferito in modo grave.
Per soccorrerlo il 118 ha fatto decollare da Brescia l’eliambulanza, � stato ricoverato al Civile con riserva di prognosi, anche se non era in pericolo immediato di vita. L’incidente � accaduto ieri ad un artigiano trentenne che col cognato della Pertica si occupa di un’officina artigiana a Sant’Andrea, frazione di Agnosine.

I due coltivano insieme anche la passione della caccia in “Furche”, amena localit� sopra Ono Degno. Il tempo della “vacansa”, cos� viene definito in Valle Sabbia il periodo delle ferie, � anche quello dei preparativi per i capannisti seguaci di Diana.
In quel momento i due stavano recuperando delle piante da lasciar seccare e da posizionare in seguito tutto attorno alla “posta”. E’ questo il “sec”, una sorta di invito per la selvaggina migratoria che considera quel tipo di supporto, se costruito ad arte come una sorta di poltrona dove fermarsi a riposare.
Ci vogliono piante particolari per portare a termine al meglio il lavoro.

Quelle del tipo giusto, erano state avvistate nei pressi dell’”Acqua gelata”, sorgente che sgorga in localit� Paghera un paio di tornanti sopra il rifugio “Amici Miei”. Devono possedere una particolare attaccatura dei rami che di solito hanno le piante che crescono fra le rocce: con fatica, ma con gran spazio a disposizione per allargare le fronde.
A met� mattinata l’incidente. Subito il cognato si � prodigato nei soccorsi e, resosi conto che l’altro aveva perso i sensi e che stava perdendo parecchio sangue dalle ferite, ha avvisato della situazione il 118 col telefonino e chiesto aiuto al rifugio l� vicino dove il gestore, Daniele Gobbi, � sempre pronto a dare una mano.

Quello � anche il posto migliore nella zona dove far atterrare l’elisoccorso e cos� � stato, anche se il mezzo aereo ha faticato un po’ prima di individuare il piazzale, seminascosto fra gli abeti. L’equipe dell’elicottero ha poi raggiunto il malcapitato e gli ha prestato i primi soccorsi.
Il ferito � stato portato fino all’elicottero ed in volo � stato trasferito al nosocomio cittadino.

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